Apple ha pubblicato il nuovo Environmental Responsibility Report, annuale report che evidenzia i progressi con l’energia rinnovabile ed evidenziando l’impegno contro i cambiamenti climatici e per la coltivazione di politiche più rispettose dell’ambiente. La Casa di Cupertino sottolinea che tutte le sue strutture nel mondo sono alimentate al 100 percento da energia pulita, un traguardo che coinvolge negozi Retail, uffici, data center e strutture in co-locazione in 43 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Cina e India.
Il 100% dell’elettricità che alimenta i data center di Apple e delle strutture nel mondo viene da fonti di energia rinnovabile: solare, idroelettrica ed eolica. “Questo è solo l’inizio di come intendiamo ridurre le emissioni di gas a effetto serra che contribuiscono al cambiamento climatico” si legge nel documento (qui in PDF). “Continuiamo a spingerci oltre la maggior parte delle aziende nel misurare la carbon footprint (una misura che esprime in CO2 equivalente il totale delle emissioni di gas a effetto serra associate direttamente o indirettamente a un prodotto, un’organizzazione o un servizio, ndr), inclusa la fabbricazione e i prodotti usati. Stiamo facendo grandi progressi anche in queste aree”
Per accrescere gli sforzi nel campo del risparmio energetico e delle energie rinnovabili, l’azienda prevede di “esplorare quei nuovi mercati”, nonché investire sull’accumulo di energia, una serie di tecniche e processi che permettono di concentrare su supporti diversi, differenti forme di energia per essere utilizzate successivamente.
Apple e i suoi partner stanno costruendo impianti per la produzione di energia rinnovabile in tutto il mondo, migliorando l’offerta di energia per le comunità locali, gli stati e interi Paesi. Grazie al contributo di Apple, le aziende fornitrici di energia, possono creare o sviluppare nuovi impianti a fonte rinnovabile che altrimenti non potrebbero esistere. I progetti comprendono una gamma diversificata di fonti, tra cui impianti solari ed eolici nonché tecnologie emergenti come celle a combustibile alimentate a biogas, sistemi micro-idroelettrici e tecnologie di accumulo.
Per ridurre le emissioni nelle fasi più a monte della filiera produttiva, sono stati realizzati impianti eolici e fotovoltaici per oltre 485 megawatt in sei province della Cina.
Nel report si evidenzia ancora l’efficienza energetica di prodotti come lo speaker HomePod che usa meno energia di una lampadina LED e gli ultimi MacBook che consuma il 61% di energia in meno della precedente generazione. Il packaging è stato ridotto e reso più leggero, piccoli ma importanti cambiamenti che consentono di essere all’avanguardia nella lotta al cambiamento climatico.
Altri nove fornitori della Casa di Cupertino si sono impegnati a utilizzare esclusivamente energia pulita per la produzione Apple, portando così a 23 il numero totale di fornitori che partecipano all’iniziativa. Nel complesso, l’energia pulita generata dai progetti dei fornitori ha permesso di ridurre le emissioni di gas serra di oltre 1,5 milioni nel 2017, il risultato che si otterrebbe bloccando la circolazione di oltre 300.000 auto. Più di 85 fornitori si sono inoltre iscritti al Clean Energy Portal di Apple, una piattaforma online sviluppata dall’azienda per aiutare i fornitori a identificare soluzioni commercialmente sostenibili per l’approvvigionamento di energie rinnovabili nel mondo.
Apple ha anche annunciato Daisy (ne abbiamo parlato qui), un nuovo robot specificatamente progettato per smontare gli iPhone parte del programma Renew che consente agli utenti di riciclare i dispositivi all’Apple Store o direttamente online. Il nuovo robot è in grado di riciclare un iPhone in 11 secondi. Greenpeace ha lodato l’iniziativa ma anche criticato l’azienda spiegando che questa dovrebbe semplificare le procedure di upgrade e riparazione, una critica non nuova evidenziando che Apple e altre aziende dell’IT si devono impegnare a progettare dispositivi che durino più a lungo e siano facilmente riparabili e riciclabili a fine vita. L’organizzazione non governativa ambientalista e pacifista ha lodato l’impegno di Apple nel diminuire le emissioni, evidenziando il contrasto con Samsung Electronics che svolgerebbe le sue attività usando solo l’1% di energie rinnovabili.