Il ragionamento è in prevalenza per l’iPhone, ma potrebbe essere fatto anche per l’iPod touch. Con la considerazione che però l’iPod touch si collega a Internet solo con il Wi-Fi, cioè con un sistema in cui generalmente è presente la banda larga, mentre l’iPhone – per chi lo usa legalmente o meno nel mondo – sfrutta anche la rete Edge della telefonia mobile. Più che sufficiente per molte operazioni, certo, ma non sempre e soprattutto qualcosa di meglio si potrebbe fare.
Ecco quattro suggerimenti dunque su come potrebbe essere migliorata la versione “tascabile” di Safari, che poggia sullo stesso framework di Safari per Mac ma viene implementato ovviamente con una interfaccia e delle modalità d’uso differenti sulle piccole apparecchiature di Apple.
1) Migliorare la velocità di cache di Safari. Non è la versione su Mac, non ci sono tonnellate di cicli di processore a disposizione. à poco felice il fatto che si torni ad una pagina già vista e la cache richieda sostanzialmente lo stesso tempo di caricamento che il collegamento via Wi-Fi alla pagina stessa.
2) Migliorare la capacità di visualizzare pagine ancora incomplete. Questo succede soprattutto con iPhone via Edge e non con iPod touch o iPhone via Wi-Fi, ma spesso le pagine rimangono a metà , ci vuole una vita per caricarle, mentre il motore grafico di Safari aspetta, aspetta, aspetta. Poi la pagina si vede perfettamente, ma l’attesa è stata devastante. à un problema “parente” del punto uno.
3) Non si può aprire un link direttamente in una nuova pagina! Questa è una limitazione incredibile, perché spesso da una pagina origine se ne vogliono aprire due o tre, anche quattro contemporaneamente. Se Safari per iPhone e iPod touch supporta, come supporta, le finestre multiple (e lo straordinario modo di passare da una all’altra), dovrebbe avere anche una funzione “apri il link in una nuova finestra”, che consenta di sfruttarle.
4) Serve un collegamento più veloce di quello Edge. à alle volte problematico per la posta elettronica, quando c’è un carico di messaggi (e di allegati) troppo esuberante. Ma per aprire la maggior parte delle pagine complesse sommare la lentezza dell’Edge con i tempi fisiologici dell’engine grafico di Safari vuol dire aspettare un sacco. Dateci, insomma, questo benedetto iPhone 3G Umts…
Purtroppo, per chi ha studiato il tool di sviluppo 2.0 di iPhone, le sorprese non sembrano essere tali da poter risolvere i primi tre problemi indicati. Il quarto, cioè un collegamento più veloce con l’Umts, è quello che alla fine si risolverà entro qualche settimana. Ma soprattutto il numero tre, cioè i link che si aprono in una nuova finestra, non pare essere entrato nelle logiche degli sviluppatori interni di Apple. Peccato…