Gli accessori che si ricaricano via USB diventano sempre di più e gli alimentatori si adeguano. Se una volta cinque porte potevano essere considerate un numero esagerato ora c’è chi, come Aukey, ne ha appena lanciato uno da sei porte. È il PA-U14, che la nostra redazione ha avuto modo di testare negli scorsi giorni.
Aukey PA-U14 com’è fatto
Una volta aperta la scatola, la prima cosa che salta all’occhio sono le dimensioni. Nonostante le 6 porte USB e la potenza di 50W, questo dispositivo è molto più piccolo di quanto ci si aspetta. Misura infatti 9,9 x 6,9 x 2,6 centimetri e pesa esattamente 200 grammi, pochi se pensiamo che, grazie ad esso, sulla carta possiamo ricaricare fino a 6 dispositivi contemporaneamente. Come altri prodotti dell’azienda, viene venduto all’interno di una semplice ed ecologica scatola in cartone, all’interno del quale troviamo anche il cavo di alimentazione (1,5 metri), il manuale delle istruzioni in più lingue, italiano incluso, ed un pratico accessorio in gomma con ventose che, come scopriremo più avanti, lo rende utilizzabile in più di una circostanza e anche molto comodo da collocare. La ventosa è la prova che Aukey nei suoi prodotti, anche quelli più banali, mette un piccolo tocco di personalizzazione e di innovazione.
Tutto l’alimentatore è in plastica lucida di buona qualità, solida al tatto, il peso è inoltre ben distribuito lungo tutta la superficie, caratteristica che al contatto contribuisce a conferirgli una piacevole sensazione di robustezza generale. Come abbiamo già potuto apprezzare con altri prodotti del brand, a colpire in rapporto al prezzo sono anche i contatti, in questo caso quelli del cavo di alimentazione e delle uscite USB, incassate con precisione nelle rispettive aperture. Il bianco della cassa esterna ed il grigio dei due lati dove troviamo rispettivamente le 6 uscite USB e l’ingresso per l’alimentazione si abbinano perfettamente con Magic Mouse e Magic Keyboard di Apple, contraddistinti da elementi con le stesse tonalità di colore. Mentre sul lato dove andremo a collegare i vari cavi di ricarica degli accessori troviamo solo il simbolo Ai che ci ricorda la presenza dell’omonima tecnologia, dall’altro troviamo stampati tutti i dati di input ed output.
Apprezzabili gli angoli arrotondati che, oltre ad ammorbidire il design e la forma principalmente squadrata dell’alimentatore, lo rendono comodo da trasportare anche in un tascone del giubotto o dei pantaloni.
Aukey PA-U14 come funziona e test sul campo
Basta collegare l’alimentatore all’apposito ingresso ed inserire la spina italiana alla presa di corrente per cominciare ad usarlo fin da subito. Non ci sono indicatori LED a confermare l’effettivo funzionamento dell’accessorio, anche se la sua effettiva assenza non si fa sentire in quanto ad oggi la quasi totalità dei dispositivi ed accessori ricaricabili tramite collegamento USB hanno integrati i propri indicatori di ricarica.
Lo spazio tra un’uscita USB e l’altra è sufficiente a consentire il collegamento di gran parte dei cavi USB esistenti, da quelli più semplici e minimali come quelli Apple a magari cavi con copertura del connettore leggermente più ingombranti come possono essere ad esempio quelli di altri accessori per fotocamere digitali. Grazie ad un amperometro digitale abbiamo potuto verificare l’effettiva potenza di uscita dichiarata dall’azienda, parti a 10 A totali, oltre al comportamento delle varie uscite USB in base ai dispositivi che inseriremo in ricarica. Ogni uscita è capace di erogare fino a 2,4 A anche se non abbiamo dispositivi in grado di assorbire un così elevato amperaggio: ad ogni modo il nostro iPhone 6 Plus, al 2% di energia, viene ricaricato a circa 2 A, un valore che abbiamo fino ad oggi riscontrato solo su pochi caricatori con spina accendisigari per auto.
Come primo test abbiamo provato a ricaricare, quasi completamente scarichi, un iPhone 6 Plus, un iPad 2, un iPad Air, un iPhone 5, una batteria d’emergenza e uno speaker Bluetooth: mentre i primi tre venivano ricaricati intorno a 1,7 – 2 A, gli altri tre non hanno mai superato 1 A di uscita in quanto la circuiteria limita l’intensità in ingresso. Ciò conferma la tecnologia AI integrata nel dispositivo che sostanzialmente identifica il, dispositivo collegato e fornisce sempre la massima corrente di carica possibile, senza mai danneggiarlo. Mentre infatti altri alimentatori a basso costo non distinguono il prodotto a cui sono collegati e quindi si corre il rischio di avere una ricarica lenta per via della differenza nella piedinatura delle prese, Aukey PA-U14 ricarica sempre ed alla massima potenza indistintamente un iPhone, un iPad, uno smartphone o tablet Android o Windows Phone, nonché qualsiasi altro dispositivo collegato. Nel caso specifico in totale l’alimentatore ha erogato circa 8 A, ma siamo riusciti a spremerlo aggiungendo un iPhone 6 al 57% di energia residua (in grado di assorbire 2A) al posto dello speaker Bluetooth (che ne assorbe soltanto 1) confermando il fatto che l’alimentatore riesce ad erogare complessivamente quasi 9 A, rispettando quindi le nostre aspettative.
In un ultimo test abbiamo collegato 6 dispositivi di cui 5 in grado di assorbire fino a 2 A, per un totale quindi di 11 A contro i 10 A di uscita massima erogata dall’alimentatore. In effetti oltre questo amperaggio non va, ma amperometro digitale alla mano abbiamo potuto constatare che la tecnologia AI divide equamente la potenza di ricarica tra i vari dispositivi, togliendone un po’ a ciascun dispositivo in modo da ricaricarli contemporaneamente tutti ad una potenza accettabile piuttosto che ricaricarne cinque alla massima potenza bloccando la ricarica del sesto. In tutti i test abbiamo comunque collegato sei dispositivi, occupando tutte le uscite USB: durante la ricarica l’alimentatore si scalda appena, probabilmente grazie ad un ottimo sistema di dissipazione del calore integrato a circuiti di qualità.
Conclusioni
Per chi vuole aumentare le prese disponibili in casa o in albergo e ridurre contemporaneamente lo spazio occupato in valigia o sulla scrivania, Aukey PA-U14 si classifica tra le migliori soluzioni attualmente disponibili sul mercato in quanto, in un fattore forma davvero ridotto, consente di ricaricare fino a 6 dispositivi contemporaneamente con un solo alimentatore ed occupando un’unica presa di corrente. L’accessorio con ventose si attacca saldamente alla superficie liscia del caricatore ed a quella ugualmente piana di una scrivania, permettendo così di tenerlo fermo anche ad un angolo evitando che scivoli via magari strattonando il cavo di alimentazione o quello dei dispositivi collegati per errore. La presa ovviamente non è a prova di bomba, ma sufficiente per riuscire a tenerlo fermo su un piano orizzontale. Questo è un aspetto molto importante se si considera che con sei porte la collocazione più adatta per un dispositivo di questo tipo non è sotto una scrivania, ma sopra. Su un piano lucido, nonostante il peso dei cavi, non si sposterà come invece succede con altri prodotti simili.
Avere un cavo di alimentazione piuttosto che una spina integrata ne favorisce l’uso specialmente in casa o in ufficio, dove si intende averlo a portata di mano ad esempio su un piano di lavoro, riducendone però la portabilità e l’ingombro finale. Ad ogni modo a nostro giudizio un cavo anziché una spina integrata non pregiudica molto la scelta di portarlo con sé anche in valigia in quanto, a conti fatti, un cavo e un caricatore così compatto sono sicuramente molto meno ingombranti di 6 distinti alimentatori.
Prezzo al pubblico
Aukey PA-U14 si può acquistare su Amazon a 25 euro, un prezzo che ripaga la riduzione di peso ed ingombro in qualsiasi ambiente si decida poi di utilizzarlo. È disponibile sia in versione bianca (dei nostri test) che in colore nero.
Pro
- leggero e compatto
- eroga fino a 10 A totali e massimo 2,4 A per ciascuna USB
- ricarica fino a 6 dispositivi contemporaneamente
- l’accessorio a ventosa lo stabilizza su scrivania e superfici piane
- design e colori in linea con gli accessori Apple
Contro
- Qualcuno potrebbe preferire una spina integrata anziché il cavo di alimentazione