Ci sono tantissime tastiere per iPad sul mercato, e ne abbiamo parlato abbondantemente in questi anni. Una di queste, ovviamente, è la tastiera bluetooth Magic Keyboard, la tastiera che Apple vende sia con gli iMac che separatamente sul suo store e sulle nuove pagine dedicate alla casa di Cupertino su Amazon. La seconda generazione è quella con profilo ribassato, ricarica tramite presa Lightning e piccolo interruttore posteriore per lo spegnimento, anziché il largo interruttore sul lato della tastiera, che in borsa era facile venisse azionato per errore.
La tastiera comunque è nota, ottima nella sua usabilità e non ne parliamo qui, visto che l’abbiamo fatto già abbondantemente anche nella guida alle tastiere del 2018. L’obiettivo di questa recensione invece è quello complessivo di dare più qualità alla scrittura con iPad, che sia nella versione Pro che in quella “normale” da 9.7 pollici (o in quelle intermedie come il Pro da 10.5 e le varie generazioni del mini), da tempo è uno strumento molto potente ed amato da chi deve scrivere soprattutto per la sua portabilità, autonomia e mancanza di distrazioni.
L’idea quindi non è tanto parlare della tastiera, che diamo per acquisito sia a disposizione del lettore e considerata valida, quanto di trovare un modo per portarla comodamente in giro assieme al tablet di Apple. Ed ecco che entra in scena questo “piccolo” ma innovativo pezzetto di design di Studio Neat, che ha sostanzialmente pochissimi concorrenti (a memoria: il copritastiera-supporto Origami di Incase e poco altro) ma che è indubitabilmente molto comodo per chi voglia avere anche questo setup. Ma prima, vediamo di chi stiamo parlando dato che Studio Neat ha una sua storia che va ben oltre quella della produzione di accessori.
La storia d Studio Neat
La storia dello Studio Neat è infatti la storia di due designer di nicchia, Tom Gerhardt e Dan Provost, che amano lavorare su piccoli progetti di alta qualità che risolvano particolari problemi. L’idea dello Studio Neat (che in italiano si potrebbe tradurre come “Studio Ben Fatto” o “Studio di Buon Gusto”) è quella di rimanere concentrati sulle cose importanti: i problemi da risolvere in modo mininalista ed elegante.
I due seguono anche una filosofia particolare, soprattutto per una piccola azienda americana: non hanno dipendenti e non vogliono crescere, perché ritengono che con la tecnologia di oggi questo non sia più necessario: scalare per fare meglio e di più. Bensì i due vogliono dedicarsi alla realizzazione di prodotti di alta qualità sfruttando le possibilità che l’economia di rete consente per quanto riguarda progettazione, ingegnerizzazione, finanziamento, vendita, post-vendita e tutto il resto (inclusa gestione contabilità).
Quindi prodotti progettati in casa e realizzati ad esempio grazie a Kickstarter, come il primo “Glif” (aggancio per iPhone e altri smartphone), “Cosmonaut” (il primo stilo per touch screen con impugnatura grande, tipo la matitona di Paper) e altri esempi simili. Uno dei punti di arrivo nella ricerca di problemi da risolvere, è stata la progettazione di Canopy, che è un prodotto intelligente sia come posizionamento (va infatti a coprire una piccola nicchia potenzialmente molto interessante e praticamente non presidiata) che come realizzazione, anche se come vedremo ha i suoi piccoli nei.
Com’è fatto il Canopy
Canopy è una custodia per la tastiera Apple Magic Keyboard 2 (quella attualmente in commercio) realizza in materiale tecnico che si trasforma in uno stand per sorreggere qualsiasi iPad: mini, normale da 9.7, da 10.5 e da 11 pollici. Non abbiamo potuto provarlo con un iPad da 12,9 pollici di vecchia o di nuova generazione ed in effetti siamo dubbiosi che, soprattutto il più grande, sia veramente compatibile. Vedremo meglio in futuro, ma decisamente va considerata la possibilità che lo stand non regga l’iPad più grande. Poco male perché, come vedremo, è possibile utilizzare lo stand anche separatamente dall’iPad, e far appoggiare quest’ultimo al suo naturale supporto (la copertura dello schermo).
Peso ridotto, 170 grammi, profilo filante ed elegante con inserto di pelle che permette di legare con un resistente bottone automatico la cover in modalità chiusa o quando viene aperta per supportare l’iPad, è fatta in tela sintetica all’esterno e in microfibra dentro per non rovinare i tasti o il dietro dell’iPad. La tastiera viene incollata con quattro punti che Studio Neat definisce “micro-suction pads” ma che a noi sembrano di colla. Non abbiamo voluto approfondire attaccando e staccando in continuazione la tastiera, che comunque è tenuta con fermezza in posizione. Non ci sono altri tipi di agganci e questo contribuisce in maniera determinante a rendere il profilo del copritastiera così filante.
Prova su strada
Abbiamo preso la tastiera del Mac mini di casa, che viene utilizzato relativamente meno del MacBook e dell’iPad (oltretutto spesso dall’iPad Pro con un sistema di remote desktop), e l’abbiamo inserita nel Canopy in pochi secondi. La custodia avvolge perfettamente la tastiera e crea una scanalatura posteriore, quando viene aperta, per incastrare l’iPad o qualsiasi altro dipositivo Apple. Canopy è compatibile solo con la tastiera di ultima generazione di Apple.
Il profilo estremamente ridotto e la compattezza della custodia permettono di tenerla in borsa senza problemi: non c’è reale svantaggio e fa da protezione minimalista a un prodotto che soffrirebbe nell’essere inbustato in zainetti o borse senza altra protezione.
La modalità di utilizzo (principalmente con l’iPad Pro 11) è semplicissima, basta accendere la tastiera Bluetooth e, dopo il primo “contatto” (che avviene senza problemi anche se la tastiera è appaiata con il Mac di casa) procede in maniera automatica, la si può immediatamente utilizzare.
La struttura è stabile tranne che se viene spinta verso l’indietro, allora il sistema di chiusura che tiene in tensione il tutto, intelligente e ben fatto, collassa facilmente. Il motivo è sostanzialmente la ragione per cui questa combinazione è stata creata: non tanto avere una tastiera portabile da usare sulle ginocchia (praticamente impossibile) o in ambienti precari, ma un sistema trasportabile per ricostruire un ambito di lavoro meditato e stabile su una scrivania.
L’abbiamo usata come strumento per scrivere non in treno, sui mezzi pubblici, su una sedia durante una conferenza stampa, perché non avrebbe retto i limiti dell’ambiente. Invece, l’abbiamo usata ricreando una postazione di lavoro “stabile” in ambienti controllati: su una scrivania in prestito, sul tavolo del soggiorno in casa, al bar su un tavolino dedicato, e in generale in tutti quegli ambiti dove ci siamo fermati per scrivere – esattamente come stiamo facendo adesso – per un po’ di tempo e in maniera strategica e strutturata.
La tastiera infatti non serve a lavorare in mobilità nel senso di precarietà, ma a noi è servita soprattutto a trasformare l’iPad Pro in uno strumento di scrittura affidabile, veloce e potente. In questo, riesce perfettamente.
Conclusioni
Limiti e vantaggi di questo prodotto ibrido, cioè della custodia-stand Canopy, sono evidenti. Innanzitutto il bisogno al quale risponde, a cui possiamo dare voce con questa domanda: perché comprare una cover del genere? A che cosa serve?
La risposta è che abilita il trasporto e l’utilizzo dell’ottima tastiera di Apple. E lo fa in modo elegante e leggero, seguendo una filosofia di designa assolutamente gradevole. L’involucro chiuso scompare in qualsiasi borsa o zainetto dove stia anche l’iPad. Permette di trasformare lo strumento di lavoro in una vera e propria workstation per la videoscrittura. E mantenere una esperienza analoga a quella di casa, se si possiede la Apple Magic Keyboard per l’uso con il Mac fisso.
La tastiera “dekstop” di Apple agganciata all’iPad (ma anche all’iPhone) è così utile, in un mercato fatto di tantissime tastiere di vario genere? Secondo noi, sì. La usiamo con profitto da tempo, alternandola a quella pieghevole dell’iPad Pro. Avevamo comprato la cover Canopy prima della scorsa estate e da allora è diventata nostra compagnia di viaggio inseparabile proprio perché consente di avere sempre con sé la tastiera di Apple. Sia infatti che venga usata in casa sia che la si usi in mobilità, la tastiera di Apple è un ottimo strumento per la scrittura e funziona molto bene. Per molti versi è anche superiore alla tastiera integrata nella cover degli iPad Pro, anche se essendo Bluetooth ha un consumo maggiore di quello che invece non ha la tastiera integrata. E, in effetti, non è retrolluminata così come non lo è quella integrata nella cover Smart Folio, ma ha i tasti funzione e comunque offre una grande continuità con l’uso del Mac a casa.
Però questo strumento ha due limitazioni: la prima è che incolla la tastiera alla base, rendendo l’utilizzo della tastiera su un altro set-up (il Mac a casa) più laborioso o comunque meno pulito, e il secondo è che non è stabilissima soprattutto se la si muove allontanandola da noi. In questo caso la “tenda” si ripiega e rischia di far cadere l’iPad. Si può risolvere ad esempio tenendo l’iPad appoggiato al suo supporto.
Con gli iPad di ultima generazione, come l’iPad Pro 11 che verrà utilizzato per lavorare in questi primi mesi del 2019, non c’è problema di attrito tra il bordo di vetro, lo schermo quasi a filo della cornice e il profilo posteriore della tastiera. Anzi, funziona molto bene e senza problemi.
I punti di forza? Ottimo design della copertura, che mantiene lo spirito e la qualità della tastiera Apple, cioè essere veramente sottile e leggera. Non è un avvolgimento brutto, instabile, ingombrante e pesante (pesa solo 170 grammi). E poi è anche residente e capace di operare con qualsiasi apparecchio – “device agnostic”, come dicono gli americani – che si connetta via Bluetooth.
Prezzo
Canopy, custodia per la tastiera Apple Magic Keyboard 2 costa 40 Dollari per l’acquisto diretto sul sito dei produttori a questi vanno aggiunte le spese di spedizione nel nostro paese.