Con il diffondersi dei dispositivi mobili a ricarica rapida attraverso USB-C, si sono affermati anche accessori come i caricabatterie compatibili con questa tecnologia (tra i migliori per il mondo Apple ci sono questo di Anker e questo di Aukey); poi abbiamo assistito al debutto delle batterie PowerDelivery. All’inizio si trattava di accessori ad elevata capacità, vicini a 30mila mAh (o 100 Wh) pensati più per computer che per gli smartphone, quindi pesanti e decisamente scomodi per ricaricare un telefono, ma ora cominciano ad emergere anche accessori più leggeri e maneggevoli. Una di questi è la Anker PowerCore 10000 che si presenta come uno dei prodotti più piccoli e leggeri. Per capire quanto è piccola, basta metterla vicino ad un iPhone XS Max e si comprenderà che rappresenta un compagno ideale dal punto di vista dimensionale e, lette le specifiche tecniche, anche di un accessorio interessante per prolungarne l’autonomia.
Anker PowerCore 10000 come è fatta
La batteria di Anker, dimensioni a parte, appare molto ben costruita. La plastica è di buona qualità, zigrinata su un lato e opaca sull’altro lato. Ha due porte, una USB-C che fornisce fino 18W e una USB-2 da 10W. Le informazioni sullo stato di carica arrivano da 4 LED blu ciascuno del quale rappresenta il 25% della carica. Il peso è del tutto accettabile (più o meno 180g sulla nostra bilancia) e le dimensioni, come accennato, perfettamente compatibili con quelle di una batteria che si vuole definire tascabile.
Tecnicamente parlando sono però tre le caratteristiche fondamentali
- La prima è la capacità di 10mila mAh che permettono, sulla carta, di ricaricare per circa tre volte un telefono con batteria da 3174 mAh come iPhone XS Max.
- La seconda è la velocità di trasferimento dell’energia: 18W sono il massimo possibile per un iPhone di nuova generazione. Non ci dilungheremo su quel che questo significa perché ne abbiamo parlato molte volte (qui il test approfondito). Basti sapere che un iPhone XS Max si ricarica in un’ora e 40 minuti circa. Ovviamente usando un cavo Lightning USB-C come questo.
- La terza deriva dal fatto che la porta USB-C non solo ricarica un dispositivo esterno, ma può essere usata anche per ricaricare la batteria con la stessa potenza: 18W, quando invece una porta Micro-USB ricaricherebbe la batteria al massimo a 10W.
Ed è quest’ultimo, a nostro giudizio, il maggior vantaggio di una batteria come questa. Perché è presto detto: se la sua capacità di ricaricare un iPhone XS Max in breve tempo è importante, ma non fondamentale in molte situazioni, è certamente ancora più importante ricaricare la batteria in breve tempo. Una batteria da 10mila mAh con ingresso Micro-USB richiede non meno di otto ore e mezza per essere totalmente ripristinata. Con un ingresso a 18W il tempo si ridurrebbe sensibilmente. Di quanto?
La prova
Messa alla prova la Anker PowerCore 10000 si è ricaricata in 2 ore e 45 minuti. Misurata con il nostro tester la batteria si ricarica a circa 16W (14,9V e 1,09A); in termini pratici ci mette molto meno a ricaricarsi rispetto al tempo che il caricabatterie di Apple da 5W impiega per ricaricare un iPhone XS Max che ha una capacità di un terzo. Altro dettaglio di cui tenere conto è che batteria fornisce ad un dispositivo esterno 8,90V a 1,97 A, quindi si ricarica più velocemente di quanto si scarichi.
Per quanto riguarda la capacità effettiva, con i suoi 36,3 Wh è in grado di ricaricare, sulla carta circa 3 volte un iPhone XS Max (12,08 Wh). Ovviamente ci sono inefficienze tipiche di tutte le batterie che riducono questa portata, così che realisticamente, secondo le nostre prove, una batteria come questa ricarica per un paio di volte un iPhone XS Max. Possiamo pensare che ha capienza sufficiente per ripristinare, a titolo di esempio, più o meno interamente, poco meno di una volta tutti gli iPad (tranne iPad mini che può essere ricaricato circa due volte). Può anche ricaricare, un MacBook Retina 12″ (40 Wh). Abbiamo sperimentato anche questa seconda opzione, constando che la batteria del portatile viene ricaricata a circa al 70%; tenete anche conto che la ricarica è più lenta rispetto a quella che si ottiene usando il caricabatterie del Mac che fornisce 30W e non 18W come questa batteria.
La batteria Anker PowerCore 10000, come accennato, ha anche una porta USB 2 con una uscita a 10W. Grazie ad essa, come abbiamo potuto constatare sperimentarono direttamente, è possibile ricaricare sia un iPhone XS o un qualunque iPhone con nuova tecnologia a ricarica rapida, a 18W e un vecchio iPhone a 10W (quindi a circa 2A) alla massima velocità delle due porte.
Conclusioni
La Anker PowerCore 10000 è un prodotto di ottima qualità che non smentisce la tradizione Anker. È particolarmente utile per accompagnare un viaggio con un iPhone in una situazione dove non ci sono prese disponibili, ma soprattutto è in grado di unire una significativa capacità ad una eccellente velocità di ricarica. È proprio questo l’aspetto di maggior interesse è che grazie all’ingresso USB-C i 10mila mAh (36 Wh) vengono ripristinati in due ore e mezza. In pratica in poco tempo, circa quel che richiede per ricaricarsi un iPhone XS Max usando un caricabatterie standard da 2A, avrete a disposizione una batteria capace di darvi la necessaria tranquillità per un paio di giorni di lavoro con qualunque telefono moderno senza avvicinarvi ad una presa o un giorno intero di tranquilla autonomia se vorrete usare il telefono per navigazione oppure come Hotspot. Questo senza sfondarvi le tasche e senza portare in giro troppi accessori.
Anker PowerCore 10000 costa 39,99 euro, ma saltuariamente è acquistabile anche a prezzi inferiori.