Con l’affollarsi dei dispositivi dotati di batteria ricaricabile, si moltiplicano anche gli alimentatori e contemporaneamente diminuisce il numero delle prese libere, complicando la vita con cavi, dispositivi e accessori che non si sa più dove siano o dove collocarli. Un caricabatterie, come alimentatore USB Anker 5 porte 25W, venduto su Amazon (22 euro) e dotato di cinque porte in questo scenario rappresenta una sorta di oasi in cui rifugiarsi. L’abbiamo messo alla prova per capire com’è fatto e come va.
Anker alimentatore da 25W com’è fatto
Anker nel corso degli ultimi mesi si è distinta per la qualità dei suoi prodotti. Anche durante il recente CES di Las Vegas, questa azienda specializzata in accessori per alimentazione e connettività (anche se ultimamente i suoi interessi si stanno espandendo parecchio), ha suscitato interesse per l’eccellente rapporto tra prezzi e qualità dei materiali e questo alimentatore non fa assolutamente eccezione. La cura dei dettagli emerge fin dall’imballo, minimalista ma ben rifinito (si noti anche il messaggio di cortesia, “Tutto bene?”, su un piccolo opuscolo) e si conferma quando si toglie l’alimentatore dalla scatola. Dentro troviamo il cavo, lungo ben 155 cm (il doppio di quanto indicato dalle specifiche…), con un anello in velcro per avvolgerlo e tenerlo raccolto, e l’alimentatore a cinque porte vero e proprio; il cavo può essere staccato dall’alimentatore e sostituito. La plastica è molto solida, bianca e lucida, molto simile, se non identica, a quella usata da Apple per i suoi accessori di alimentazione. L’assemblaggio è impeccabile. Il tutto fornisce una sensazione di solidità e sobrietà.
Le specifiche tecniche e come funziona
L’alimentatore, come accennato, è da 25W e ha cinque porte. Complessivamente il dispositivo è in grado, secondo specifiche, di erogare contemporaneamente fino a 5A distribuiti sulle cinque porte, con un picco massimo di 2,1A su due delle porte indicate come “per iPad” e 1,3A su una terza (indicata come per Galaxy Tab); due porte (una indicata come per iPhone e una come Per Android) possono erogare al massimo 1A. In termini pratici questo significa che, sempre sulla carta, potremo collegare e ricaricare praticamente al massimo della velocità possibile due iPad (l’alimentatore originale di iPad eroga 2,1A) e poi collocare un iPhone (l’alimentatore di iPhone eroga 1A) o un qualunque cellulare su una delle restanti tre porte.
È da segnalare che le porte non sono intelligenti, quindi non riconoscono automaticamente la potenza richiesta dal dispositivo; dovremo quindi avere cura di collegare gli iPad a due specifiche porte, chiaramente indicate se vogliamo avere il massimo delle prestazioni. Non dovremo avere timore di sbagliare se collegheremo un iPhone alla porte degli iPad, perchè l’alimentatore fornirà sempre la potenza massima adatta al dispositivo e la ricarica avverrà normalmente, quindi ad 1A. Se collegheremo un iPad alla porta per iPhone, questo sarà ricaricato alla velocità massima della porta, quindi 1A, ovvero a metà della velocità che sarebbe possibile usando le porte specifiche.
La nostra prova sul campo
Detto delle caratteristiche tecniche, il funzionamento teorico è molto semplice. Se avremo a disposizione uno o due iPad, dovremo collegarli alle due porte indicate per questo uso, poi potremo usare le altre tre restanti per cellulari da 1A. Teoricamente, quindi, visto che l’alimentatore fornisce al massimo 5A, dovremmo avere 1A per ciascuna delle porte (in realtà 1,3A per la porta Galaxy Tab) e quindi gli iPad si ricaricheranno meno velocemente. In realtà le cose non sono così semplici e ci sono alcuni aspetti che dobbiamo tenere in conto come si è dimostrato nel corso di un test che abbiamo svolto con un amperometro per verificare le reali prestazioni dell’accessorio.
In primo luogo va detto che, per la particolarità della piedinatura e per le differenze nella struttura del cavo di alimentazione, la porta per Galaxy Tab non fornisce ai dispositivi Apple più di 0,5A. Parallelamente anche le porte per dispositivi Apple con alcuni cellulari Android piuttosto vecchi (noi abbiamo fatto una verifica con un Nexus S) non forniscono più di 0,5A. I cellulari Android più recenti sono invece in grado di ricevere la massima potenza per cui sono disegnati (abbiamo fatto dei test con un Galaxy S4, un Galaxy S2 e un Galaxy Trend) da tutte le porte. Se quindi abbiamo in mente di usare l’alimentatore per ricaricare dispositivi Apple, dovremo tenere in conto che avremo due porte da 2,1A, due da 1A (quella denominata iPhone e quella denominata Android) e una (quella chiamata Galaxy Tab) che ricaricherà un iPhone a 0,5A e non ricaricherà l’iPad. Se avessimo a disposizione cellulari Android datati, avremo a disposizione due porte da 1A (porte Gaalxy Tab e Android) e tre da 0,5A (le due iPad e quella iPhone). Se avessimo invece cellulari Android recenti, allora avremo cinque porte da 1A.
Un errore da non commettere è fare la somma della potenza richiesta da iPad e cellulari e pensare che, visto che l’alimentatore fornisce al massimo 5A, collegando alle cinque porte, due iPad (che assorbono 2,1A) e tre cellulari (che assorbono 1A), si finisca per avere una potenza di carica ridotta per i due iPad. In realtà non è così per due ragioni
La prima è che non avremmo praticamente mai dispositivi collegati al massimo della potenza per cui sono disegnati e questo sia perché difficilmente li collegheremo sempre quando saranno a zero di carica (la condizione in cui assorbirebbero il massimo della potenza) sia perché non arrivano mai al massimo della potenza nominale (ad esempio anche scaricando a zero un iPad non abbiamo mai visto il LED del nostro amperometro arrivare a 2,1A nè con l’aliementatore Anker nè con l’alimentatore iPad originale), quindi la somma in assorbimento di cinque dispositivi non sarà mai al picco di 7,2A.
In secondo luogo abbiamo notato che l’alimentatore riesce a superare i 5A senza grossi problemi. Nel corso delle nostre prove abbiamo raggiunto, ad esempio, un assorbimento complessivo di 5,84A. Il risultato è che siamo riusciti a ricaricare un iPad a 2,,04A (2% della carica), un iPad mini a 1,7A (0% della carica), un iPhone a 0,8A (35% della carica), un Nexus S a 0,8A e un un Galaxy Trend a 0,5A. In questa situazione il dispositivo dovrebbe andare un modalità di protezione, ma nel nostro alimentatore ha supportato la ricarica fino in fondo senza problematiche particolari. In ogni caso è importante notare che la potenza di uscita non viene decurtata sulle porte che restano sempre al massimo delle loro prestazioni; questo è fondamentale per la ricarica di un iPad.
Un altro aspetto di cui si deve tenere conto è che i dispositivi man mano che la carica della batteria sale, richiedono sempre meno energia.
Conclusioni
L’ alimentatore USB Anker 5 porte 25W è un ottimo prodotto, capace di semplificarci la vita, aiutandoci a mettere in un cassetto i vari alimentatori che siamo oggi costretti ad usare per alimentare, cellulari, tablet e qualunque dispositivo con batteria ricaricabile. In questa ottica l’alimentatore può essere visto come prodotto “famigliare” o da ufficio, per gruppi di persone che vivono o lavorano insieme e che possono tutte attingere, in contemporanea, alla ricarica, occupando una sola presa. L’accessorio oltre che funzionale, anche ben costruito: ha un aspetto solido ed è assemblato con plastiche di qualità. Il cavo di alimentazione è lunghissimo, dotato di una fascetta velcro ed eventualmente è anche sostituibile. Può facilmente essere messo in una borsa per il trasporto e quindi diventare un accessorio da viaggio.
Tra i limiti si segnala la mancanza di un sistema di riconoscimento intelligente delle porte (disponibile nel modello da 40W), ma a nostro giudizio si tratta di problema modesto e non percettibile da parte della maggior parte degli utenti che dovranno semplicemente prestare attenzione alle specifiche scritte sulle porte. Anche l’impossibilità di ricaricare più di due iPad al massimo della velocità è qualche cosa che incide in rare situazioni, specie in una casa. Molto più rilevante è il fatto che l’Anker da 25W offre potenza in abbondanza per la maggior parte delle situazioni e cinque porte di ricarica USB ad un costo che è di soli tre euro (21.99 euro spedizione inclusa) più del prezzo (spedizione esclusa) di un singolo alimentatore iPad di Apple.
Pro
– Cinque porte per tutte le esigenze
– Carica due iPad insieme
– Finiture e assemblaggio di qualità
– Prezzo molto interessante
Contro
– Le porte non distribuiscono dinamicamente la potenza
– Cellulari Android più vecchi ricaricano lentamente su alcune porte
– I dispositivi Apple ricaricano lentalmente sulla porta Galaxy Tab
Prezzo e disponibilità
L’ alimentatore USB Anker 5 porte 25W è proposto al prezzo di listino di 29 euro: è proposto in sconto da questa pagina di Amazon a 22 euro, spedizione inclusa.