Complice l’impennata che ha avuto il gaming negli ultimi 10 anni, il settore delle tastiere meccaniche, del quale la Razer Huntsman fa parte, è diventato elitario.
Per un utente Mac classico un prodotto del genere è molto strano, quasi traumatico all’inizio, ma passato lo scotto iniziale la Razer Huntsman inizia a mostrare i muscoli e le caratteristiche fondamentali, anche se va capita sino in fondo.
Razer Huntsman, la recensione
Una grande tastiera, ma anche una tastiera grande
La scatola è ben curata, come è traduzione Razer, con alcuni tasti esposti anche a scatola chiusa per permettere a chi la vede negli scaffali di provarli.
Inutile dire che fuori dalla scatola la Razer Huntsman è grande, molto grande, quasi imponente per chi è abituato a tastiere sottili: non ci sono ammennicoli oltre alla stessa, che integra un cavo USB-A intrecciato classico (con connettore interno di colore verde) e avvolgicavo in gomma nera.
Nella parte inferiore trovano posto due piedini retrattili, che permettono il posizionamento in tre differenti inclinazioni (piatta, leggermente alzata e alzata) mentre manca un HUB USB-A, che avremmo apprezzato molto, almeno per usare una porta USB passante.
L’arma perfetta per una strage
La parte superiore è dedicata ai tasti, sulla cui tecnologia torniamo più avanti. Questi non sono molto grandi, nonostante lo spazio non manchi, mentre è ampio lo spazio tra un tasto e l’altro, fattori che aiutano la precisione durante la digitazione frenetica: ricordiamo che la Razer Huntsman nasce come tastiera da gamer, quindi adatta all’utilizzo in ambienti dove è richiesta una alta velocità di digitazione su un numero limitato di tasti, spesso con frenesia e impeto.
Sotto questo aspetto la tastiera appare impeccabile: molto robusta, con una corsa del tasto adatta al clic ma non troppo lunga da ritardare la ripetizione e con una disposizione razionale.
Il grado di robustezza ci porta anche a pensare che la tastiera sia perfettamente in grado di assorbire un pugno dato dalla frustrazione di una sconfitta, eventualità che prima o poi capita a tutti.
Di notte è meglio
Una volta connessa la tastiera mostra tutta la sua bellezza retroilliminando i tasti con la tecnologia Chroma di cui abbiamo già parlato numerose volte nelle recensioni dei prodotti Razer.
Se assieme alla tastiera è collegato anche un mouse (come il Basilisk, il DeathAdder, il Mamba Elite o l’ultimo Lancehead) e non ci sono i driver, l’illuminazione di default, che passa lentamente da un colore all’altro, è sincronizzata tra entrambi fornendo un bel colpo d’occhio.
Questa è la situazione per Mac, dato che i driver Synapse in versione 2 non vedono la tastiera mentre la versione 3 è disponibile solo per Windows.
Provata su di un Surface Book 2 invece la tastiera ha mostrato tutto il suo potenziale: non solo l’illuminazione è parametrizzabile secondo dei set preconfezionati, ma è anche gestibile a piacere dall’utente tramite un SDK.
Ovviamente le possibilità dei driver non si limitano alla illuminazione, ma offrono anche la personalizzazione dei tasti singoli, la creazione di macro e anche la configurazione al volo tramite tasti specifici. In pratica, una tastiera da professionisti del gaming.
Tecnologia Opto-Meccanica
Chi non segue da vicino il mercato delle tastiere meccaniche non immagina le sfaccettature e le diversità che offrono i tipi di tasti disponibili.
Razer Huntsman utilizza tasti Opto-Meccanici, una tipologia mista che offre da una parte l’elemento meccanico a molla per il tasto, costruito però con un numero esiguo di parti, dall’altra una tecnologia ottica che gestisce il clic.
I vantaggi sono una maggiore durata (il doppio rispetto ad una tastiera meccanica classica), un suono migliore e più tagliente e una risposta a scatto, che necessita anche di una forza minore di pressione, con più precisione.
Proporre una tecnologia proprietaria per i tasti nel mondo delle tastiere è un pregio per Razer, quando altri preferiscono optare per tecnologie standard da parte di terzi.
Considerazioni
Le considerazioni sulla Razer Huntsman sono positive e anche l’utilizzo è piacevole, a patto però di capire di che prodotto stiamo parlando. Come tutte le tastiere meccaniche (o miste, come la Ornata chroma) chi scrive molto si troverà a muovere le dita in modo molto diverso, e la scelta è sicuramente importante.
Chi invece la usa in ufficio per compiti standard può amarla sin da subito, grazie alle sue peculiarità e alla sua alta personalizzazione su Windows. Su Mac purtroppo la personalizzazione non c’è, ma la si usa tranquillamente senza perdere nulla in termini di funzioni.
Restano infine i gamer, per i quali la tastiera è pensata e che troveranno pane per i loro denti, da chi inizia sino a chi è parecchio navigato.
Molte funzioni infatti sono uniche per questo settore ed è anche l’ambiente ideale dove la tastiera si trova più a suo agio ed è in grado di offrirsi al meglio, anche se lo ricordiamo che ogni giocatore è anche uno studente, un professionista o un utente normale, negli altri momenti della giornata.
Pro:
• I tasti Opto-meccanici sono precisi e funzionali
• La retroilluminazione è molto bella
• Robusta e funzionale
Contro:
• Manca un connettore USB passante
• Mancano I driver per Mac
• Il prezzo è un po’ alto
Prezzo:
• 159,99 Euro
Razer Huntsman è disponibile nella versione normale oppure Elite con quadrante digitale multifunzione e cuscinetto appoggiapolsi.
Gli utenti possono acquistare entrambi i modelli partendo dal sito ufficiale Razer oppure anche dalle pagine di Amazon.it