Quando nel 2010 scoppiò il caso del cosiddetto “antennagate” (un presunto problema di ricezione dell’iPhone 4 che perdeva il segnale in chiamata se si stringeva in un particolare modo il telefono), Steve Jobs si giustificò dicendo: “You’re holding it wrong”, più o meno, “state tenendo lo smartphone in modo sbagliato”. Per rispondere alle lamentele, a chi ne faceva richiesta, Apple regalava un bumper di gomma, accessorio che impediva di ostruire le antenne con le dita o il palmo della mano.
Sono passati molti anni da allora e uno studio (qui in PDF) ora conferma quello che aveva detto Steve Jobs. Il Nordic Council of Ministers (organizzazione per la cooperazione di Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia Svezia e altri territori autonomi) ha eseguito delle misurazioni e stabilito che c’è effettivamente differenza nel tenere lo smartphone con la mano destra o con la sinistra. In pratica reggerlo in un modo anziché in un altro può effettivamente creare problemi. Nel caso degli iPhone 6s Plus, ad esempio, si passa da 6,5 decibel milliwatt (dBm) se tenuto con la mano sinistra a 18,7 dBm se tenuto nella destra. La testa in pratica può ostruire le onde inviate al dispositivo (un problema che si nota in particolare nelle chiamate).
All’epoca dell’iPhone 4, Apple portò un un ristretto gruppo di giornalisti all’interno dei suoi laboratori dove testa l’efficienza del wireless di dispositivi da tasca e computer. A questi fu consentito di vedere le le camere anecoiche dove i dispositivi Apple vengono testati per misurare le prestazioni e l’efficienza dei loro apparati wireless.
Il tour mirava a dimostrare come le accuse di superficialità nello sviluppo di iPhone 4 erano infondate, evidenziando i tanti studi eseguiti sulle antenne prima di proporre un prodotto sul mercato. Questi particolari laboratori sono costruiti utiizzando materiali vari elementi radioassorbenti ma anche mani e teste artificiali realizzate in materiali che servono a simulare la resistenza tipica di un corpo umano, il tutto per misurare le caratteristiche elettromagnetiche di ciascun dispositivo e la loro efficienza mentendoli totalmente isolati dal resto dell’ambiente e dalle interferenze.
Nei laboratori in questione sono presenti anche strumenti per tomografia assiale computerizzata; fare la TAC ad un iPhone o ad un computer consente di mantenerli intatti e verificare che succede al loro interno giacché aprirli significherebbe apportare variazioni che potrebbero influenzare i risultati finali. Cupertino ha anche dei laboratori mobili, collocati all’interno di furgoni che vengono portati sulle strade per test in zone frequentate da altri veicoli, in mezzo ai palazzi, in aree con forte affollamento di cellulari. Questi mezzi mobili sono dotati sia di postazioni per ingegneri che di teste e arti fantasma.
