Ornata è stata la prima tastiera con tecnologia rivoluzionaria Mecca-Membrane, un prodotto destinato a fare la storia delle tastiere sin dal suo lancio, avvenuto alla scorsa IFA di Settembre: anche se esistono altri modelli ibridi nel mercato, Ornata rappresenta ad oggi un prodotto molto particolare, un misto di diverse tecnologie come non si vedeva da tempo nel mondo delle tastiere.
Prima di parlare di Ornata e di tutte le caratteristiche, analizziamone prima però le tecnologie: nel mercato odierno esistono sostanzialmente tre tipi di tastiere tra quelle meccaniche, a membrana e touch-screen. Togliendo queste ultime perché si parla di un ambiente completamente diverso, le prime due si dividono sostanzialmente il mercato.
Razer Ornata, la recensione
Una precisazione
Le tastiere a membrana, che gli utenti Mac conoscono molto bene perché equipaggiano i MacBook Pro e anche le ultime generazioni di tastiere per iMac, sono sostanzialmente costruite attorno ad una membrana che individua la pressione del tasto. Questo sistema (come anche la sua evoluzione, basata non più su una membrana vera e propria ma su uno scissor-switch) è più economico da costruire rispetto a quelle meccaniche, offre un rumore più contenuto e uno spessore minore. Di contro, offre un margine di errore in battitura più alto proprio per la presenza di una membrana che può individuare o meno la pressione di un tasto.
Diversamente, le tastiere meccaniche sono costituite non da una unica membrana ma da singoli tasti, ognuno con un meccanismo alla base che si attiva alla pressione. Queste, rispetto alle tastiere a membrana sono più rumorose ma anche più robuste e precise (in particolare nelle sequenze di tasti) e offrono una sensazione maggiore di solidità anche sotto sforzo.
L’idea alla base dell’ornata è di sviluppare un prodotto che unisca il meglio delle due tecnologie: Ornata è quindi un ibrido dei due mondi, pensato per offrire la precisione delle tastiere meccaniche unitamente alla morbidezza di quelle a membrana, con un suono minore delle meccaniche ma che mantiene un tono “unico” che si fa riconoscere.
Ovviamente la tastiera non è solo questo, c’è molto altro che abbiamo visto durante il test, vediamo insieme tutti i dettagli.
Razer Ornata, presenza importante
Razer Ornata arriva nella scatola di Razer che mostra, anche da chiusa, la possibilità di provare i quattro tasti freccia, e assaporare la strana senzazione di ibrido. Una volta aperta si può subito riconoscere la cura di Razer nei dettagli, dal foglio di ringraziamento alla forma massiccia dell’Ornata, destinata a imperiare sopra la scrivania e di certo non a passare inosservata.
Le misure, infatti, sono di tutto rispetto: 4 centimetri di altezza dalla scrivania (con i piedi alzati) per 47 di larghezza con ben 15 di lunghezza, che diventano 24 con il cuscinetto offrendo un quadro importante, anche se a conti fatti Ornata è anche più piccola di altri modelli di Razer, come la Blackwidow Chroma di cui abbiamo parlato qui.
Fuori dalla scatola la tastiera mostra un cavo USB-A di qualità, realizzato con rivestimento intrecciato per evitare nodi e il cuscinetto anteriore ottimo per appoggiare i polsi durante la scrittura. Il cuscinetto si appoggia alla superficie della tastiera ma non ci sono agganci, una morbida calamita lo tiene ancorato, ma basta una lieve pressione per sganciarlo.
I tasti sono realizzati con materiale nero opaco e poroso, con una serie di icone a led poste nella parte in alto a destra, che riporta l’accensione di alcune funzioni (come ad esempio il Blocca maiuscole).
Sin da subito ci siamo accorti di una piccola mancanza, e cioè di un connettore USB di uscita che avrebbe fatto comodo, se non altro per connettere uno dei diversi mouse USB tipici del mondo dei videogiochi (dove il cavo è ancora molto usato, come abbiamo visto nei recenti casi del Naga Hex v2 oppure del DeathAdder Elite), più che altro per risparmiare così uno dei preziosissimi connettori USB-A dell’iMac.
Fuoco cammina con me
Una volta collegata al Mac la tastiera si è subito accesa grazie alla tecnologia “Chroma” ed è stata vista naturalmente da macOS Sierra senza indugi: abbiamo però installato i driver Synapse per il controllo meticoloso di ogni parte della tastiera e dopo un riavvio il tutto era pronto per la fase di personalizzazione che, lo diciamo subito, è necessaria per questo tipo di tastiere, in particolar modo per gli utenti Mac.
Prima di sperimentare le varie possibilità di illuminazione e le particolarità dei tasti abbiamo preferito orientare la tastiera per un uso più consono: grazie ad una piccola lama abbiamo subito alzato i tasti (operazione semplice e veloce) per invertire i comandi Alt e Windows in modo che stessero allo stesso posto delle tastiere Apple (dove Windows agisce come Command) e da lì personalizzato l’uso tramite i driver Synapse. Curiosamente, è stato necessario sostituire digitalmente anche il tasto “<” con “\” mentre nella parte destra, purtroppo, non ci è sembrato possibile abilitare il tasto Command (come a sinistra) perché non è possibile cambiare l’assegnazione del tasto Funzione.
Una volta finita l’operazione di personalizzazione, abbiamo subito dato un occhio alla parte di illuminazione Chroma, scoprendo con piacere il nuovo set Fire (qui sotto nella foto) che mostra una illuminazione tra il giallo e il rosso molto bella e carica, oltre a tutti gli altri che avevamo già sperimentato con Blackwidow Chroma.
I vari set sono registrati nel software e sincronizzati con tutti i Mac collegati all’account, oltre che richiamabili da una semplice scorciatoia da tastiera.
Finita la preparazione, siamo passati all’esame dei tasti, che in sostanza è la vera fonte di curiosità di questa tastiera.
Razer per Oranata ha scelto una corsa media: la sensazione che si prova nell’utilizzo pratico è molto strana all’inizio ma ci si abitua in fretta. La risposta alla pressione del tasto è decisa ma morbida, con una sensazione di morbidezza all’inizio che diventa quasi elastica alla fine della corsa, con il tasto che in un certo senso spinge per tornare alla posizione iniziale.
Il rumore, tipico delle tastiere meccaniche, qui è come ovattato, più lieve, ma palpabile e l’utilizzo a tastiera cieca è aiutato da una sensazione di sicurezza delle dita quando cercano i tasti che, dopo un po’ di disintossicazione da tastiere a membrana ultra sensibili come quella del nuovo MacBook Pro qui si lasciano accarezzare senza paura.
Se siete abituati al feedback tattile delle tastiere meccaniche Ornata vi sembrerà docile e propensa a seguirvi rispetto alle solite “ragazze cattive” come la Blackwidow Chroma, mentre per chi arriva da una tastiera a membrana un po’ di scotto lo paga, in particolare per la maggiore decisione necessaria per schiacciare i tasti, che da un lato rappresenta un vantaggio in termini di sicurezza, dall’altro aumenta l’impegno anche fisico.
La presenza del cuscino inferiore invece è risultata a tratti comoda, specie nelle scritture lunghe come nel caso di questo articolo, mentre ne abbiamo fatto volentieri a meno durante le numerose carneficine di alieni a cui ci adoperiamo di tanto in tanto nei momenti di pausa, più che altro perché la posizione di gioco è dedicata al mouse, a cui diamo più spazio rispetto alla tastiera.
Un ultimo appunto: il layout della tastiera, nel nostro caso in italiano, ha delle piccole differenze estetiche rispetto alla tastiera Apple di default, come ad esempio la presenza di alcuni caratteri disposti all’inverso (come nel caso del punto posto al di sopra dei due punti nello stesso tasto e non viceversa e così per tutte le lettere accentate), anche se nella digitazione cieca non si prova quasi nessun disagio.
Ornata, per gioco ma sul serio
La natura da gioco dei prodotti Razer non è una novità e non si nasconde neppure tanto: una delle funzioni che possono risultare più interessanti per chi fa eSport (ma poi usa la tastiera anche per altre cose) è il tasto Gaming mode, presente appena sotto il tasto funzione F10: la modalità (si può fare anche dalla finestra dei driver) in pratica inverte l’uso dei tasti funzione con quelli multimediali, in modo che durante il gioco il tasto F3 funzioni come F3 e non come (nella tastiera), “alza volume”.
Oltre a questo, ma sempre in ambito gioco, abbiamo apprezzato la funzione Macro al volo, in pratica un pulsante (appena sotto F9) che, una volta premuto, registra una macro di pulsanti e permette di richiamarla al volo: questo è molto utile durante una battaglia, quando vogliamo registrare una sequenza senza uscire dal gioco.
En Taro Adun Ornata
Dopo qualche settimana di confidenza con la tastiera siamo molto soddisfatti del prodotto: la dimensioni sono importanti (specie se paragonate alla minuta tastiera Apple), i materiali sono di ottima qualità e il livello di personalizzazione è alto nelle funzioni, maniacale nella gestione dell’illuminazione.
Se amate le tastiere meccaniche, Ornata rappresenta una edizione unica, di certo più meccanica che a membrana ma non per questo priva dei vantaggi di un ibrido. La sensazione della digitazione è molto buona, la precisione durante il lavoro o (specialmente) nei giochi è ottima e sostanzialmente l’unica cosa che mancherà all’utente Mac è il non poter usare il tasto Command a destra della barra spaziatrice, di contro si guadagna molto in una serie di nuove e originali funzioni impossibili con le tastiere tradizionali, non ultima la possibilità di usare le Macro.
La possibilità di personalizzare i tasti sia tramite Driver che letteralmente estraendoli e spostandoli di posto toglie il problema tipico che l’utente Mac ha con le tastiere per Windows per il resto la sensazione in scrittura è molto particolare, con un rumore tanto percepibile quanto caratteristico, così come il feedback dei tasti, a cui ci si abiuta presto ed è difficile tornare poi ad una tastiera completamente a membrana senza chiedersi che fine ha fatto la corsa e quel caratteristico “Click clack”.
Razer Ornata è disponibile nelle grandi catene di elettrodomestici, attraverso lo store ufficiale di Razer oppure anche su Amazon.it
[usrlist Design:4.5 Facilità-d’uso:4.0 Prestazioni:4.5 Qualità/Prezzo:4.0]
Pro:
- Forma comoda anche per lunghe sessioni
- Unisce il meglio dei due mondi
- I set luminosi sono molto belli e utili (di notte)
- Consente di registrare Macro (anche al volo)
Contro:
- Manca una uscita USB
- Il supporto al layout per Mac manca di alcuni tasti
Prezzo: 109,99 Euro