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Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

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La redazione di Macitynet è già salita qualche mese fa in sella della bici elettrica Fiido D1, di cui abbiamo proposto una recensione a questo indirizzo. Oggi vi raccontiamo, invece, della bici elettrica Fiido D2, un aggiornamento non troppo rivoluzionario, che conferma quanto di buono presente sul modello precedente, e aggiunge particolari non da poco.

Considerando che Fiido D2 condivide con il modello precedente il 90% delle funzionalità a caratteristiche, vi rimandiamo direttamente alla recensione del modello D1 per farvi un’idea di come è fatta, di come si monta, e di come si richiude.

In questo articolo preferiamo, dunque, concentrarci sulle differenze, che a prima vista potrebbero risultare quasi nulle, ma che invece sono molte, e significative. In questo modo vi aiuteremo a scegliere il modello più adatto per voi.

Estetica

L’estetica della bici elettrica Fiido D2 non sembra essere così diversa dalla precedente. Appena spacchettata, infatti, questa D2 sembra essere la gemella del modello precedente. La prima evidente differenza sta nelle ruote, non più da 14 pollici, bensì da 16 pollici. Le ruote sono, dunque, leggermente più grandi del modello precedente, e questo comporta diversi vantaggi, ma forse anche qualche svantaggio.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Tra i primi annoveriamo sicuramente la possibilità di percorrere strade leggermente più accidentate, considerando che uno pneumatico maggiore consentirà di attutire maggiormente le vibrazioni su strade con buche e comunque non perfettamente asfaltate.

Tra i secondi, come si dirà più avanti, abbiamo riscontrato una maggiore lentezza nella pedalata assistita. Ancora, tra le differenze, su questo secondo modello è stata rimossa la predisposizione presente sul telaio per alloggiare una borraccia. Poco male, comunque, dato che non mancheranno certamente le soluzioni per agganciare borracce o altri accessori alla bici.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Tra i punti di indiscutibile vantaggio di questo secondo modello la presenza di un piccolo ammortizzatore presente nella parte retrostante e inferiore del telaio: questo, insieme alla ruota più grande, consentono di percorrere strade accidentate e di attutire maggiormente i sobbalzi, le vibrazioni e, in generale, di tenere meglio la strada. Si tratta di un’aggiunta che permette al guidatore di essere più comodo durante la marcia.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Altre differenze, che non influiscono comunque sul funzionamento della bici, riguardano la presenza di diversi copri ruota, adesso più stabili e che proteggono maggiormente da eventuali schizzi di fango o dai piccoli detriti che si potrebbero alzare durante la marcia. Per il resto, Fiido D2 è davvero una gemella di Fiido D1: ci era piaciuto il design minimale del precedente modello, e non possiamo che confermare il nostro giudizio anche su questa nuova versione.

Scheda tecnica

  • motore da 250 W
  • velocità massima di 25 km/h
  • pendenza massima di 25 gradi
  • batteria agli ioni di litio da 7,8 Ah (inclusa)
  • chilometraggio massimo di 30 – 40 km con modalità elettrica pura
  • chilometraggio di 60 – 80 km con modalità pedalata assistita
  • pneumatico in gomma gonfiabile da 16 pollici
  • Design pieghevole per un comodo trasporto
  • Altezze manubrio e sella regolabili
  • modalità pedalata, modalità pedalata assistita, modalità elettrica
  • luce anteriore a LED
  • telaio in lega di alluminio
  • peso massimo trasportabile 120 kg
  • dimensioni ruota 16 pollici
  • tempo di ricarica: 5 ore
  • freno a disco anteriore / posteriore
  • peso bici circa 19 kg
  • dimensioni 130 x 35 x 110 cm
  • dimensioni da chiusa: 65 x 75 cm

Modalità: manuale, automatica, assistita

Come per la Fiido D1, anche questo nuovo modello offre tre diverse modalità di viaggio. La prima è quella manuale, ossia una tradizionale bicicletta a pedali. In questo caso D2 è sicuramente meglio di D1, in quanto si fatica leggermente meno. La modalità a pedalata assistita, invece, ci è parsa impostata in modo diverso: non ha più quello slancio del precedente modello, ma la pedalata assistita sembra attivarsi in modo più graduale.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

La pedalata assistita è sempre piacevole, ma avendo fatto un paragone diretto, la D1 risulta essere più veloce, agile e scattante. In parte sarà dovuto alla grandezza e pesantezza del pneumatico. La terza modalità, invece, quella full electric sembra essere stata potenziata.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Abbiamo condotto test per verificare quale delle due bici elettriche fosse risultata più veloce: in modalità solo elettrica Fiido D2 batte il precedente modello senza possibilità di riserve.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Autonomia

Quanto all’autonomia, invece, questa nuovo modello di bici si comporta esattamente come il precedente. Il produttore ha abbassato leggermente il tiro, dichiarando meno rispetto al primo modello. Sulla carta, D2 dovrebbe dovrebbe raggiungere 30 – 40 km (non più 40 netti), mentre con modalità elettrica pura 60 – 80 km (non più 80 netti). Le stime sono più vicine alla realtà, ma i risultati effettivi incontrano molte variabili.Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Realisticamente, anche con questa seconda versione di bici elettrica, in modalità pedalata assistita si arriverà a circa 40/45 km, mentre in modalità Full electric ci si potrebbe avvicinare ai 30 km. Come detto, però, si tratta di dati che risultano influenzati da numerosissime varianti, e in diverse condizioni, si potrebbero coprire distanze particolarmente diverse.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Ad ogni modo, si tratta di una buona autonomia, anche in considerazione del prezzo particolarmente basso. Il modello da 10400 mAh, comunque, incrementa senza dubbio i dati sulla distanza percorribile con una singola ricarica. A proposito di quest’ultima, caricare completamente la batteria richiede circa 6 o 7 ore.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Bici elettriche e codice della strada

Al momento non c’è una vera e propria normativa ben precisa e incentrata su monopattini elettrici, bici elettriche e Hoverboard, anche se a breve le cose potrebbero cambiare con le modifiche al codice della strada.

Al momento, comunque, viene in soccorso la differenza tra bici a pedalata assistita, equiparata di fatto ad un velocipede, e bici elettrica, equiparata invece ad uno scooter a tutti gli effetti.

Il riferimento principale, al momento, è l’art.50 del codice della strada, secondo cui “I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare. 2. I velocipedi non possono superare 1,30 m di larghezza, 3 m di lunghezza e 2,20 m di altezza”.

Al di là di un secondo comma, che si concentra sui limiti delle biciclette in termini di misure (La Fiido rientra perfettamente in questi limiti), è il primo comma che limita di fatto l’uso della bici recensita sulle strade pubbliche. E questo per la seguente distinzione:

  • Bici a pedalata assistita

Si tratta di una bicicletta che, rientrando nei limiti dimensionali sopra descritti dalla norma, rientra nella categoria di velocipede, anche se dispone di un motore elettrico (di potenza massima di 250 w). Questo perché, la bici a pedalata assistita, senza troppi tecnicismi, non cammina se non tramite pedalata umana del pilota. Il m otorino, allora, è solo ausiliario, e serve a rendere la pedalata pià “leggera” e meno faticosa.  In altri termini, se si smette di pedalare o se il veicolo raggiunge i 25 Km/h il motore si ferma. Questa tipologia di bicicletta, allora, può al momento circolare anche sulle strade pubbliche, senza nessuna particolare autorizzazione, un po’ come se si trattasse di una bici tradizionale.

  • Bicicletta a motore

Questa seconda tipologia di bici, invece, dispone di un motorino che, oltre a poter essere ausiliario, quindi a coadiuvare la pedalata umana, sia azionabile anche senza pedalare. In questo modo, la bici elettrica viene equiparata ad uno scooter. Da ciò deriva che una tale bicicletta può circolare solo all’interno di aree private, come ad esempio aree interna, parchi e giardini privati, saloni, fiere. Per questa seconda tipologia di biciclette, che funziona anche senza pedalare, serve il casco, l’assicurazione, la targa, il patentino o patente AM e il certificato di circolazione, quindi gli stessi requisiti di uno scooter.

Ci chiediamo, allora, se la bicicletta Fiido, così come qualsiasi altra bici elettrica a motore, possa essere “trasformata” in una bici a pedalata assistita per il codice della strada, semplicemente rimuovendo e asportando totalmente, e quindi definitivamente, il meccanismo che azioni il motore senza pedalata.

Ad ogni modo, qualcosa inizia a muoversi. Un disegno porterà a breve all’interno del Codice della Strada nuove categorie di veicoli: tra questi skate, monopattini elettrici e hoverboard. Al momento, la Commissione discute sui limiti alla circolazione di questi nuovi mezzi. Resta da capire se potranno circolare solo all’interno di piste ciclabili o marciapiedi, o se la potranno circolare anche in strada, con le dovute limitazioni, magari legati ai soli centri abitati.

Conclusioni

Promossa la D1, promossa la D2. Diremmo, in questo caso, buona la seconda. Fiido D2, come il modello precedente, è divertente, oltre che davvero utile per gli spostamenti. Nonostante sia di piccole dimensioni restituisce una piacevole sensazione alla guida, ancor di più grazie alle ruote da 16 pollici e all’ammortizzatore posteriore, che permette al biker di essere ancor più comodo e di subire meno sollecitazioni durante la marcia.

Robusta e ben progettata, con un’autonomia davvero apprezzabile. E che dire del prezzo? Costa solo 380 euro circa, il più basso possibile per avere una bici elettrica di questo tipo. La si ripiega per trasportarla facilmente nel bagagliaio di una macchina, così da impreziosire le vostre gite fuori porta con possibilità di passeggiate fuori porta. Attenzione ad usarla sempre entro i limiti di legge.

Recensione bici elettrica Fiido D2: cambiano le ruote, ma la sostanza è sempre ottima

Fiido D2 è consigliata davvero a tutti: la pedalata manuale è leggermente più agevole rispetto al primo modello, quella assistita è più lenta, mentre quella elettrica è di molto più veloce rispetto alla D1. Scegliete l’uno o l’altro modello in base a queste caratteristiche, ma entrambe risultano promosse a pieni voti, quale che sia la modalità di utilizzo.

Fiido D2 e D1 hanno prezzi simili, che oscillano tra 400 e 440 euro:

Segnaliamo, peraltro, che GearBest ha sensibilmente migliorato le spedizioni delle bici elettriche verso l’Italia: se fino a qualche settimana fa era disponibile solo una spedizione particolarmente lenta (40-45 giorni), adesso è invece attiva la spedizioni Italy Express, sicura, economica e davvero rapida.

PRO

  • Esteticamente valida
  • Ben progettata
  • Materiali solidi
  • Tre modalità di viaggio
  • Qualità/Prezzo
  • Ripieghevole
  • Smarthphone holder con carica inclusa
  • Ammortizzatore posteriore
  • Ruote più grandi

Contro

  • La pedalata assistita è meno potente di Fiido D1
  • Null’altro

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