A causa dell’impatto della pandemia sul mondo e dei successivi problemi alla catena di approvvigionamento, il Raspberry Pi 5 non arriverà il prossimo anno: ne ha parlato l’amministratore delegato dell’azienda, Eben Upton, durante un’intervista concessa alla Explaining Computers in cui ha piuttosto definito il 2023 un anno «di ripresa».
Non aspettatevi il Pi 5 per il prossimo anno. Quello sarà un anno di ripresa. Ma c’è un merito, penso, nel far passare un anno prima di cercare di introdurre qualcosa di nuovo, un anno durante il quale penseremo a riprenderci da quello che è appena successo a tutti noi.
I rischi
Per gli appassionati questo annuncio è quasi come ricevere il colpo di grazia: nell’ultimo anno e mezzo i Raspberry Pi sono stati eccezionalmente difficili da acquistare per via dei sopracitati problemi e l’azienda è stata costretta a rallentare le forniture per gli hobbisti dando invece la priorità ai clienti commerciali.
Il pericolo, spiega Upton, è che introducendo un nuovo prodotto in un momento come questo, con l’azienda che si deve ancora riprendere, si rischia di non riuscire a produrne in quantità sufficienti per soddisfare la domanda. Potrebbe persino cannibalizzare l’offerta dei modelli già esistenti perché si creerebbe una competizione all’interno della produzione stessa specialmente per quanto riguarda la divisione delle risorse: praticamente, «sarebbe un disastro».
La situazione sta già migliorando
L’azienda ha così deciso di andarci cauta: Upton si aspetta che l’offerta torni ai livelli pre-pandemia entro il secondo trimestre del 2023, e in tal caso soltanto a quel punto si potrà cominciare a pensare al Pi 5 che, salvo sorprese, verrebbe commercializzato quindi soltanto nel 2024.
Comunque la situazione pare stia già cominciando a migliorare «anche se non siamo ancora del tutto fuori pericolo». L’azienda dice di aver notato alcuni miglioramenti in alcuni canali della sua catena di fornitura che le avrebbe consentito di mettere da parte «poco più di 100.000 pezzi» per gli appassionati.
Quattro o cinque anni per l’aggiornamento
Sono passati più di tre anni da quando Raspberry Pi ha introdotto il Pi 4 (era il 2019), di conseguenza queste tempistiche rappresenteranno il più grande intervallo di tempo tra una generazione e l’altra.