Sembrano semplici immagini in bianco e nero, ma sono scatti speciali, che raccontano la storia dell’incontro tra tecnologia e disabilità. Una storia di accessibilità, vissuta da una fotografa che, dopo aver subito una lesione al midollo spinale e affrontando le conseguenze della disabilità, ha trovato nella fotocamera di iPhone XS un alleato che non delude mai. Questa esperienza, vissuta da Rachael Short – fotografa americana – è stata scelta da Apple nella Giornata mondiale dell’accessibilità ed è protagonista della sezione statunitense di Newsroom.
Rachael Short si esprime scattando foto con iPhone XS. Come molti lo fa viaggiando, scegliendo i paesaggi che preferisce, orientandosi verso le fotografie in bianco e nero, che apprezza nettamente di più rispetto al colore, va a caccia di trame e contrasti interessanti e originali per i suoi ritratti. I suoi strumenti, proprio come per molti altri, sono iPhone XS, Hipstamatic e Snapseed.
I suoi scatti sono, però, diversi dagli altri. Non sono come quelli di molti altri. Chi li ha realizzati è una fotografa, che dopo una lesione al midollo spinale nel 2010, all’età di 28 anni, ha deciso di scattare esclusivamente con iPhone e, attrezzata con lo smartphone di Cupertino, di andare alla ricerca della bellezza della semplicità.
Dopo l’incidente, ci vollero due mesi di ospedale prima che Rachael riuscisse a toccarsi il naso con la mano sinistra e un anno prima che le sue braccia avessero la forza di reggere qualsiasi cosa. La sua migliore amica le regalò un iPhone 4 perchè era più facile da usare e da sorreggere di una macchina fotografica. “Ci è voluto circa un anno perchè avessi abbastanza forza per iniziare a tenere in mano un iPhone – ricorda la fotografa -. È stata la prima fotocamera che ho iniziato a usare dopo l’incidente e ora è l’unica fotocamera che uso, perchè è bella e leggera, piccola e facile da usare”. Così è incominciato un processo creativo che decisamente mobile e leggero, ma anche più attento alle immagini e meno dedito alla tecnica.
Rachael Short ha detto addio agli obiettivi e ai film. Acquisisce le foto a colori con iPhone XS, usando l’app Hipstamatic, le converte in bianco e nero con Snapseed, stampa un negativo digitale e produce stampe come immagini d’archivio. E la soddisfazione è grande. “Sono rimasto davvero impressionato dalla fotocamera di iPhone e di essere riuscita a fare quello che facevo prima con la pellicola. La qualità dell’immagina è sorprendente. La tecnologia è cambiata moltissimo: apre tante possibilità alle persone con disabilità e mobilità limitata”.
La tecnologia consente alla fotografa di creare e trovare la bellezza ovunque si trovi, dalla sua sedia a rotelle, senza dover portare con sé bagagli pesanti. iPhone per Rachael è “tutto”: “E’ la mia macchina fotografica, la mia mail, i miei strumenti per il fotoritocco, Hey Siri fa cose per me. È tutto”.
La storia di Rachael Short è stata pubblicata da Apple in occasione della Giornata mondiale dell’accessibilità 2019. Sempre per celebrare questa Giornata mondiale Apple ha dedicato la home page dei siti di Cupertino in tutto il mondo alle funzioni che aiutano l’inclusione e l’accesso alla tecnologia a tutti coloro che hanno una disabilità. Lo slogan scelto da Apple racconta l’interesse che Cupertino nutre per l’accessibilità: “Una tecnologia è grande se migliora la vita di tutti”.
