A partire da giugno 2019 in Italia si sarebbero dovuti commercializzare soltanto smartphone capaci di ricevere la radio digitale DAB+ ma, grazie a una curiosa approvazione all’interno del decreto Sblocca cantieri, l’obbligo è stato rinviato al 2021.
E’ quanto riporta Repubblica denunciando una vera e propria vittoria delle lobby dei produttori di cellulari, che avranno così ancora qualche altro anno di tempo per continuare a realizzare i prodotti della propria timeline senza doverli adattare secondo quanto previsto dal comma 1044 della Legge di bilancio 2018.
Nel suddetto comma si stabiliscono infatti due obblighi per le aziende che producono dispositivi in grado di ricevere trasmissioni radio, quindi per l’appunto anche gli smartphone. Dal 1 giugno da poco passato le suddette aziende avrebbero cioè dovuto inviare alla rete distributiva soltanto dispositivi in grado di ricevere il DAB+, ovvero la radio digitale (ve ne abbiamo parlato diverse volte, come ad esempio in questa recensione) che, a differenza della classica radio FM, è capace di offrire una migliore qualità audio insieme a contenuti aggiuntivi – come testo e immagini – che affiancano l’audio.
Una bella conquista che però sfugge dalle mani dei consumatori e che, salvo ulteriori sorprese, diventerà realtà soltanto dal 30 dicembre 2020, quando scatterà finalmente l’obbligo per i produttori di veicoli commerciali e di smartphone di incluere il ricevitore per la radio digitale DAB+.