Su Amazon le batterie esterne per cellulari sono uno dei prodotti più comuni, poche però meritano di essere recensite, perché poche si distinguono dalle altre ed altrettanto poche rispondono a tutte le caratteristiche che possono davvero avere un senso ed uno scopo nell’uso quotidiano. Una di queste, almeno sulla carta, è la Astro E3 di Anker (al momento 28,99 euro su Amazon), una delle aziende che sulle batterie si è costruita una grande visibilità, prodotto che Macitynet ha messo alla prova in questi giorni.
Che cosa distinge la Astro E3
Ma che cosa distingue la Astro E3 dal resto della concorrenza e perché abbiamo deciso di testarla? In primo luogo è un prodotto ben disegnato e ben assemblato, impressione che si ricava fin da subito nelle fotografie e che si conferma una volta preso contatto con essa. I materiali sono di ottima qualità (anche se la plastica extra-lucida tende a prendere le impronte in maniera molto accentuata) ed il montaggio è a regola d’arte, i 4 LED blu che segnalano la carica hanno un bell’effetto estetico. Anche il fattore di forma è ottimo: nonostante i 10.000 mAh, è poco più grande di un iPhone, è spessa 1,5 centimetri ed è pesante due etti e mezzo, un rapporto tra peso e dimensioni che non ci permette di definirla tascabile, ma che la rende comunque adatta a stare nella tasca di un giaccone e ad essere trasportata senza difficoltà in una borsa o uno zaino. Ma i veri punti di forza della Astro E3 sono due e sono di carattere tecnico. La prima è che ha due porte USB (che per la nostra esperienza sono un quantitativo sufficiente per l’uso di un utente medio) con uscita intelligente. In pratica da ciascuna di esse viene erogata la potenza massima (fino a 2A) in base al dispositivo collegato. Non è quindi necessario scegliere a quale porta connette un iPhone, un telefono Android o un iPad come avviene con altri prodotti. Basta semplicemente collegare il dispositivo e la batteria comprende che cosa deve fare. Questa tecnologia, che Anker denomina PowerIQ, è affiancata da un secondo fattore di rilievo: la porta in ingresso recepisce fino a 2A (anche se è limitata alla velocità massima di MicroUSB che porta solo fino a 1,8A). Altri dispositivi concorrenti e con pari capacità assorbono solo fino ad 1A, i migliori al massimo arrivano 1,5A; visto che parliamo di una batteria da 10.000 mAh, è come pensare di ricaricare un iPad 3G (o quasi) con l’alimentatore di un iPhone e chi ci ha provato sa che cosa significa in termini di tempo.
La prova sul campo
La prima cosa che abbiamo fatto con la Astro E3 è stata scaricarla interamente, tenendola collegata ad un iPad. Successivamente abbiamo collegato la batteria ad un alimentatore per verificare l’intensità di corrente che era in grado di recepire, arrivando nella fase iniziale tra 1,6 e 1,8A (quest’ultimo il massimo delle specifiche per un cavo e una porta MicroUSB). Poco dopo lo spegnimento del secondo LED, l’assorbimento ha iniziato a scendere, come sempre succede in questo tipo di dispositivi che contengono batterie agli ioni di litio. La carica completa della batteria è avvenuta in circa 6,5 ore, poco più di quanto dichiarato da Anker, ma molto meno delle circa 9 ore che abbiamo impiegato per ricaricare altre batterie con questa capacità che però accettano un input di soli 1A. Abbiamo successivamente misurato la capacità effettiva delle celle che, come accennato, sono dichiarate come da 10.000 mAh. Un iPad Air, che avevamo provveduto a scaricare totalmente (schermo spento) si è ricaricato fino all’83%, il che significa che la batteria ci ha fornito circa 7.300 mAh con una dispersione energetica intorno al 27%. Il dato è buono, tra i migliori che abbiamo verificato nel corso degli ultimi test svolti con questo tipo di batterie. La ricarica dell’iPad è durata circa 3 ore, un tempo del tutto paragonabile a quello che si potrebbe ottenere con un caricabatterie da parete. Abbiamo anche testato le porte con un amperometro, constatando che effettivamente forniscono un differente amperaggio a seconda che si colleghi un iPad o un iPhone. Successivamente abbiamo provveduto a scaricare ancora l’iPad Air (8.827 mAh) e poi l’iPhone 5 (1.440 mAh). Siamo riusciti a ricaricare interamente l’iPhone in circa due ore, mentre l’iPad ha fermato la ricarica dopo circa un’altra ora al 63%, un po’ meno del circa 66% che avrebbe dovuto raggiungere in base ad una dispersione che abbiamo constatato nel corso del primo test. Ma questo è stato forse dovuto al maggior riscaldamento che subisce la batteria quando ha due dispositivi collegati insieme. In ogni caso il 66% di batteria per un iPad, significa cinque ore buone di autonomia senza troppo pensare al risparmio energetico. Di fatto con la batteria di Anker si arriva a raddoppiare l’uso quotidiano di un iPhone o un iPad Air insieme.
Conclusioni
L’Astro E3 si configura come una sorta di batteria perfetta per chi ha due dispositivi da ricaricare e tra di essi ha anche un iPad, sia un mini che un iPad Air o un modello precedente. Ha una elevata capacità nel minimo delle dimensioni possibili, è ben disegnata dal punto di vista stilistico (se si fa eccezione per il problema puramente estetico determinato alla plastica troppo lucida che prende le impronte) e offre due funzioni che altri concorrenti non offrono: porte intelligenti, in grado di ricaricare alla massima velocità possibile ogni prodotto che viene ad esse collegato, e ricarica più veloce rispetto ai concorrenti. Non trattandosi di una batteria pienamente tascabile, probabilmente chi ha necessità di ricaricare unicamente un iPhone, potrebbe trovare più comodi prodotti di minori dimensioni e di minore capacità, ma chi ha un iPhone e un iPad, o in viaggio deve ricaricare due o anche tre telefoni, al momento difficilmente sul mercato potrà trovare qualche cosa che batta la Anker Astro E3.
La Anker Astro E3 al momento è in offerta su Amazon al prezzo promozionale 28,99 euro
Pro
– Elevata capacità
– Ben costruita con materiali qualitativamente buoni
– Porte intelligenti
– Ricarica più veloce di altre concorrenti
Contro
– Plastica eccessivamente lucida tende a prendere le impronte
