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Recensione Aukey EP-T21, gli “AirPods” neri con gommini in-ear

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Aukey EP-T21 è l’ennesimo paio di auricolari TWS, acronimo che sta per True Wireless Stereo ad indicare che funzionano senza alcun collegamento cablato. Niente cordino quindi, come gli auricolari per sportivi che consente di lasciarli penzolare dal collo quando si sfilano temporaneamente dalle orecchie, ma uguali per concezione agli AirPods, uno dei prodotti più riusciti di Apple degli ultimi anni.

Si differenziano dalla massa principalmente per il design affusolato, semplice ed elegante, e per la buona qualità audio, il tutto chiaramente raffrontato al prezzo di vendita, una frazione se si guarda a quello degli AirPods o alle soluzione di marchi più diffusi.

Come sono fatti

La forma richiama quella degli auricolari TWS di Apple: la parte che si infila nelle orecchie è bombata, ma si differenzia per la tipologia di auricolare, nel caso degli Aukey EP-T21 di tipo in-ear con tanto di gommino per offrire una maggiore insonorizzazione e una migliore stabilità all’interno della cavità auricolare.

Come gli AirPods Pro per capirci, ma questi ultimi non vanno chiaramente presi come punto di riferimento per un confronto audio visto che offrono tecnologie ben al di sopra di quelle a disposizione degli auricolari di Aukey. Estaticamente infatti assomigliano di più agli AirPods di prima e seconda generazione per via dell’asta allungata che consente una maggiore vicinanza del microfono alla bocca.

Recensione Aukey EP-T21, gli “AirPods” neri con gommini in-ear

Il forellino che accompagna quest’ultimo è ben visibile sul fondo, mentre un secondo microfono lo troviamo nell’area interna che sfiora l’orecchio ed è probabilmente utilizzato dal sistema audio per rilevare l’effetto eco ed ottimizzare la resa del sistema di insonorizzazione.

Delle altre parti che compongono gli auricolari troviamo i due contatti in metallo, visibili nella parte interna di ciascuna astina, che consentono di ricaricare la batteria interna quando vengono riposti nella custodia.

C’è poi come detto il gommino in-ear, mentre per la copertura dei driver troviamo una semplice membrana in silicone, meno attraente e probabilmente anche meno performante dal punto di vista della durabilità rispetto alle griglie metalliche che solitamente troviamo in alcuni auricolari concorrenti.

La caratteristica più interessante degli Aukey EP-T21 è che non ci sono pulsanti per il controllo della riproduzione musicale: per gestire questa e le telefonate bisognerà infatti sfiorare la superficie esterna, caratterizzata per l’appunto da un sistema touch.

La custodia è molto compatta: gli auricolari non vengono infilati al suo interno come avviene con gli AirPods ma vanno appoggiati nei rispettivi alloggiamenti. La cover si sviluppa infatti in larghezza anziché in altezza, ma tutto sommato poco cambia ai fini della tascabilità o dell’usabilità: per la prima infatti gli ingombri sono minimi mentre per la seconda, c’è un sistema magnetico che aiuta a correggere l’inserimento dei due auricolari per garantirne la corretta della ricarica quando vengono riposti al suo interno.

Come vanno

La qualità audio degli Aukey EP-T21 è molto buona. E’ cioè in linea con il prezzo di vendita e perciò non bisogna avere grosse pretese se si dovesse scegliere di acquistarli. La resa è buona e la riproduzione delle varie frequenze è abbastanza fedele, con un suono che ne esce quasi sempre leggermente ovattato e con bassi che non impressionano né per potenza né per immersività.

Insomma non sono cuffie per audiofili ma funzionano abbastanza bene per ascoltare un po’ di musica nei tempi morti, magari tra uno spostamento e l’altro in tram, o per gli allenamenti occasionali in palestra.

Sono invece ottimi per le telefonate: si possono usare anche in mono e i microfoni funzionano davvero bene, riuscendo a captare bene la voce di chi li indossa anche in ambienti piuttosto rumorosi e garantendo perciò una qualità della telefonata sovrapponibile a quella che si avrebbe appoggiando il telefono all’orecchio.

Il punto debole sta nel sistema touch: l’idea che c’è dietro, quella cioè di eliminare il tasto fisico per massimizzare la durabilità nel tempo grazie all’assenza di parti meccaniche, è certamente nobile, ma il basso prezzo di acquisto ha costretto l’azienda a ripiegare su un sistema non perfettamente affidabile.

Non sono pochi i casi in cui gli sfioramenti infatti non vengono riconosciuti, altrettanti invece quelli che vengono male interpretati, con il risultato che si rischia di riagganciare ad una telefonata oppure di saltare o interrompere la riproduzione musicale quando si sta semplicemente sistemando la posizione dell’auricolare nell’orecchio. Da questo punto di vista, se se ne ha la possibilità, è molto meglio controllare il tutto dal telefono abbinato.

Recensione Aukey EP-T21, gli “AirPods” neri con gommini in-ear

Conclusioni

Aukey EP-T21 sono un buon compromesso tra tecnologia e prezzo: sono infatti pur sempre auricolari TWS che funzionano abbastanza bene per l’ascolto musicale occasionale e molto meglio per la gestione delle telefonate senza fili, soprattutto dal fronte dell’autonomia.

Ciascun auricolare, che come dicevamo si può usare anche in mono, garantisce un’autonomia di 4 ore, quindi 8 in tutto, che dovrebbero accontentare la maggior parte delle persone che utilizzano il telefono per lavoro in maniera massiccia.

Pro

  • Qualità audio
  • Microfoni
  • Autonomia
  • Tascabilità

Contro

  • Controller touch

Prezzo al pubblico

Gli auricolari Aukey EP-T21 sono in vendita su Amazon al prezzo di 29,99 euro.

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