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Recensione alimentatore USB Anker 40W: non avrete altro alimentatore al di fuori di me

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Con l’aumentare dei dispositivi che si ricaricano via USB, non stupisce il proliferare degli alimentatori a porte multiple. Tra di questi su Amazon ne troviamo diversi a due porte, tre porte e anche cinque porte, con questi ultimi che offrono sicuramente un numero di ingressi  adeguato sia alle famiglie che ai “power users” più incalliti. Peccato che buona parte di questi sia di bassa qualità e qualcuno anche, potenzialmente, pericoloso. Non appartengono a questa categoria i dispositivi di Anker, come quello da 25W venduto provato da Macitynet e ora uscito dal catalogo di questa azienda. Questo prodotto, già di buona qualità,è stato sostituito da un modello da 40W e con lo stesso numero di porte che abbiamo di nuovo messo sul banco dei nostri test per verificare se il costo leggermente superiore, rende ragione del suo acquisto.

Differenze tra modello da 25W e modello da 40W
Nonostante si tratti di due prodotti della stessa famiglia, anche molto simili per diversi aspetti, tra i due prodotti passano alcune differenze. In particolare già a prima vista, accostati uno all’altro, il modello da 40W nonostante una potenza del 60% superiore, è più piccolo e compatto. Nulla di sconvolgente, ma la diversità c’è. Da questo punto di vista si tratta di un prodotto ancora più portatile e compatibile con le esigenze di chi va in viaggio. Leggermente diversa l’estetica; il nuovo modello da 40W ha una parte in plastica opaca, di colore bianco sporco che si accosta a quella lucida e bianco neve che caratterizzava il modello da 25W. Ottimo l’assemblaggio e l’impressione di solidità, così come nel predecessore ed importanti le differenze tecniche.

alimentatore anker 40W
La scatola, compatta e in materiale riciclato. Notare la scritta IQ che identifica, assieme ai 40W, il prodotto

4oW tradotti in pratica
In primo luogo Anker in questo modello fornisce la disponibilità di 40W. Il passaggio da 25 a 40W, significa che l’intensità della corrente di cui l’alimentatore è capace sale da 5A a 8A; visto che avremo a disposizione in tutto 5 porte, nominalmente saremo in grado di avere fino a 1,6A per ciascuna porta. Che cosa questo significa, è facilmente intuibile se si considera che i dispositivi a maggior assorbimento di corrente, richiedono 2,1A ma che ce ne sono ancora molti (come gli iPhone) che richiedono 1A. In pratica un utente medio è in grado di saturare tutte le porte e ricaricare alla massima velocità tutto quel che collegherà. Anche connettendo cinque dispositivi con richieste elevate, come ad esempio cinque iPad o tre iPad e due Galaxy S5, che assorbono, appunto, 2.1A, avremo una ricarica con tempi molto simili a quelli che si otterrebbero ricaricandoli con gli alimentatori originali, visto che l’intensità massima di alimentazione di questi dispositivi  è nominale e difficilmente si raggiunge anche a zero carica; in più che già intorno al 20/25% di ricarica, l’assorbimento scende progressivamente. Insomma: è molto probabile che collegando cinque iPad al nostro alimentatore Anker e cinque iPad a cinque alimentatori diversi, occupando cinque prese, non si noterà un aumento massiccio dei tempi di ricarica, in compenso ci si semplificherà la vita.

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Vecchio (a sinistra) e nuovo alimentatore Anker a confronto. Notare sul nuovo modello la mancanza di indicazioni sulle porte.

Tecnologia PowerIQ
La tecnologia Power IQ è un altro aspetto importante del nuovo modello. Grazie ad essa l’alimentatore fornisce sempre la giusta intensità di corrente, indipendentemente dal dispositivo che viene connesso. Per comprendere che cosa significa, è utile il paragone con il modello da 25W che non aveva PowerIQ. Ciascuna delle cinque porte del modello precedente da 25W era “dedicata”; in pratica poteva alimentare una specifica tipologia di dispositivo e con determinate specifiche in ampere. Così la vecchia versione aveva due porte dedicate ad iPad (quindi in grado di erogare fino a 2.1A), una porta per iPhone (da 1A), una per Android (da 1A) e una per Galaxy Tab (da 1,3A). Senza scendere in tecnicismi che ci imporrebbero di spiegare le non troppo interessanti differenze nel sistema di gestione di alimentazione via USB dei dispositivi Apple e quelli Android, chi comprava questo dispositivo, come spiegato nella nostra recensione likata sopra, aveva a disposizione 4 porte pienamente compatibili con i dispositivi iOS, di cui due capaci di ricaricare a pieno regime iPad e due iPhone (o iPad nel doppio, però, del tempo del caricabatterie originale Apple) e una a “mezzo servizio” con solo 0,5A di intensità massima incapace di ricaricare iPad e che caricava un iPhone nel doppio del tempo. Chi aveva telefoni Android di precedente generazione (i nuovi modelli di diversi produttori si comportano ora come un iPhone), aveva a disposizione due sole porte alla massima potenza (quella denominata Android e quella denominata Samsung Tab). PowerIQ cancella tutto questo. In pratica non dovremo preoccuparci di leggere le scritte sulle porte, nè di capire se il dispositivo che andremo a collegare, avrà la massima intensità di corrente di cui è capace, quindi si caricherà alla sua massima velocità possibile.

alimentatore anker 40W
Il cavo, di circa 1,5 mt, si stacca e può essere facilmente sostituito

La nostra prova
La prova che abbiamo eseguito ha dimostrato tutta l’efficienza di questo prodotto. Siamo riusciti ad alimentare contemporaneamente alla massima potenza nominale: un iPad Air, un iPad 4, un iPad mini, un iPhone e un Nexus S, tutti portati a zero di carica. Non abbiamo avuto alcun problema neppure con un iPad Air, un iPad mini, un Galaxy S4, un iPhone e un Galaxy Trend. Abbiamo testato anche 4 iPad (iPad Air, iPad 4, un mini e un iPad 2), un assetto che certo è difficile da riprodurre in un ambiente domestico medio. Inutile dire che un iPhone, un iPod touch 5G, un Galaxy S4, un Galaxy S2 e un Galaxy Trend sono stati supportati senza battere ciglio.  Non avendo a disposizione cinque iPad, non siamo stati in grado di valutare le prestazioni massime delle porte USB in una situazione simile.

Per verificare eventuali surriscaldamenti del dispositivo, abbiamo lasciato collegati i 4 iPad per un’ora, partendo su tutti e quattro con le batterie molto vicine allo zero, ovvero nella situazione tipica in cui viene richiesta la maggior quantità di ampere. Il risultato è che il fianco dell’alimentatore si riscalda, ma resta solo poco più che tiepido e dà la sensazione di restare assolutamente nei limiti di sicurezza.

Conclusioni
L’alimentatore da 40W di Anker è un prodotto di elevata qualità costruttiva con una ingegnerizzazione che ci si attende chi ha in casa molti dispositivi di tutti i tipi e non vuole mai essere in difficoltà o trovarsi a dover fare calcoli in potenza. Il cavo, di lunghezza di 1,5 metri (circa) è quel che serve per non fare contorsionismi e l’ingresso da 110-240V rende questo accessorio l’ideale anche per chi viaggia. Tutto questo, sommato alle certificazioni di sicurezza, fanno dell’alimentatore Anker da 40W uno dei migliori prodotti di questo tipo in commercio e certo il migliore mai provato dalla nostra redazione.

Pro
– Elevata potenza in uscita
– Lettura intelligente dei dispositivi connessi
– Qualità costruttiva di ottimo livello

Contro
– Niente da rilevare

L’alimentatore Anker 40W è in vendita in colore bianco e colore nero su Amazon a 25,99 euro, spedizione inclusa

Alimentatore anker 40W
Notare i marchi di sicurezza e qualità: marchio CE (sicurezza, sanità pubblica e tutela consumatore), rispetto direttiva Rohs (sostanze tossiche) e il marchio FCC, Federal Communication Commission. Il marchio Pse è la certificazione di sicurezza per il mercato giapponese

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