La nostalgia degli appassionati Apple di lungo corso è ben rappresentata da un grafico che mostra quanto è cambiata nel tempo l’importanza del Mac nel fatturato totale di Apple. In passato il Mac era tutto, ma la sua quota di fatturato è costantemente calata nel tempo: siamo passati dal’86,2% del fatturato Apple del 2000 fino all’attuale 9,6% rilevato nel 2018, quindi anche sotto la soglia del 10%.
Naturalmente in questi 18 anni il mercato dei computer e dell’elettronica di consumo è stato rivoluzionato più e più volte. Prima con il passaggio dai computer desktop al sopravvento dei portatili, poi con l’arrivo dei dispositivi tascabili personali: prima iPod, poi iPhone seguito dall’esplosione Android, fino ad arrivare a un altro duro colpo per i computer classici: la rivoluzione iPad e dei tablet degli altri costruttori.
Così anche se gli utenti Mac e gli appassionati Apple della prima ora rimpiangono i tempi andati, in realtà c’è ben poco di cui lamentarsi. Negli anni presi in esame dal grafico Cupertino è stata più volte protagonista con tecnologie e dispositivi che hanno venduto milioni di unità e sopratutto rivoluzionato interi settori.
Ma anche se oggi Mac vale meno del 10% del fatturato, come rileva il grafico che riportiamo da Statista, Apple rimane sempre e comunque strategico e centrale: gli aggiornamenti si faranno attendere più a lungo, un consistente refresh a livello di processore, GPU e prestazioni c’è appena stato, ma anche se il Mac dovesse scendere al 5% del fatturato di Cupertino è impensabile che venga abbandonato.
Anzi, nei prossimi mesi sono attese novità importanti sul fronte Mac. Apple svelerà entro quest’anno il nuovo Mac Pro modulare, forse durante la WWDC 2019 a giugno. Ancora, il Mac potrebbe conoscere una terza o quarta giovinezza nel 2020 quando è atteso l’arrivo dei primi Mac con processore ARM.