Ogni volta che esce un nuovo iPhone c’è sempre sostanzialmente lo stesso dibattito: costa troppo. Questo ovviamente è vero soprattutto se si comparano i prezzi anno su anno e se si fa un ragionamento sul grande “salto in avanti” fatto da Apple, che ha sostanzialmente riposizionato la sua gamma di nuovi apparecchi telefonici smart in una fascia più alta, e lasciando i basso di gamma sul mercato per due-tre anni dopo il lancio.
Ma in realtà il discorso è più ampio e bisognerebbe, se vogliamo capire veramente quanto costa un iPhone a chi lo compra in paesi diversi, fare un ragionamento un momento più attento ad altri fattori. E poi non dimenticarci che, quando ci si addentra nella statistica, il caso singolo ovviamente non è più rilevante. Anche nel Miyanmar, il paese in cui comprare un iPhone costa di più rispetto agli stipendi medi annuali, ci sono le persone ricche che se lo possono permettere tranquillamente rispetto ad esempio a un europeo con un salario medio. Ma prima dobbiamo fare un altro ragionamento, per capire meglio di cosa parliamo.
Lunga vita all’iPhone base
Il lancio di iPhone 15 è composto da quattro modelli che rappresentano due fasce diverse dal punto di vista della dotazione tecnologica e facendo grazia della dimensione dello schermo (peraltro simmetrica). Ci sono i modelli “normali”, che usano sostanzialmente componenti della generazione Pro dell’anno prima, e i modelli Pro, che hanno tutto nuovo e di punta. La differenza però non è solo questa.
La vera differenza è che i modelli Pro restano in commercio solo un anno. Ad esempio, già adesso che è uscito iPhone 15 Pro, non è più possibile comprare iPhone 14 Pro. Invece, i modelli “normali” restano in commercio per due tre anni. Ad esempio, oggi è possibile ancora comprare un iPhone 13 e un iPhone SE che usa lo stesso chip A15 Bionic di iPhone 13. Per tutto il 2024 sarà quindi possibile comprare un telefono uscito nel 2021.
Il costo della vita
A fare la differenza nel ragionamento di quanto costi un iPhone non è tanto il suo cartellino del prezzo espresso in valuta locale e tasse comprese. Negli Usa ad esempio notoriamente iPhone viene venduto in dollari e senza esporre la tassa federale, che cambia da stato a stato. Ma viene anche venduto a rate con i programmi di leasing che permettono, a fronte di un pagamento fisso mensile, di avere sempre il nuovo iPhone con alcuni servizi (garanzia e storage iCloud+) inclusi. È una formula diversa dal leasing tradizionale ad esempio delle automobili e ha un impatto completamente diverso sul prezzo pagato rispetto a quanto si guadagna mensilmente e annualmente. Peccato che questa formula per adesso esista solo negli Usa.
Invece, quello che è interessante per avere un’idea di quanto costi effettivamente comprare un iPhone, bisogna fare un ragionamento sugli stipendi medi di un Paese e capire quanto “pesa” il cartellino del prezzo sul salario annuale. C’è chi ha fatto questo ragionamento a livello mondiale e vale la pena di vederlo. Non è calcolato il costo della vita, nel senso che ci sono paesi più ricchi o più poveri in relazione al rapporto tra costo della vita e stipendio medio. E poi in ogni paese tendenzialmente ci sono zone geografiche con costo della vita e stipendio medio più o meno alto o sbilanciati in modo diverso (basti pensare al divario tra il nostro Nord e Sud). Ma, per non avere un indice con troppe dimensioni che lo renderebbe eccessivamente complesso, ecco qui l’elaborazione fatta da CompareDial.
Super costi
La domanda che si è fatta il sito di comparazione di prezzi è semplice: quanta parte dello stipendio annuo viene via per potersi permettere un iPhone 15 in tutto il mondo? La risposta è interessante per fare una comparazione diretta e più ponderata sul costo di iPhone negli Usa e da noi, e poi anche in altre parti del mondo.
Se guardiamo il modello base, iPhone 15 128 GB, e vogliamo vedere quanto costa comprarlo rispetto allo stipendio medio, le sorprese sono tante. Negli Usa costa 1,69% dello stipendio medio annuale. In Italia costa il 4,28%, due volte e mezzo di più. Siamo in buona compagnia perché costa caro anche in Corea del Sud (3,95%) e in Spagna (4,83%). Gli Usa sono al terzo posto al mondo, meglio di loro per comprare un iPhone in relazione allo stipendio medio annuale ci sono solo la Svizzera (1,58%) e il Lussemburgo (1,55%).
Nella classifica, che mettiamo qui in allegato, ci sono varie sorprese: l’iPhone costa relativamente poco rispetto a uno stipendio medio in Irlanda (che è un paese apparentemente “povero” in Europa), mentre costa eccezionalmente caro in India e in Brasile nonostante ci siano fabbriche Foxconn locali che permettono ad Apple di vendere senza alcuna tassa di importazione.
Le cose non cambiano in rapporto quando cambiamo modello di telefono, perché aumenta ovviamente il prezzo ma è così per tutti mentre il salario base rimane lo stesso. È tuttavia utile per valutare se ci sono disparità di prezzi nella vendita dei modelli diversi. Siamo andati a vedere l’iPhone 15 Pro Max 256 GB, la versione più “nuova” del prodotto (quest’anno i 15 Pro e i 15 Pro Max hanno differenze, quindi la Max è la versione più interessante) con memoria “base” (parte da 256 e arriva a 1 Terabyte) che ci porta a questi risultati: negli Usa equivale a 2,53% del salario (ai primi posti ci sono sempre Svizzera e Lussemburgo) mentre in Italia è il 6,42% dello stipendio. In Nigeria e in Pakistan equivale a circa un anno di salario medio, mentre per Myanmar è il 135%, quasi una volta e mezzo lo stipendio di un anno.