Il Razer Basilisk Essential è un mouse per FPS (First person shooter, Sparatutto in prima persona in Italiano) nato come versione più accessibile del Razer Basilisk, di cui abbiamo parlato circa un anno fa e che resta ancora oggi uno dei progetti meglio riusciti della casa del serpente.
L’eredità che questo prodotto porta in dote non è semplice, perché Razer Basilisk offriva caratteristiche top ad un prezzo già interessante, qui riprese a tratti inalterate altre volte con qualche limite nelle opzioni ma comunque fruibili. L’abbiamo provato per qualche settimana, in un test che è stato più semplice del previsto perché la nostra consuetudine al prodotto Basilisk era già consolidata.
Essenziale ma non troppo
Gli FPS sono tra i giochi più gettonati in ambito videoludico ad esempio con un titolo come Overwatch di Blizzard che sta letteralmente dominando il mercato.
La larga diffusione di questi sparatutto ha inevitabilmente creato attenzione e anche una serie di parametri all’interno del quale si devono collocare le periferiche: il Razer Basilisk Essential (nome di Potteriana memoria) le segue, optando per una forma bombata e aggressiva, comodissima per chi ha mani normali e grandi e con una attenzione ai dettagli che diremmo seconda solo al fratello maggiore.
La differenza con quest’ultimo si nota già dalla scatola, più essenziale nel modello che abbiamo provato per l’occasione di questa recensione. Non manca comunque ma un libretto introduttivo con accessori (come il copri connettore in gomma e il tappo per il clutch button, il pulsante laterale) sul quale torneremo più tardi.
Il mouse propone i due pulsanti classici frontali e la rotella gommata che scorre a scatti, più due pulsanti laterali, il clutch button all’altezza del pollice e un ulteriore pulsante superiore per il cambio di risoluzione al volo.
La superficie superiore è in materiale plastico ruvido, mentre lateralmente trova posto un materiale gommato anti scivolo, comodo nell’uso ma di qualità apparentemente inferiore a quella del Basilisk.
Appena sotto il sensore ottico a 6.400 DPI reali manca rispetto al fratello maggiore, di una regolazione per la rotella superiore, qui fissata su valori predefiniti. La luce Chroma è presente sulla parte superiore, dove appoggia il palmo, mentre è assente sulla rotella.
Le dimensioni approssimative parlano di 124 mm (lunghezza) x 75 mm (larghezza) x 43 mm (altezza) per un peso di 95 g (senza cavo).
Il cavo infine è in tessuto, non estraibile e molto lungo: la forma del mouse è tipicamente destrorsa grazie all’inclinazione superiore e all’appoggio del pollice a sinistra.
Installazione e prime valutazioni
Per l’installazione all’inizio ci siamo affidati ai driver di sistema: macOS ha “visto” il mouse e iniziato ad usarlo in modo corretto, appoggiandosi semplicemente ai compiti standard dei pulsanti sinistro, destro e allo scorrimento verticale della rotella.
Basta questo per dare al mouse una precisione molto alta; anche se normalmente noi abbiamo usato la risoluzione tra 1800 e 3200 DPI (grazie a clic progressivi sul tasto superiore) il fatto che questi non siano interpolati ma reali si sente e si apprezza, specie sugli applicativi più professionali come Adobe Illustrator. Il gap con il fratello maggiore (che arriva a 16.000 dpi reali) non è percepibile nell’uso quotidiano e secondo chi scrive diventa palese solo in alcuni set di giochi che richiedono alta risoluzione.
Per sfruttare la piena potenza di tutti i pulsanti invece ci siamo affidati a USB Overdrive, di cui avevamo già parlato in occasione del Razer Mamba Elite, questo perché diversamente dal Basilisk, il Razer Basilisk Essential non è più compatibile con i driver Synapse 2.0 per macOS.
USB Overdrive ha permesso la personalizzazione di tutti i pulsanti e anche una regolazione più accurata di velocità e accelerazione, fattori essenziali per chi vuole provare sino in fondo come funziona il mouse su Mac. Purtroppo però la personalizzazione del clutch button non è stata ottimale: funziona come un tasto, su questo non c’è problema, ma resta inferiore all’utilizzo su Windows, come diremo a breve.
Synapse 3.0
Connesso a Windows 10 su di un Lenovo Yoga 730 abbiamo subito installato i driver Synapse 3.0 (solo) per Windows. Con questi driver installati il mouse si trasforma letteralmente proponendo una serie di funzioni esclusive molto allettanti.
Grazie alla funzionalità di Synapse 3.0 è possibile definire in modo più preciso tutti i parametri come l’illuminazione Chroma, la sensibilità, l’uso di ogni pulsante, l’ultrapooling (che grazie al cavo arriva a 1000 Hz) ma soprattutto l’adattamento del clutch button, un piccolo tasto laterale all’altezza del pollice che può essere utilizzato in vari ambiti.
Può essere assegnato ad una arma particolare, ad una cura progressiva che si applica tenendolo premuto, all’attivazione di un canale audio (che resta aperto solo quando lo si tiene premuto) sino alla variazione temporanea della risoluzione quando miriamo con un fucile da cecchino.
Synapse 3.0 è davvero un ottimo software che esalta le caratteristiche, già buone, di questo mouse ed è veramente un peccato che questa versione esista solo per Windows, dato che la versione 2, anche per macOS, è radicalmente diversa.
Conclusioni
Trarre le conclusioni su questo mouse è tratti facile a tratti complesso, perché offre parecchie sfaccettature: l’eredità di qualità del fratello maggiore Basilisk è qui dettata in modo ottimale, manca qualche caratteristica (la regolazione della sensibilità della rotella, usa la meno della metà dei DPI, la gomma antiscivolo laterale è di qualità inferiore e l’illuminazione Chroma è presente solo sul dorso) ma per il resto resta comunque un mouse dalla forma comodissima sia nel professionale che nel gioco e dotato di un sensore già abbastanza potente da risultare del tutto conforme con l’uso in moltissimi ambiti, anche per chi ha pretese alte.
A questo punto sarebbe semplice consigliarne l’acquisto, perché il prodotto vale sicuramente il prezzo di 49,99 Euro ed è probabilmente il miglior prodotto visto di tutta la linea Essential di Razer.
Ma a conti fatti la differenza con il fratello maggiore è di soli 20 Euro, un terzo del prezzo ma non tantissimi in ambito assoluto, considerato che il Basilisk è disponibile anche in una intrigante colorazione Rosa.
Vale la pena spendere di più? Qui lasciamo la considerazione ai lettori, che possono trarre le proprie conclusioni, basandosi sul loro budget; ma a chi scrive piace avere un mouse sempre all’altezza sottomano, tanto nel lavoro quanto quando ci si trova in una arena virtuale.
Pro
• Forma comoda a ottimizzata per lunghe sessioni
• Il clutch button è molto utile in diverse situazioni
• Precisione e sensibilità all’altezza delle aspettative per un mouse Razer
• Synapse 3.0 su Windows è davvero interessante
Contro
• Synapse 3.0 non compatibile con Mac
• Riferimento di prezzo troppo vicino rispetto al modello superiore
Prezzo
Razer Basilisk Essential è disponibile in moltissimi negozi di elettrodomestici della penisola, oppure anche online presso il negozio ufficiale Razer al costo di 49,99 Euro nella sola colorazione nera. Restano disponibili i modelli Razer Basilisk, con qualche funzione in più nelle colorazioni Nero e Rosa.