E’ inutile negarlo, le bici elettriche sono diventate tra i mezzi di locomozione cittadini più apprezzati. Non solo grazie alle modifiche al codice della strada, che di fatto ne hanno disciplinato l’utilizzo, ma anche per via dei numerosi incentivi governativi. Ad ogni modo, le bici elettriche sono ormai entrati nel quotidiano di molti, che sia per hobby, o anche per raggiungere il posto di lavoro. Oggi proviamo la ADO A20F, dove la “f”, naturalmente, sta per “Fat”. Ecco cosa ne pensiamo di questa bici full size pieghevole che anticipiamo è in vendita a questo indirizzo a 824 euro grazie al codice sconto 3HQ4MD4OCSJB.
ADO non è un brand nuovo al mondo delle bici elettriche, ed anzi questa A20F è la naturale evoluzione del precedente modello A20, da cui eredita essenzialmente il telaio, ma a cui aggiunge un paio di pneumatici 20×4, da cui per l’appunto l’appellativo di Fat.
Come arriva a casa
La bicicletta elettrica in questione arriva a casa all’interno di un cartone tutto sommato dalla grandezza non eccessiva. Non sarà un problema riceverla direttamente a casa, anche qualora abitaste in un condominio. Questo perché, nonostante la stazza, ADO A20F è completamente pieghevole, e riesce ad occupare veramente poco quando completamente richiusa. All’incirca, considerate che servirà uno spazio di 98x45x77 cm per ospitarla. Naturalmente, le dimensioni si fanno nettamente maggiori quando la si dovrà utilizzare, perché da completamente aperta occupa uno spazio di circa 174x53x120 cm.
All’apertura del pacco, comunque, si troverà una bicicletta pressoché pronta all’utilizzo. Sarà sufficiente eliminare il numeroso nastro adesivo presente e le bardature in gomma, prima di aprirla completamente. Fatto ciò, si dovrà mettere in posizione il sellino e il manubrio ed avvitare i pedali. Si è pronti a partire.
Prima di scendere in strada controllate la pressioni dei pneumatici. Nel nostro caso non abbiamo ravvisato alcun errore nella pressione di ciascuna ruota.
Come è fatta
La ADO A20F propone un robusto telaio in lega di alluminio, che nel nostro caso è interamente nero, con i dettagli del logo in bianco. Esiste anche il modello completamente bianco, con inserti neri. Al di là della scelta del colore, naturalmente, le due bici sono sostanzialmente identiche. Ha un peso complessivo di circa 30 kg che, sebbene completamente pieghevole, la rendono difficilmente trasportabile a mano. Non è, insomma, una bici da poter portare “a braccetto”, ma la possibilità di ripiegarla la rende trasportabile, ad esempio, nel baule di una macchina. A patto, ovviamente, che sia molto capiente. Questo perché, anche da ripiegata, si dovrà fare i conti, in primi, con i grossi pneumatici, che la rendono comunque ingombrante.
Motore
La ADO A20F propone un motore da 350 W, naturalmente brushless. Pardon, 500 W. Spieghiamo bene. Per andare incontro alle normative europee esiste una versione della bici in questione chiamata C1, ossia quella destinata al mercato europeo. Al suo fianco la versione standard, destinata al mercato USA con motore da 500 W.
In realtà, le due versioni sono identiche in tutto e per tutto. La limitazione può essere “scavalcata” attraverso alcune impostazioni nel menù segreto del computer di bordo, che di fatto può ampliare la velocità della bicicletta.
Da notare, che per le normative in vigore in Italia, la bicicletta non può superare la velocità di 25 km/h, e deve sempre essere “alimentata” dalla forza umana. Ed allora, affinché questa bici possa circolare in strada pubblica, dovrà essere impostata sulla Modalità 1, che è l’unica a pedalata assistita, e che blocca la spinta del motore non appena si raggiunge la velocità massima di 25 chilometri orari.
Tra le specifiche tecniche, il motore viene assistito dalla tecnologia ADO G-Drive, che gestisce automaticamente l’erogazione delle coppia e della potenza, adattandola ai vari utilizzi e manti stradali.
Al di là dei dati sulla carta, proseguite nella lettura per sapere come va su strada.
Telaio
Il telaio, nelle sue forme, è davvero semplice e minimale, sembra di ottima fattura, almeno per quanto concerne la robustezza, mentre qualche piccola sbavatura non manca nelle saldature che uniscono i diversi pezzi. Non che non siano robusti, anzi, sono molto resistenti e ben saldi, tanto che la bicicletta non offre scricchiolii di sorta durante la marcia, ma esteticamente non sono troppo pulite.
Sul posteriore svetta un design con due barre molto più spesse, che vanno ad unirsi alla ruota posteriore. Esteticamente la scelta ci è piaciuta, ma anche a livello strutturale conferisce alla bicicletta estrema robustezza e solidità. Per fortuna, aggiungiamo noi, dato che il posteriore non è assolutamente ammortizzato, nemmeno nel sotto sella. E’ un peccato, anche se a dirla tutta, grazie agli pneumatici molto ampi e voluminosi, durante la marcia non abbiamo sofferto di sollecitazioni, anche in strade non piuttosto accidentate.
Pneumatici
Gli pneumatici rappresentano una delle caratteristiche principali di questa bici. Chi sceglie ADO A20F lo farà, probabilmente, perché spinto anche dalle gomme. Si tratta di ruote con un diametro da 20 pollici e uno spessore di 4 pollici. Sono enormi, robuste e restituiscono anche alla viste un senso di “potenza”. Ed infatti, queste ruote sono praticamente adatte a qualsiasi tipologia di manto stradale. Naturalmente vanno bene anche per la città e le strade tendenzialmente asfaltate, ma la marcia in più, rispetto alle classiche ruote di una bici non fat, la si nota soprattutto su strade sterrate, manti stradali sconnessi, su ghiaia, e perfino sulla sabbia.
Grazie a questi copertoni, come già accennato, riusciamo a perdonare l’assenza di un sistema di ammortizzatori posteriori.
Cambio Shimano
Il cambio è affidato a Shimano, che come di consueto si mostra sempre pronto e affidabile. Si tratta di una trasmissione a 7 velocità, che offre un cambio rapido e quasi sempre indolore, senza particolari problemi. Con la classica levetta si procede a innestare la marcia più agile, mentre il pulsante permette di inserire marcia più alta in grado di assistere il rider quando si marcia a velocità più elevate. Fuori dalla scatola, il cambio è risultato già pronto e ben regolato.
Freni
La frenata è affidata a due freni a disco meccanico, a doppio rotore da 160 mm montato con attacco a 6 fori. Non possiamo lamentarci troppo del sistema frenante, che tutto sommato funziona e che risulta sicuro, quale che sia la velocità. Certo, una bici elettrica di questa stazza, avrebbe beneficiato maggiormente di un sistema frenante idraulico. Poco male, comunque, perché la scelta del produttore serve a contenere il prezzo e, dunque, ci pare condivisibile e giustificabile.
Computer di bordo
ADO A20F è equipaggiata con un computer di bordo S866, con schermo LCD. Fornisce immediatamente i principali dati sulla marcia, come la velocità che si sta tenendo e lo stato della batteria, ma il menù segreto offre, in realtà, molte altre opzioni. Per questo, non ci è piaciuta la completa assenza di istruzioni dettagliate in merito. E’ vero che molte delle funzioni segrete presenti non devono essere assolutamente modificate, ma è altrettanto vero che una spiegazione dettagliata di tutte le funzione, consentirebbe al rider di impostare in totale sicurezza alcune funzioni importanti del display.
In rete è possibile trovare un manuale completo di questo computer di bordo, ma ci è sembrato strano non trovarlo in confezione. Ad esempio, è importante notare come la ADO A20F gode di un sistema di Cruise Control, che permette di mantenere velocità costante senza necessità di fare altro, potendo poi disabilitarlo tramite frenata, un po’ come accade con le auto.
E’ una funzione che necessità, però, di essere abilitata, e senza un manuale apposito risulta difficile, con il rischio di modificare altri parametri che, invece, devono essere lasciati di default. Ancora, tramite il menù segreto è possibile impostare la luminosità del display, oltre che abilitare alcune funzioni, tuttavia, non conformi al nostro codice della strada, come ad esempio lo start del motore da fermi, o la velocità massima fino a 50 km/h.
Come va su strada
Dei dai tecnici sul motore si è detto, ma come va questa bicicletta su strada? La spinta del motore nella modalità pedalata assistita non è, probabilmente, la più intensa che riusciate ad ottenere da una bicicletta elettrica fat. Ciò nonostante, in condizioni normali di utilizzo, il motore riesce facilmente a portare il rider ad una velocità superiore ai 20 km orari, senza alcuno sforzo.
Ci si può aiutare con il cambio per affrontare al meglio il manto stradale e le salite, ma in generale, la spinta che il motore riuscirà ad offrirvi vi permetterà di raggiungere i 22 – 23 km/h senza alcuno sforzo. Per arrivare ai 25 effettivamente promessi in pedalata assistita, si dovrà iniziare leggermente a spingere sui pedali. Nulla vieta, poi, di spingersi oltre innestando una marcia più alta, e superare i 25 km/h con la sola forza delle gambe.
Discorso diverso se si sceglie di abilitare la modalità 2 e 3, ossia quelle completamente elettriche. Partiamo col dire che non è possibile circolare nelle strade pubbliche con queste modalità, che pertanto potranno essere abilitate solo in contesti privati. In questo caso, il motore riesce a portarvi a velocità nettamente superiori, soprattutto se si sblocca tramite menù segreto la potenza piena del motore. Abbiamo ritenuto di non provare assolutamente questa modalità su strada, ma a titolo informativo, facendo solo “un test di laboratorio”, abbiamo provato a dare gas da fermi, tenendo sollevata la ruota posteriore: in questo caso il computer di bordo ha sfiorato i 50 km/h.
Quanto alla tecnologia G-Drive di cui gode la bici, e che in teoria serve ad adattare l’erogazione di coppia e potenza, non abbiamo notato su strada particolari cambiamenti al comportamento generale della bici, quale che sia il manto stradale calcato. Probabilmente, è proprio questo che il sistema ADO G-Drive mira a raggiungere: adattando erogazione della potenza, vi permetterà di godere di un viaggio costante e uniforme, quale che siano le condizioni dell’asfalto.
ADO A20F consente di “aggredire” anche salite, purché ovviamente non si esageri con le pendenze. Abbiamo provato a scalare altezze effettivamente proibitive, con il risultato di dover spingere soprattutto di muscoli, aiutandoci con la marcia più agile possibile.
Al di là di scenari però estremi, passeggiare su questa ADO A20F è davvero un piacere. Durante la marcia non si avverte alcun rumore, niente scricchiolii o fruscii. Immaginiamo che tra gli scenari principali di utilizzo ci sia la passeggiata cittadina, o che in molti la utilizzeranno per raggiungere il posto di lavoro o raggiungere gli amici. Durante questi spostamenti, il livello di comfort sarà assolutamente apprezzabile.
Di certo, però, con un paio di copertoni così, si farà fatica a non affrontare strade secondarie e off road, per sfruttare la bici a pieno. Anche in questi scenari più difficili ADO A20F non si tira affatto indietro, permettendovi certamente di affrontare percorsi più accidentati senza problemi. E’ chiaro che in queste circostanze si dovrà lavorare molto di più con il corpo, e in alcuni frangenti ancor più estremi converrà disattivare del tutto la pedala assistita, e andare soltanto di spinta muscolare. Questo, ovviamente, quando l’off road diventa ancor più impegnativo, mentre se si pensa ad una passeggiata sulla sabbia o la ghiaia, A20F potrà essere utilizzata normalmente, con tanto di pedalata assistita.
Batteria e Autonomia
La batteria della ADO A20F è una 36v a 10.4 Ah. In realtà, anche sulla carta, non ci è sembrata una decisione congrua per il peso e la stazza di questa bici. Sarà per questo che la sensazione di spinta in modalità pedalata assistita non è stata così elevata.
Quanto all’autonomia, poi, è difficile dare delle stime, perché tutto dipende dalla tipologia di manto che si percorre, e dal modo in cui lo si fa. Le stime del produttore, comunque, ci sembrano un po’ troppo ottimistiche. In modalità pedalata assistita, che poi è l’unica che deve utilizzarsi in strada, è possibile immaginare di superare agilmente i 50 chilometri di percorrenza, forse spingersi verso i 60. Se, invece, si pensa di affrontare un percorso in modalità completamente elettrico (dove è consentito), difficile immaginare di spingersi oltre i 30/35 chilometri, a meno che non si tratti di strade completamente pianeggianti o in discesa.
Inoltre, per la ricarica completa, mettete in conto di lasciarla collegata alla presa per almeno 6/8 ore.
Conclusioni
ADO A20F è certamente una buona e-bike Fat. Adatta anche per la città, vi permetterà di affrontare anche passeggiate off road senza troppo dovervi preoccupare della tipologia del manto stradale. Non ha una spinta particolarmente elevata, ma la sensazione di guida è buona, per via di una solidità elevata, e di prestazioni comunque adatte in diversi scenari. Immaginiamo che sia utile anche per raggiungere il posto di lavoro, o per la passeggiata domenicale in zona a traffico limitate.
Da notare, peraltro, che ADO propone un servizio post vendita fino a 10 anni, con possibilità di sostituzione della bicicletta per malfunzionamenti durante il periodo di garanzia legale. Ancora, il produttore assicura riparazioni e supporto da magazzini in Europa, dunque con interventi rapidi.
PRO
- Robusta e massiccia
- Pneumatici adatti a qualsiasi strada
- Buona l’autonomia
- Faro anteriore
- In modalità elettrica viaggia davvero tanto
CONTRO
- Niente faro posteriore illuminato
- Porta smartphone in omaggio scadente
- Niente ammortizzatori posteriori
- Niente manuale incluso per il computer di bordo
Prezzo e disponibilità
Potete acquistarla a questo indirizzo a 824 euro grazie al codice sconto 3HQ4MD4OCSJB. E’ disponibile in bianco o nera, e le spese di spedizioni sono gratis, e il venditore assicura assenza di dazi doganali.
A questo indirizzo, invece, trovate numerosi accessori ADO da abbinare alla bici.