I nostri lettori conoscono bene il marchio Anker che per la divisione Soundcore ha sempre proposto speaker di buone prestazioni ad un prezzo accattivante e molte volte con una design originale: in particolare chi scrive è legato al compatto Soundcore 2 , compagno di viaggio e di ascolto con il MacBook che unisce compattezza, suono equilibrato e ben 24 ore di autonomia.
E’ comunque difficile trovate uno speaker che vada bene per tutti gli usi e tutte le stagioni: dimensioni, tipologia di musica ascoltata, uso all’aperto o al chiuso richiedono molte volte degli altoparlanti specifici e Anker ha allargato in questi ultimi mesi la sua offerta pensando anche a quello che è ormai lo “speaker da party” così come viene proposto anche da grandi marchi come Sony, JBL, LG.
Il “party speaker” risponde ad un codice ormai prestabilito: si tratta di un altoparlante con buone capacità di riproduzione dei bassi (con qualche sistema di boosting per renderli ancora più presenti) abbinato ad ingressi analogici e wireless ed ad un sistema di illuminazione che gira attorno ai tweeter per animare piccole e grandi feste.
Quello che abbiamo testato è il modello più piccolo dei Party Speaker di Anker / Soundcore ma al momento è l’unico commercializzato nel nostro paese visto che il più grande modello Rave non è ancor disponibile.
Le caratteristiche di targa sono di tutto rispetto anche se ovviamente gli 80 Watt non sono i classici RMS ma probabilmente la potenza di picco con una potenza reale di 15-20 watt che sono, diciamolo subito, sufficienti per una piccola festa in casa, magari per il carnevale o per un ascolto in spiaggia o in giardino senza che i vicini chiamino i vigili urbani.
Come è fatto e cosa ci collego
Diciamo subito che la prima cosa che salta all’occhio è il design rotondeggiante che collega la parte superiore a cupola in cui è stata ricavata la maniglia e, all’interno il quadro controlli che si raccorda con una sezione cilindrica “affettata” per ricavare gli speaker frontali con luci, il retro con il l’uscita per i bassi e i due fianchi con la scritta Soundcore da entrambi i lati e i piedini su un lato e nella parte inferiore. Qui sotto la sequenza dell’unboxing: all’interno della confezione troviamo alimentatore con adattatore UK e manuale anche in italiano oltre ad un guida rapida.
Alla base è ricavata la filettatura per posizionare il Soundcore Rave mini su un cavalletto.
Dei comandi sulla parte superiore parleremo più avanti… ci serviranno comunque a gestire il collegamento Bluetooth e comandare telefoni e chiavette USB e a selezionare l’ingresso (mini Jack o USB, come dicevamo) con cui gestire le fonti musicali alternative a quella wireless.
Gli ingressi sono celati dietro uno sportelletto in gomma che garantisce la protezione IPX7 (potete anche immergere Rave mini in acqua): nel vano ricavato sul retro troviamo la presa di alimentazione (purtroppo non è USB ma richiede un alimentatore dedicato incluso nella confezione), la presa USB che useremo sia per alimentare uno smartphone (fino a 2 Ampere) che leggere una chiavetta con tracce MP3 e, infine la presa mini jack per collegare in ingresso un lettore musicale o, come abbiamo sperimentato nel nostro test, uno strumento musicale.
Come controllo la musica
Detto degli ingressi passiamo al panmello di controllo che presenta una serie di microswitch retroilluminati sotto il morbido tappeto in gomma ricavato nella sommità della cassa: nella parte alta abbiamo pulsanti per attivare/disattivare le luci, per l’incremento dei bassi, spegnimento/accensione, attivazione e sincronizzazione bluetooth o per scegliere ingresso di Linea o USB. Nella parte bassa abbiamo controlli di volute, traccia avanti/indietro e in basso al centro il tasto Play/Pausa che è celato dietro il logo soundcore.
Ovviamente le luci sono versatili visto che si tratta di un doppio blocco di 3+3 led che possono avere un effetto “glow”, rotazione ed alternanza ma per gestirle occorre utilizzare l’applicazione Soundcore che gestisce Rave mini e tutti gli speaker dotati di un sistema di illuminazione.
L’app Soundcore, le luci e i giochi
Per sfruttare appieno lo speaker occorre installare l’app Soundcore su iPhone o Android che ci permetterà di compiente una operazione assolutamente fondamentale: scegliere se utilizzare Rave mini all’interno o all’esterno; diciamo fondamentale perché con l’opzione interno/esterno cambia di parecchio l’equalizzazione dello speaker e non verificare i due tipi di riproduzione potrebbe portare a giudizi sbagliati sulle capacità di Rave mini.
Dalla app possiamo attivare il bass Boost ma soprattutto gestire le luci con diversi preset che possono rendere più naturale e frenetico il pulsare oppure più decisamente pronte a seguire il ritmo con una variazione di colori ed effetti a scelta.
Esiste anche una modalità “Light DJ” che permette di selezionare dei colori a piacere, interagire direttamente / singolarmente con l’illuminazione dei due anelli o lanciare qualche effetto audio campionato.
Infine troviamo una sezione dedicata ai giochi, tre in tutto, che sfruttano l’effetto “rotativo” delle luci per creare un gioco della bottiglia, obbligo e verità e categorie. Possiamo giocare con 2 o più giocatori e personalizzare il nome: con un clic sull’app le luci ruoteranno per selezionare un giocatore random accompagnate da un effetto sonoro.
La qualità costruttiva
Come abbiamo detto nell’introduzione, lo speaker Soundcore, anche se ricorda alcune realizzazioni della concorrenza, è un ottimo bilanciamento di pesi, ergonomia e accessibilità e visto che può essere pure immerso in acqua dovrebbe reggere bene anche serate e nottate in spiaggia.
Noi l’abbiamo usato per piccole feste in casa in una stanza da 4×7 metri e possiamo dire che se l’è cavata egregiamente anche come base per le danze. Ovvio che per effetto “disco” martellante bisogna ricorrere ad un sistema più potente oppure ad un secondo Rave mini gemello abbinato in stereo. In ogni caso lo si può usare anche in ambienti “fuori controllo” come una festa di ragazzini senza preoccuparsi della sua incolumità e di quella dei partecipanti. Tutti i comandi sono ben protetti e la possibilità di posizionarlo in verticale o in orizzontale riduce anche il pericolo di cadute. I piedini antiscivolo e il peso relativamente importante lo rendono stabile comunque mantenendo la comodità del trasporto con la maniglia rigida.
Come suona
Ma alla fine, con tutte queste opzioni, luci, ingressi, app, portabilità e versatilità… come suona Soundcore Rave mini? Noi lo abbiamo ascoltato con la musica da party a cui è dedicato: quindi tracce di musica elettronica, brani più ritmati di trap e rap, ultimi successi da classifica e pure con i nostri brani di riferimento classici (Steely Dan in primis per la qualità delle registrazioni con bassi e chitarre di una pulizia e precisione assolute) o qualche classico da ballo tornato di moda (Another One Bytes the Dust e tutta la discografia dance dei Queen ancora in fase revival). Non solo: avendo a disposizione software per la musica su iPad per la creazione “volante” di tracce EDM con programmi come GarageBand abbiamo provato a collegarlo direttamente per provare effetti e linee di basso veramente “critici”.
Non c’è che dire: Soundcore Rave mini nasce per la musica da ballo o elettronica e in questo campo si comporta benissimo con bassi ben definiti fino al 90% del volume, e solo se lo si porta al massimo c’è il rischio di distorsione. Non è una cassa che potremmo definire dal suono “analitico” ma se scegliamo la giusta equalizzazione (interno o esterno o l’equalizzatore del vostro smartphone) il bilanciamento tra bassi, medi e alti vi permette di ascoltare con soddisfazione qualsiasi tipo di musica. Il limite sta nel fatto che con volumi medio bassi sono le basse frequenze ad essere predominanti oscurando un po’ il resto dello spettro. Ma anche qui, se volete utilizzarlo in momenti più tranquilli potete ricorrere all’equalizzatore dello smartphone tirando fuori la gamma media o “truccando” il settaggio della App con l’istruzione di suonare all’aperto invece che all’interno.
Abbiamo portato il Rave Mini in giardino sfruttando la temperatura mite di questo Febbraio e qui sicuramente il setting da esterno rende la riproduzione più efficiente.
Una nota a recensione quasi terminata: nonostante le apparenze gli speaker sono solo due, il woofer da 5,25 con radiatore passivo di pari dimensioni ed un singolo tweeter da 2 pollici: quello che pare un secondo tweeter non emette alcun suono ed è posizionato lì solo per simmetria e per farsi circondare dalle luci. Se volete un suono sterefonico dovete abbinare un secondo Rave mini in modalità wireless.
Conclusioni
Uno speaker dalle forme perfette e dall’ottima versatilità pensato per i momenti d’ascolto spensierato e per animare piccole feste in casa e all’aperto. Il peso e l’ergonomia ne permettono l’uso ovunque e le dimensioni complessive portano la presenza della cassa armonica al centro dell'”attenzione acustica”. Al resto ci pensano le luci che si possono gestire direttamente per intensità, pulsazione, colore, alternanza e pure sfruttare per i giochi più comuni tra i ragazzi di oggi e di ieri.
L’impatto sonoro è buono come la risposta sui bassi anche senza usare BassUP (sinceramente non capiamo la presenza visto che la cassa è già potentissima su quella gamma). Se non lo si spinge al massimo il suono risulta pulito per i generi rock con le canzoni più complesse mentre con i brani più elettronici potete osare di più.
La durata di 18 ore assicura una intera giornata estiva in compagnia dello speaker: dall’alba al tramonto. Non è adatto a tutti i generi di musica ma per l’ambito per cui lo userete va perfettamente a bersaglio.
Un’ultima considerazione sul prezzo: il prezzo di listino di 199 Euro ci sembra elevato: con 50 euro in più si possono trovare speaker più carrozzati (almeno dal punto di vista degli ingressi o presenza pure del “vecchio” CD) della concorrenza ma Anker fa offerte periodiche sui suoi modello e non è difficile trovarlo sui 150-160 Euro che corrispondono al suo effettivo valore mettendolo indirettamente in concorrenza con speaker di dimensioni più piccole (JBL flip ad esempio che non ha ingresso Jack) ma assolutamente con minore presenza “scenica” e musicale.
Pro
Un prodotto ben bilanciato per il tipo di utenza a cui si rivolge, bassi puliti e potenti, effetti luminosi e giochi da app coinvolgenti. Robusto e comodo da spostare e senza spigoli. Alimenta lo smartphone e legge anche chiavette USB per il massimo dell’indipendenza anche all’aperto.
Contro
Prezzo di listino elevato, gamma alta un po’ nascosta ai bassi volumi
Prezzo al pubblico
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