Ralph Nader, attivista e politico statunitense noto per il suo impegno ambientalista e d’azione civica popolare, dopo avere attaccato a maggio le strategie finanziarie di Apple, ha di nuovo ribadito il suo punto di vista in un’intervista nel corso del programma Weekend Edition Saturday della National Public Radio (NPR).
Nader ha criticato Apple per la restituzione di 25 miliardi di dollari agli investitori attraverso un programma di ritorno del capitale, inclusi 20 miliardi di dollari tramite il riacquisto di azioni, senza chiedere il parare preliminare agli investitori. “Avrebbero potuto usarli per aumentare i posti di lavoro” ha detto Nader. “Avrebbero potuto usarli per consolidare i fondi pensione. Avrebbero potuto usare il 2% per raddoppiare i proventi degli operai, gli 1.3 milioni di lavoratori cinesi delle società appaltatrici che costruiscono gli iPhone”.
“Potrebbero usare il 2% di 100 miliardi di dollari nel potenziamento del riciclaggio di computer e telefoni usati che rappresentano una serie minaccia sia per l’ambiente sia per i lavoratori” ha spiegato ancora Nader. “Avrebbero potuto attuare investimenti produttivi, avrebbero potuto utilizzarli in ricerca e sviluppo. Potevano usarli per far incassare i dividendi agli azionisti, invece no”.
Alla richiesta di un parere su Apple che a metà degli anni ’90 era data per spacciata diventando poi l’azienda che è diventata oggi, la società quotata che vale di più al mondo, Nader ha schivato la domanda: “Non c’è dubbio che si tratta di un risultato considerevole ma sotto la guida di Steve Jobs il riacquisto di azioni era proibito. Si pagava pochissimo. Con l’arrivo di Tim Cook è cambiato tutto e benché sanno come fare tanti soldi con i costosissimi iPhone, non sanno come usarli in modo produttivo. I marxisti di tanti decenni fa non avrebbero mai immaginato che le aziende avrebbero accumulato simili patrimoni e non saperli usare in modo produttivo”.
Nader, che ha 84 anni, dice di non possedere nessun prodotto Apple. “Prima di tutto voglio lavorare in pace e non voglio saperne di mail o altre sciocchezze” ha detto spiegando di usare ancora una macchina per scrivere.
Il verde attivista già altre volte ha criticato Apple il riacquisto di azioni e a maggio di quest’anno in una lettera pubblica indirizzata aveva invitato il CEO Tim Cook a pensare a strategie diverse dal gratificare gli azionisti e sostenere le proprie quotazioni. Uno degli inviti era usare una percentuale del buyback per “concedere un anno intero di gratifiche ai 350.000 dipendenti Foxconn”. Un altro suggerimento era un uso più tradizionale delle grandi quantità di denaro disponibili, come ad esempio l’incremento di retribuzioni, pensioni e assunzioni, “nuovi investimenti produttivi” ma anche “formazione dei lavoratori” e “servizi destinati ai consumatori”.
Nader non lo dice ma è vero che la retribuzione di Jobs era simbolicamente di un dollaro e non aveva ricevuto bonus o premi ma è anche vero che il valore delle quote della società che possedeva è sempre cresciuto in modo considerevole. Errato anche indicare che Apple non spende in ricerca e sviluppo: solo nell’ultimo trimestre ha speso oltre 3 miliardi di dollari, senza considerare l’apertura di nuove strutture in tutto il mondo, le relative assunzioni e l’incentivazione dei programmi di riciclo.