Le proprietà più evidenti del nuovo NAS Asustor AS6604T Lockerstor 4 sono la grande elasticità nella configurazione e un comparto di rete molto veloce, ideale per il piccolo ufficio ma anche per chi, da casa, fa Smart Working con ambizioni di elevate prestazioni e di flessibilità. Risponde a queste caratteristiche? E come lo fa? L’abbiamo provato per qualche settimana per provare a dare una risposta.
Asustor AS6604T Lockerstor 4 a prima vista
A prima vista l’Asustor AS6604T Lockerstor 4 esteticamente ricorda molto il modello AS6404T che abbiamo provato qualche anno fa, ma la somiglianza è solo nel look, le caratteristiche e le prestazioni sono ben diverse.
Come il predecessore, anche in questo caso l’estetica è austera e dettata dalla praticità: essendo un NAS per l’ufficio, l’aspetto privilegia le funzioni, diversamente ad esempio del Asustor AS5202T Nimbustor 2 dove invece un pannello frontale serviva a copre le slitte e a fornire un look più accattivante per chi lo mette in salotto e ha necessità di qualche cosa che si faccia anche guardare.
Alle quattro slitte frontali, che agganciano i dischi meccanici o SSD tramite viti (incluse nella confezione), fa capolino frontalmente un ampio display LCD monocromatico per le informazioni essenziali (come il nome o l’IP, dati utili per il collegamento) e una presa USB-A 3.0, oltre al pulsante d’accensione munito di LED che indicano il funzionamento.
Altri due connettori USB-A 3.0 trovano posto nella parte posteriore, assieme ai due connettori RJ45, una uscita HDMI (per la connessione ad un display, il NAS prevede anche una interfaccia ad hoc), la presa d’alimentazione e un gancio di sicurezza. Nella confezione, troviamo l’alimentatore esterno e due cavi Ethernet Gigabit.
Pronti, via…
Per la prima installazione del Asustor AS6604T Lockerstor 4 abbiamo provato varie soluzioni: per l’archiviazione abbiamo optato per unità meccaniche, come dischi WD RED da 12 TB in RAID 1, più una unità WD Purple da 6 TB come disco singolo, lasciando alla quarta slitta l’uso di MyArchive, funzione sulla quale torniamo tra poco.
Oltre a questo, abbiamo inserito una WD BLACK SN750 NVMe SSD M.2 da 1 TB come unità di cache per il volume dato dai due dischi in RAID 1: ammettiamo che 1 TB di cache è molto per il nostro utilizzo personale, tuttavia in un ufficio con diversi accessi, anche contemporanei, l’unità SSD può cambiare radicalmente l’utilizzo del NAS offrendo una velocità molto alta anche utilizzando unità meccaniche.
L’inizializzazione l’abbiamo eseguita in rete: Asustor propone un’app, Control Center (per Mac e Windows) ma alla fine avendo l’IP (che abbiamo reperito dal display) si può fare tutto sia da browser che dall’App per iPhone o Android.
L’operazione, che richiede circa cinque minuti per la personalizzazione (ma si ci si può affidare anche ad un percorso prefissato) necessita poi un pochino di altro tempo per l’ottimizzazione dei volumi e della cache ma Asustor ha lavorato molto bene negli ultimi tempi e possiamo dire che il processo non porta via molto; non più di una ventina di minuti
Il sistema operativo ADM 3
La nostra prova dell’Asustor AS6604T Lockerstor 4 è stata effettuata con ADM 3 (3.5.3.RBH1), la versione del sistema operativo comune a tutti i NAS Asustor. Il sistema è, come da tradizione del marchio asiatico, molto semplice e lineare: del processo di inizializzazione abbiamo già parlato, ma anche nella gestione delle risorse e soprattutto nello store ci si ambienta facilmente.
Asustor ha fatto un lavoro molto buono negli ultimi anni, crescendo sia a livello estetico (ma c’è ancora margine) sia a livello di struttura, dove adesso ADM è un prodotto che non scontenta né il tecnico più esigente né l’utente alle prime armi che si trova un ambiente con pochi dubbi da risolvere per ogni operazione che deve eseguire.
Degno di nota anche l’App Store, con soluzioni di ogni tipo: le App di Asustor svolgono l’essenziale per il controllo e il browsing dei documenti, e altre sono dedicate alla gestione multimediale.
Non manca Plex, ma a noi è piaciuto molto anche Asusor Live, servizio che esegue uno stream su più canali (Facebook, YouTube, Twitch, Instagram e Restream) partendo da una singola traccia da computer o da Tablet, una funzione che è diventata richiestissima negli ultimi anni e che da sola vale il prezzo del biglietto. In pratica, un dispositivo trasmette il video all’Asustor AS6604T Lockerstor 4, e questo si occupa dello split su tutti i canali, contemporaneamente.
Abbiamo poi App per la gestione di un eShop, la compatibilità con alcuni servizi Cloud come Dropbox o OneDrive, iTunes Server (ma con Plex questo servizio fornisce l’impressione di qualche cosa di datato), diverse soluzioni di backup e per lo sviluppo ad hoc, come Docker e WordPress.
Potenza e velocità
La potenza è garantita da un potente processore Intel Celeron quad core CPU, 4 GB Ram DDR4 (piacevole novità questa, al posto delle più classiche DDR3), comunque upgradabile sino a 8, due alloggi per memorie SSD M.2 e le porte di rete a 2,5 GbE, da usare anche in Aggregazione link (ma serve un router capace di supportare questo standard).
In fase di inizializzazione è possibile scegliere di usare il più collaudato Ext4 come filesystem, oppure il nuovo Btrfs, che consente anche la comoda funzione Snapshot per una maggior sicurezza. Asustor AS6604T Lockerstor 4 supporta poi dischi esterni USB in HFS+, FAT32 e Ext4 senza problemi.
Da notare che Asustor offre una funzione molto interessante: i dischi aggiuntivi, invece che includerli nel Filesystem del NAS, possiamo gestirli con la funzione MyArchive, in modo che il disco sia “slegato” dal NAS originario e funzioni come una specie di disco rimovibile (chi si ricorda le vecchie cartucce di SyQuest?), collegabile a caldo, su cui poter leggere e scrivere.
MyArchive può essere usata per eseguire backup progressivi (al posto di un nastro) ma anche per muovere velocemente incredibili mole di dati da un NAS all’altro senza per questo intasare una rete (in pratica, un archivio volatile sino a 18 TB, l’attuale capacità di un disco). In più, dato che la modalità supporta più FileSystem (come EXT4, exFAT, NTFS, HFS+ e Btrfs) l’unità può essere letta anche da Mac o Windows come un disco esterno via USB o Thunderbolt.
Certo, con una capacità di 2,5 Gb su rete Ethernet il flusso dei dati non è un problema (e se avete un altro server Asustor, la funzione è automatizzata), ma se in un network di un ufficio ci lavorano già altre persone, inutile congestionare la rete per due o tre giorni per passare 40 o 50 TB di dati, meglio optare per un disco in MyArchive e la questione si risolve un po’ più in fretta lasciando libera la rete.
Nel corso della nostra prova, la velocità non è mai stata un problema, anche quando abbiamo provato la virtualizzazione di una copia di Windows 10: se all’inizio di questo articolo abbiamo definito l’estetica dell’Asustor AS6604T Lockerstor 4 come austera, il parere cambia considerando le notevoli capacità di dissipazione silenziosa. Le prove di connessione via SMB o AFP anche multiple sono sempre state perfette, segno che da una parte il NAS è pensato per l’uso pesante in ‘ufficio, ma anche che i dischi WD Red hanno risorse tecniche di pari livello.
Quando le capcità di dissipazione non sono bastate, è entrata in aiuto la grande ventola posteriore, però è successo solo una volta. In merito a questo, va menzionata l’App my-netdata, che offre una analisi completa di ogni singolo aspetto delle operazioni del NAS, e che è stata la risorsa più preziosa per capire bene come stava lavorando e quali processi impegnavano di più il NAS, anche se il livello minuzioso dell’analisi richiede un po’ di tempo per essere compreso totalmente.
Possiamo anche dire che durante la prova, abbiamo anche subito un attacco dalla rete (il NAS è collegato ad un IP Pubblico), prontamente respinto dalla funzione Network Defender, il cui setup è molto semplice ma che alla fine si è dimostrata vitale nelle sue funzioni.
Altre funzioni
Come dicevamo all’inizio, seppure l’Asustor AS6604T Lockerstor 4 nasce per il piccolo ufficio, alcune funzionalità non sono da sottovalutare anche per lo smart working casalingo.
Collegato ad un IP pubblico e via VPN, il NAS diventa un perfetto spazio cloud per l’utilizzo da un gruppo di lavoro. A livello personale, è chiaro che offre una alternativa seria ad un cloud puro, a costi che vanno capiti. I servizi cloud puri raramente operano solo i 2 TB, e con costi molto elevati, qui la spesa iniziale è più alta, ma poi si ammortizza con il tempo: considerando che alcuni servizi sono in chiusura o in riduzione dell’offerta, come ad esempio Google Foto che non offirirà più spazio illimitato per foto e video, anche a livello privato serve una considerazione in merito.
Alcune funzioni sono davvero interessanti: ad esempio, oltre alle solite funzioni di accensione, spegnimento e sleep controllabili via timer, c’è anche la possibilità di “svegliare” il NAS via rete (funzione utile per chi lo usa in salotto) ma noi abbiamo trovato davvero interessante “Ora di punta”, che varia la potenza del NAS nelle ore indicate come di maggior utilizzo, dando spazio magari alla funzione condivisione di documenti.
Ci sono piaciute molto le soluzioni di backup, gestibili anche totalmente da mobile: nel caso la semplicità delle operazioni di base non basti, sull’App Store ci sono diverse soluzioni anche di terze parti. Le funzioni di backup via rete (tra cui anche Time Machine) sono comode anche per il primo trasferimento, anche se secondo noi MyArchive è più comoda.
Infine, abbiamo provato un po’ anche la soluzione nuova PhotoGallery 3 + AiFoto 3.0 (ancora in beta), che permette la creazione di album fotografici dinamici o personalizzati. L’App promette bene, ma qua e la è ancora un po’ instabile, per il momento abbiamo preferito optare per Plex.
Ovviamente non è tutto oro quello che luccica: di lati negativi ce ne sono, ma è da notare che ad ogni NAS di Asustor, questi diminuiscono. Le App per mobile sono potenti e dettagliate, ma in alcuni casi andrebbero svecchiate nell’interfaccia e in alcuni casi sono un po’ ridondanti.
Il supporto per Apple TV è ancora scarso (esiste solo una App per i video, ne manca una per la musica e le foto) e il sistema di ricerca dei file via browser deve migliorare sensibilmente, così come ci piacerebbe una più elastica gestione delle anteprime dei documenti.
Conclusioni
Importante, imponente, austero ma dall’ottimo rapporto prezzo/prestazioni (fattore che ha fatto di Asutor il terzo player del mercato), l’Asustor AS6604T Lockerstor 4 è un NAS destinato a segnare il mercato. Le caratteristiche hardware ci sono tutte, così come un sistema software pronto e adatto alle esigenze della piccola media impresa, ma che non dimentica neppure chi oggi va in Smart Working. Qualche cosa da migliorare c’è, come è normale che sia, ma siamo di fronte ad un prodotto notevole.
Pro:
• Potente e silenzioso
• Il sistema operativo ADM è oramai maturo
• L’app Asustor Live è un fiore all’occhiello
• La funzione MyArchive è molto comoda
Contro:
• Le App mobile sono interessanti ma vanno svecchiate
• Scarso supporto ad Apple TV
• Sistema di ricerca dei file migliorabile
Prezzo e disponibilità
• 449,00 Euro (Asustor AS6602T Lockerstor 2, 2 dischi)
• 609,00 Euro (Asustor AS6604T Lockerstor 4, 4 dischi e display LCD)
Asustor AS6604T Lockerstor 4 è distribuito in Italia da Neostar, ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it. Ne esiste anche un modello più piccolo (Asustor AS6602T Lockerstor 2) a due bay (al posto di quattro) e privo del display LCD, ma con tutte le altre caratteristiche immutate.