Airtame è una soluzione software e hardware che permette di trasmettere il segnale che proviene da smartphone, tablet e (soprattutto) Mac e PC in wireless ad un display o TV oppure proiettore tipicamente distanti dal relatore, il cui unico requisito è di avere una presa HDMI.
Soluzioni di questo tipo esistono già, tra le più famose Airplay (anche in versione Airplay 2) e Miracast ma Airtame ha qualche cosa in più sia dal punto di vista hardware che software che le supera entrambe, o ci va a braccetto.
Airtame, la recensione
Partiamo dall’hardware
La soluzione di Airtame si divide in due parti: la prima è composta dall’hardware, dove trova posto una chiavetta HDMI con alimentazione MicroUSB, comprensiva di piccola prolunga HDMI (per le TV o i proiettori più angusti).
La seconda è quella software, composta dalle App per iOS, Android, Mac, Windows, Linux e Chromebook, più un servizio cloud per la gestione di tutti i device.
Ma partiamo dall’hardware: una volta collegata la chiavetta (e alimentata) dietro alla televisione, basta selezione la giusta uscita con il telecomando e metà del lavoro è fatto.
Quello che otteniamo, dopo il setup, è quello di poter trasmettere il display del Mac o del PC Windows sulla TV direttamente, in tempo reale e senza cavi, che per chi è solito presentare è un vantaggio molto interessante.
Oltre al computer, possiamo trasmettere anche contenuti (foto e pagine da PDF) da smartphone e tablet, sfruttandoli come si trattasse di un device di riproduzione, lasciando il computer comodamente in borsa.
Il lato “consumer”
Ma nonostante la soluzione sia sostanzialmente la stessa per tutti i device, l’App per Mac e Windows è molto più evoluta di quella per iOS e Android: proprio da Mac abbiamo effettuato il setup iniziale e eseguito il pairing della chiavetta (operazione che si effettua solo la prima volta) per poi iniziare la gestione, che da quanto abbiamo capito non si può fare dall’App per mobile, che serve solo per la riproduzione.
A dire il vero la soluzione è ben pensata e si divide sostanzialmente in due parti: in quella più “consumer”, una volta effettuato il pairing, possiamo aprire il menu a tendina e attivare il mirroring dello schermo, che semplicemente funziona.
In questo caso abbiamo fatto diverse prove sia partendo da un iMac 27 5k del 2015 che sfruttando anche l’ultimo MacBook Pro 15“ di Apple (qui la nostra recensione), ma anche un più vecchiotto MacBook Pro 13” di Apple, tutti con sostanzialmente gli stessi risultati: lo streaming su una rete Fastweb a 5Ghz (non dedicata, la rete gestisce comunque una dozzina di device attivi) ha funzionato molto bene, con un gap di circa mezzo secondo, che si è abbassato di qualche punto percentuale utilizzando la rete proprietaria di Airtame.
Per quanto riguarda lo streaming di contenuti dall’App per mobile, abbiamo effettuato dei test con iPhone 8 e visto che il gap aumenta leggermente, ma ammettiamo che abbiamo effettuato lo streaming di diverse foto ad alta risoluzione (12MP) e forse parte dell’attesa è dovuta al downscaling a FullHD: restano comunque tempi più che accettabili considerato che si tratta di una soluzione wireless su una rete non dedicata.
Sotto la gonna c’è di più
Avevamo accennato all’inizio che tale soluzione è comunque paragonabile a quella offerta da Apple con Airplay e, in ambito Windows, da Miracast. A conti fatti è vero solo in parte, perché anche se alla fine il risultato è lo stesso, l’hardware di Airtame innanzitutto è molto piccolo e sta facilmente in borsa, si collega in due minuti ed è indipendente dalla rete (cosa che non si può dire di Apple TV ad esempio) e in secondo luogo non ha i limiti ne di piattaforma ne di numero di device di Miracast e funziona con tutti gli apparecchi che offrono una connessione HDMI, senza ulteriori specifiche.
Oltre a questo, un computer connesso a più Airtame può trasmettere contemporaneamente a più sorgenti lo stesso segnale, fatto molto utile in una sala conferenze molto grande in cui si dispongono più sorgenti video per rendere fruibile il tutto anche a chi sta più lontano.
Inoltre, volendo, Airtame può appoggiarsi ad Airplay se esiste, e sfruttare il protocollo di Apple per il mirroring (da Mac mentre da iPhone non ha funzionato).
Ma oltre alla parte “consumer” Airtame è ottima anche nella gestione della parte “Enterprise”, ottima per chi intende usarla in hotel, sale conferenze, uffici o luoghi pubblici: per questo l’App ha una serie di funzioni molto interessanti che faranno felici quanti devono tenere sotto controllo molte stanze e altrettante Airtame.
Innanzitutto una volta predisposto il tutto basta invitare chi arriva a scaricare l’App (gratuita) e iniziare la trasmissione, poiché l’App è progettata per funzionare anche su computer con account non amministratori.
Inoltre, il sistema prevede anche funzionalità quando in modalità di attesa: quando Airtame non è operativa può comunque visualizzare sul display una immagine o un sito web, con in sovrimpressione le istruzioni per il collegamento.
É anche prevista una modalità cloud, tramite la quale un amministratore può controllare tutti gli Airtame collegati e verificare lo stato (in attesa o in presentazione) comodamente da un browser connesso al proprio account: ovviamente l’amministratore può definire per ogni device alcuni parametri, come l’immagine o il sito di attesa e il collegamento alla rete.
Considerazioni
Inutile dire che la soluzione di Airtame è costruita molto bene, sia dal punto di vista software che hardware: oltre alla compatibilità con le varie piattaforme offre un servizio di amministrazione molto utile nelle grandi realtà e allo stesso tempo pratiche di collegamento facili per chiunque.
La soluzione non è perfetta, perché le App qua e la hanno delle cosucce da mettere a posto, ma sono difetti di gioventù che saranno facilmente risolvibili via software (che ha un firmware upgradabile l’abbiamo detto?) ma già allo stato attuale la soluzione appare robusta e con delle idee molto interessanti all’interno (come la funzione di amministrazione via cloud, che farà felice chi la gestisce in Hotel).
Il prezzo è un po’ alto, lo ammettiamo, perché sostanzialmente costa più della concorrenza di Apple e Google, che però sono più scomode e non profilate per questo, mentre Airtame fa soprattutto una cosa sola e la fa veramente bene.
Una nota finale va anche al reparto assistenza, che ci ha aiutato per un dubbio con l’iMac in modo pronto e impeccabile ma soprattutto in tempo reale, fattore importante per un prodotto come questo.
I lettori possono trovare Airtame direttamente dal sito web del produttore oppure anche online presso Amazon al prezzo di 299,00 Euro. E’ disponibile anche un adattatore Ethernet per chi non si fida del wireless.
Pro
• La soluzione è comodissima
• Non ha i limiti delle soluzioni concorrenti
• Il cloud è molto interessante per Hotel e sale conferenze
Contro:
• Un po’ cara
• Qualche cosa da rivedere nel multidisplay
Prezzo: 299,00 Euro (con spese di spedizione escluse per ordini inferiori a tre unità)