A volte ci sono delle domande a cui forse è meglio non dare risposta: purtroppo sapere quanto saremmo ricchi oggi se invece di comprare prodotti Apple avessimo comprato azioni AAPL è senza dubbio una di queste.
Ancora prima di effettuare calcoli sappiamo che in linea di massima la risposta potrebbe farci preoccupare. Questo perché computer e dispositivi Apple non sono mai a buon mercato, ma soprattutto perché nel corso degli anni il valore delle azioni Apple si è moltiplicato a dismisura.
La storia di Apple, dei suoi cofondatori e delle centinaia e migliaia di persone diventate milionari o miliardari è nota ed è strettamente legata a una storia aziendale che è degna di un romanzo. Per chi vuole conoscerla macitynet l’ha riassunta in cinque puntate: dal garage al primo Mac prima parte, seconda, terza, quarta e quinta.
Anche se nel mondo della tecnologia abbondano imprese che dai primi passi sono diventate colossi e multinazionali, fin dalla sua prima quotazione in borsa Apple è uno degli esempi più famosi ed eclatanti, ancora oggi a oltre 40 anni dalla fondazione. Più volte sono stati effettuati calcoli per sapere il valore attuale di 1.000 dollari investiti in azioni Apple anni addietro. Diciamo davvero, in alcuni casi meglio non sapere.
Purtroppo per tutti gli appassionati della Mela ora abbiamo anche le stime di quanto saremmo ricchi se invece di aver comprato computer e dispositivi Apple avessimo invece acquistato azioni AAPL per un importo pari al prezzo speso. I deboli di cuore possono interrompere qui la lettura.
Si inizia con iPad introdotto il 3 aprile 2010: per l’occasione gli inviati di di Macitynet erano volati a New York per offrire reportage, fotogallerie ma soprattutto prime impressioni d’uso sul nuovo gioiello di Cupertino che di fatto ha rivoluzionato e ricreato il mercato mondiale dei tablet. Anche noi abbiamo comprato il modello super base a 499 dollari, ma se avessimo investito questa somma in azioni AAPL oggi avremmo in banca 3.000 dollari in più. Un peccato sicuramente, ma non abbastanza per desiderare di tornare indietro nel tempo e perdere una rivoluzione in atto per un investimento oculato.
Stesso discorso per iPhone che negli USA è arrivato a giugno del 2007 al prezzo di 499 dollari, somma che investita allora in azioni Apple oggi varrebbe 5.700 dollari. Per il primo originale iPhone crediamo ne sia valsa la pena.
La nostra passione per la tecnologia e i dispositivi Apple vacilla però con le stime per prodotti più costosi elaborata da TheNextWeb. Infatti sarebbe bastato non comprare il primo MacBook bianco del 2006 al prezzo di 1.099 dollari, acquistando al suo posto l’equivalente in azioni Apple di allora, per avere oggi in banca un solido 22.500 dollari in più, il prezzo di una automobile di fascia media.
Più indietro andiamo nel tempo e più questo gioco comincia a fare male. Per i 499 dollari del primo Mac mini del 2005 oggi avremmo in banca 19.700 dollari. Fidatevi: è meglio non pensare al primo iPod lanciato nel 2001. Con i suoi 399 dollari era uno dei lettori MP3 più costosi in assoluto sul mercato e anche il migliore. Peccato però che se avessimo acquistato allora 399 dollari in azioni Apple oggi avremmo in banca la bellezza di 58mila dollari, una somma sufficiente per convincere molti a dimenticare completamente la rivoluzione della musica digitale di Apple.
Se non ne avete ancora abbastanza ora arrivano i due colpi di grazia. Per il primo iMac del 1998 che ha segnato la rinascita di Cupertino servivano 1.299 dollari: usati allora per comprare azioni Apple oggi varrebbero la bellezza di 178mila dollari. Una bella casa.
Invece il primo Macintosh del 1984 costava ben 2.495 dollari, una somma considerevole per i tempi anche per il computer che ha rivoluzionato tutto. Chi lo comprò difficilmente se ne è pentito anche con il passare degli anni, fino ad ora. Perché oggi scopriamo che l’equivalente in azioni Apple vale la fortuna di 960.000 dollari. Un tuffo al cuore.