Entro l’estate Apple proporrà una versione economica di iPhone con un prezzo di acquisto, dopo i sussidi dell’operatore, di 99 dollari e soprattutto con piani tariffari sensibilmente più contenuti di quelli attuali, nell’ordine dei 15 dollari al mese negli Stati Uniti. Allo stesso tempo Cupertino aggiornerà la versione alto di gamma, vale a dire quella attuale, integrando maggiore memoria, schermo e fotocamera migliorati, in due versioni da 16 e 32 GB rispettivamente al prezzo di 199 e 299 dollari.
Queste in sintesi le previsioni dell’analista Mark Abramsky di RBC circa il futuro di iPhone. Secondo il ricercatore in questo modo Apple riuscirà a vendere circa 20-30 milioni di iPhone economici, una scelta che ridurrà le percentuali di profitto di Cupertino ma che le permetterebbe di aggiudicarsi fino al 20% delle quote di mercato.
La maggior parte degli analisti e degli osservatori concordano nel ritenere praticamente scontato l’approdo di Apple all’iPhone economico, indispensabile per incrementare le proprie quote. Le caratteristiche indicate da RBC per l’iPhone economico rientrano in questa direzione, pur senza considerare tagli nelle specifiche e nelle funzioni che snaturerebbero lo smartphone della Mela. Secondo Abramsky è inconcepibile per esempio un iPhone sullo stile di iPod nano, privo di schermo touch: molto più probabili quindi i tagli a GPS e 3G, anche se ormai questi componenti costano al costruttore pochi decine di dollari.
Il ricercatore indica per l’iPhone top una fotocamera migliore e capacità di 32GB infine uno schermo con risoluzione maggiorata a 720x480pixel. il passaggio sembra naturale constatando la crescente disponibilità di contenuti HD e anche in prospettiva di una crescita della concorrenza in questo settore, ma la decisione potrebbe provocare qualche problema di compatibilità con il parco software esistente.
A margine delle opinioni dell’analista si deve ricordare che se davvero Apple rilascerà un iPhone a basso costo, saranno contraddette le affermazioni di Tim Cook che durante la recente presentazione dei risultati fiscali ha chiaramente detto che Apple non aspira a coprire l’intero mercato della telefonia cellulare e che non ha nè l’ambizione nè la vocazione dei prodotti di fascia entry level. Resta altrettanto, se non più difficile, credere che per arrivare ad abbattere il costo del telefono, Cupertino scelga di ridurre le funzioni di iPhone tornando alla tecnologia Edge.