Assomiglia un po’ a R2-D2 (il C1-P8 di Guerre Stellari) non tanto per la forma ma per le movenze e per il look, si comanda dallo smartphone ma non è un drone o un giocattolo (anche se…): AppBot Riley è una telecamera di sicurezza per la casa, con le ruote.
Una idea un po’ pazza e potenzialmente geniale che risolve molti problemi laddove la conformità della casa non prevede una posizione ideale per la webcam, anche se serve lavorare ancora un po’ per un software all’altezza della proposta.
AppBot Riley, la recensione
Un Jedi a casa
La confezione si apre all’utente con l’AppBot Riley in primo piano, mentre appena più sotto c’è la base di appoggio e ricarica, il cavo MicroUSB e un alimentatore.
Di buono c’è che il cavo MicroUSB ha un doppio alimentatore per la parte sinistra e destra, a seconda di dove arrivi il cavo: questo facilita il posizionamento della base (evitando che il cavo si veda troppo) ma allo stesso tempo è un aiuto a tratti indispensabile per il “parcheggio”, come vedremo più avanti.
Il piccolo robot, se così possiamo chiamarlo, è arrivato a casa tra mille aspettative, perché lo avevamo visto e ammirato alla presentazione di Amazon Summer Circus e anche perché spesso i prodotti che provengono dalle piccole startup sono generosi di sorprese.
Prima connessione
In realtà, nonostante l’idea come detto ci sia piaciuta sin da subito, il piccolino non è privo di difficoltà: una volta tolto dalla scatola abbiamo dovuto metterlo sotto carica prima di iniziare veramente le operazioni.
La ricarica non è velocissima e più che altro serve assicurarsi che il robot sia ben posizionato sulla base per una corretta rincorsa energetica.
Una volta pronti abbiamo proceduto a scaricare l’App omonima disponibile per Android o iOS (non universale, peccato) e iniziato la fase di pairing.
L’interfaccia dell’App è scarna e funzionale, e diciamo una volta dentro tutto funziona, ma è innegabile che per sfondare in questo mondo serve un po’ più di coraggio nella grafica, che è un po’ datata.
Una volta dentro abbiamo detto, perché il piccolo si è dimostrato stabile e responsivo durante la connessione, ma spesso ha rifiutato di rispondere all’App una volta usciti, magari dopo qualche ora, rendendo necessaria una nuova prima connessione.
Una delle cose interessanti di AppBot Riley è che ovviamente si connette ad un network wireless e può essere comandato anche via 4G, in tutte le funzioni (compreso il movimento), anche se solo su di una rete a 2,4 Ghz.
Cosa fa e cosa non fa
AppBot Riley fa (quasi) tutto quello che fa una security cam per la casa: permette di vedere in diretta, di registrare un filmato (sempre in diretta, salvandolo direttamente sullo smartphone), scattare qualche foto e avvisa l’utente se nota un movimento anomalo.
Non fa tutto però: ad esempio non può registrare foto e video se non in diretta (perché non ha una memoria interna), la videocamera è buona ma non eccellente e non permette di mettere a fuoco un dettaglio a piacere.
Di contro fa cose che magari diverse fotocamere non sono in grado di fare, come abilitare la visione notturna e muoversi in una zona a piacere (coperta dal segnale Wi-Fi), il che lo rende particolarmente originale e che apre nuovi tipi di mercato.
A zonzo
La possibilità di muoversi è data da un sistema di ruote cingolate, in gomma, poste ai lati della camera. Le ruote permettono di guidare, letteralmente, AppBot Riley ovunque tramite l’App, che mostra due grandi joystick virtuali sullo schermo: uno dei due move in senso verticale la videcamera mentre il secondo muove tutto il robot nelle quattro direzioni.
Alcune partcolarità sono interessanti, come la possibilità di eseguire una piccola acrobazia che rimette l’AppBot Riley in piedi correttamente se catapultato sottosopra (da un bimbo o un animale) e di ascoltare e “parlare” tramite il microfono integrato.
Infine, quando la batteria è scarica (una ventina di minuti a zonzo sono sufficienti per finire la batteria) l’AppBot Riley torna alla propria stazione di ricarica, se questa è vicina (circa 1 metro), riconoscendola e parcheggiandosi da solo, grazie ad una serie di sensori a infrarosso.
Considerazioni
Se consideriamo AppBot Riley come una videocamera di sicurezza il paragone, onestamente, non regge perché benché tecnicamente lo sia, allo stesso prezzo si trovano prodotti con una qualità di certo superiore (ma che non si muovono).
Se invece consideriamo AppBot Riley come un misto tra un giocattolo per bimbi (più o meno grandi, chi scrive lo ha gradito nonostante l’età), uno svago per cani e gatti di casa e una telecamera alternativa che permette di controllare che cosa c’è in giro tra salotto e cucina stando dall’altra parte del mondo allora è un apparecchio davvero interessante, curioso e (molto) divertente.
Valido anche per monitorare una casa abbastanza grande o uno spazio angusto impossibile da osservare da un solo punto di vista fisso, seppure in questo caso con una qualità inferiore a una serie di telecamere fisse.
Il costo è ben ponderato: non è basso e non è alto, considerato tutto quello che fa e che promette, anche se resta il fatto che un miglioramento software è quantomeno auspicabile.
Pro:
• Il movimento è una caratteristica curiosa
• Torna alla base di ricarica da solo (se vicina)
• Molto divertente da usare
Contro:
• L’App è migliorabile
• Il sistema di connessione non è stabile
Prezzo:
• 149,90 Euro
I lettori possono trovare AppBot Riley direttamente dalle pagine di Amazon.it al prezzo di 149,90, incluse le spese di spedizione.