Se la metafora del “dimenticatoio” fosse rappresentata da un’apposita cartella nella homescreen di ogni smartphone, oggi poco meno di un utente su quattro tenderebbe a “parcheggiarvi” una app scaricata da appstore subito dopo il download.
Secondo gli ultimi dati pubblicati da Localytics e raccolti su più di 2,7 miliardi di dispositivi nel periodo dal 1 marzo 2015 al 30 aprile 2016, il 23 per cento degli utenti che scaricano un’applicazione l’apre solo una volta (probabilmente subito dopo l’installazione) per poi abbandonarla totalmente a se stessa.
Il dato è in leggera ascesa rispetto a quanto riportato dal precedente studio di Localytics del 2015, quando la percentuale era del 25 per cento, ma nel complesso il tasso di abbandono degli utenti nei confronti delle applicazioni resta molto elevato e sostanzialmente allineato alla media degli ultimi anni, mostrando come il settore abbia nel complesso fatto ben poco per incrementare il coinvolgimento degli utenti.
Nel 2016 le app con un numero di utenti medio (fra i 15 e i 50 mila) sono quelle ad aver guadagnato la maggior parte del coinvolgimento aggiuntivo degli utenti rispetto al 2015, mentre è evidente come il l’adozione di un meccanismo di acquisto in-app aiuti a mantenere accesa la voglia di utilizzare nuovamente un’applicazione rispetto invece a chi sviluppa una app senza sistemi di in-app purchase. Nel complesso il tasso di coinvolgimento è comunque in ascesa: il numero di utenti che ha aperto una app più di 11 volte dopo il download sale dal 34 del 2015 al 38 per cento del 2016.
Prendendo in esame solo iOS, si nota un blando miglioramento: la percentuale di utenti iOS che conta solo un’apertura di un’applicazione scende dal 26 per cento al 24 per cento, mentre la percentuale di utenti iOS che ritornano ad usare una app 11 o più volte aumenta dal 32 per cento al 36 per cento; dati positivi forse grazie ai miglioramenti dell’esperienza utente che Apple ha introdotto nelle ultime versioni di iOS, ma evidentemente non sufficienti a migliorare drasticamente i numeri.
I dati di Localytics sono significativi per qualunque sviluppatore, conscio che in media il 23 per cento dei download che otterrà diventeranno immediatamente inattivi, una percentuale non trascurabile quando si decide di investire denaro per promuovere la propria applicazione.
E’ però anche un campanello di allarme per Google e Apple, che dovrebbero in qualche modo lavorare maggiormente sull’esperienza utente da mobile, favorendo il coinvolgimento e stimolando così gli sviluppatori a rinnovare il supporto ai loro appstore. Google a riguardo ha presentato le Instant Apps; Apple invece al momento sembra ancora alla finestra per questa tematica.