Quip è un’app creata da Bret Taylor, fondatore di FriendFeed ed ex-CTO di Facebook e da Kevin Gibbs, fondatore di Google App Engine e Google Suggest. L’app è disponibile da oggi tradotta in Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco.
Combinando un’interfaccia di scrittura e di editing con funzioni di collaborazione e messaging. “Quip è perfetto per sistemi desktop, ma dà il meglio di sé su telefoni e tablet”, afferma Taylor. “Abbiamo eliminato molte delle funzionalità tipiche dei word processor di vecchia generazione concentrandoci esclusivamente sugli elementi che servono per scrivere un documento”.
L’app funziona su qualsiasi dispositivo sincronizzando automaticamente le modifiche apportate da ciascun utente, e sfrutta le notifiche push per segnalare i cambiamenti agli altri collaboratori. Tra le funzioni da segnalare, la possibilità di convertire elenchi in check-list, trasformando così gli appunti di una riunione in una lista di compiti condivisa e la possibilità collegare altri documenti o persone di riferimento con una @mention.
Grazie alla visualizzazione in base ai thread gli utenti di Quip possono seguire con un solo colpo d’occhio sia l’evoluzione del documento e del progetto condiviso, sia le modifiche, le discussioni e le proposte dei vari partecipanti. Per ogni progetto Quip assegna un thread al cui interno troviamo il documento e tutte le discussioni e i materiali relativi, senza così dover più passare in continuazione dal programma di scrittura a quello di posta elettronica o alla chat. Tutti e tre questi strumenti, e molti altri ancora, sono direttamente integrati in una sola app Quip per iPhone e iPad. Su Mac e PC invece Quip può essere utilizzato direttamente all’interno del nostro browser per la navigazione su Internet.
Per rendere più snello ed efficiente Quip sono stati rimossi tutti i comandi e gli strumenti presenti negli editor di testo tradizionali ma inutili o utilizzati solo di rado dagli utenti. Quando un collaboratore apporta una modifica al documento, tutti i partecipanti ricevono un Diff che consiste nella rappresentazione grafica delle modifiche. In sostanza un Diff sullo schermo ha la grafica di foglio di carta ritagliato all’interno del quale appaiono solo le modifiche apportate, il nome dell’utente con data e ora della modifica.
“Indipendentemente da dove una persona si trovi o dal dispositivo che utilizza”, prosegue Taylor, “vogliamo che gli utenti abbiamo la sensazione di lavorare gomito a gomito alla stessa scrivania, scrivendo sul medesimo foglio di carta. Redigere un documento insieme a qualcuno dovrebbe essere semplice, facile, immediato e gradevole evitando infiniti scambi di email e versioni multiple dello stesso file”.
“Il software che usiamo per lavorare non si è evoluto negli ultimi trent’anni; il workflow è ancora fermo agli anni Ottanta”, aggiunge Gibbs. “Nel frattempo i tablet sono diventati parte della vita di tutti i giorni, persino nelle aziende”. Secondo Gibbs, le aspettative degli utenti durante la creazione di documenti su telefoni e tablet sono troppo basse. “Perché non dovrebbe essere facile leggere e scrivere documenti su qualsiasi dispositivo, indipendentemente dalle dimensioni del suo schermo? Perché per molti nuovi servizi basati su cloud la capacità di lavorare offline è ancora considerata un lusso, qualcosa che va abilitato apposta o addirittura acquistato a parte? Abbiamo voluto eliminare tutti questi limiti e creare il primo word processor per la generazione tablet”.
Quip è disponibile in versione desktop (PC e Mac), iPhone, iPad, iPod Touch e Android. La versione per iOS si scarica gratis dall’App Store. Il software è gratuito per gli utenti, mentre per le aziende costa 12 dollari al mese per ciascun dipendente.