Android domina le quote di mercato ma Apple, nonostante il calo vendite iPhone, ottiene da sola il 104% di tutti i profitti degli smartphone. Non è una novità che Cupertino sia l’unico costruttore ad accaparrarsi la fetta più consistente dei profitti degli smartphone ma, nel terzo trimestre di quest’anno, le percentuali risultano ancora più sorprendenti.
Nei tre mesi in esame terminati a settembre Android ha toccato la quota record dell’88%, come a dire che quasi 9 terminali su 10 nel mondo sono Android. Nello stesso periodo le vendite di iPhone sono calate: secondo Strategy Analytics iOS è sceso dal 13,6% del 2015 al 12,1%. Ciò nonostante BMO Capital Markets calcola che Apple ha incassato il 103,6% di tutti i profitti degli smartphone, la percentuale più elevata di sempre. Nello stesso trimestre del 2015 era compresa tra il 90-94% a seconda dei report.
La percentuale di profitti superiore al 100% per Apple è possibile perché altri costruttori operano in perdita, tra questi vengono indicati HTC e LG. Risulta evidente che in questo settore (ma non solo) Cupertino gioca una partita completamente diversa rispetto ai concorrenti: mentre tutti lottano per le quote di mercato iPhone è proposto come terminale top, una nicchia minacciata ma ancora sotto stretto controllo di Cupertino. Questo è dimostrato ancora quest’anno considerando che il record di profitti registrato è ottenuto in un periodo di calo vendite iPhone.
In termini di vendite Samsung è prima con il 21,7%, seguita da Apple con il 13,2%: terza Huawei con il 9,7%. Il divario non potrebbe essere più grande: in termini di profitti Samsung è lontanissima seconda da Apple con lo 0,9% del totale di settore. Sul risultato dei sud coreani pesa il flop di Galaxy Note 7 che avrà ripercussioni anche nei mesi successivi. Invece il record di Apple è sostenuto dai prezzi medi più elevati e dalla forte domanda di iPhone 7.