Un’intera generazione di appassionati ha consumato le proprie falangi stringendo nervosamente il joystick per dare un ordine a mattoncini perfidi, in febbrile attesa del pezzo risolutivo che servisse a riempire i buchi lasciati da un disordinato accatastare; il gioco, noto a tutti, è quello che tutti ricordiamo, i cui diritti appartengono alla Tetris Company, detentrice dei diritti del gioco che li difende a spada tratta. Per questo, Quinn, un gioco che ricorda in tutto e per tutto “quel” gioco non si riferisce mai ad esso, ma si limita a riproporre lo stesso modulo con ore di divertimento e svago, nella bellezza dello stile Aqua e con una cura nei particolari che non snatura lo spirito del gioco originale, rinverdendone la freschezza e l’impegno.
Oltre alla normale lotta contro il tempo e contro i mattoncini da incastrare, il vero asso nella manica di Quinn è la possibilità di replicare le sfide fianco a fianco, del coin-op cabinato della sala giochi, grazie ad un meccanismo di network play locale basato su Bonjour per allestire furiose sfide all’ultimo blocchetto da un lato all’altro di casa (o dell’ufficio).
Qualche tempo fa, il piccolo software, era stato concretamente a rischio sparizione, proprio a causa dell’attacco legale di Tetris Company. Accusato di ledere i diritti sulla proprietà intellettuale del videogioco originale, Quinn ha evitato qualsiasi spiacevole ripercussione eliminando qualsiasi riferimento alla parola “Tetris”, vero oggetto del contendere oggi, più che ieri, “pericolosa”, visto che esiste anche un versione ufficiale di Tetris per Mac, scaricabile da qui.
Quinn, ora alla versione 3.5.6 è Universal Binary e scorre benissimo sia sui PPC che sui Mac con Intel (ed è già anche pronto per Snow Leopard). Gratuito e dal peso di meno di 3 MB di download e compatibile con Mac OS X 10.4.9 o superiore, ha tutte le carte in regola per essere provato e rimanere a lungo sul vostro HD.
Se poi, giocandovi, vi accorgeste della difficoltà a vincere gli algoritmi matematici del software, non scoraggiatevi. Una recente ricerca accademica del prestigioso MIT dimostra scientificamente come, in questo caso, la mente umana soccomberà sempre alle rigide leggi della matematica. Per converso, la soluzione in frazioni di secondo, di problemi geometrici sempre diversi, è un ottimo allenamento per tener sempre sveglia l’attività neuronale del cervello. Dunque, lunga vita a Tetris … pardon … Quinn!
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