La RAM saldata sui portatili Mac ha ragioni tecniche. A spiegare il motivo per cui non c’è la possibilità di sostituire, usando un normale slot, la memoria è le journal du lapin in un interessante articolo che smonta la tesi secondi cui Cupertino segue grazie a questo metodo, un percorso di obsolescenza programmata.
La RAM viene fissata per avere tangibili vantaggi come ad esempio la possibilità di ridurre i consumi e di conseguenza migliorare l’autonomia dei portatili. È la stessa ragione per cui altri produttori saldano ad esempio la CPU e la RAM sulle schede video più recenti. Altro vantaggio è la possibilità do ridurre lo spessore occupato dalla scheda madre, eliminando i connettori femmina per le memorie SO-DIMM, socket solitamente abbastanza spessi in sia in termini assoluti che, molto di più, relativi alla attuale componentistica.
Il MacBook Pro Retina utilizza la DDR3L – una memoria a basso consumo (tipicamente 1,35 V o 1,25 V anziché 1,5 V, tipici dei moduli standard). Questa RAM esiste anche in moduli per socket SO-DIMM ma è relativamente più costosa. Il MacBook Air sfrutta la LPDDR3 per la quale non esistono moduli con connettori per socket.
Insomma, se i MacBook Pro Air sono più sottili e i Retina offrono maggiore autonomia, uno dei meriti è anche dalla RAM saldata sulla scheda logica.