Da tempo si vocifera di Apple al lavoro su un visore per la Realtà Aumentata (AR) e le ultime indiscrezioni riferiscono che questo potrebbe arrivare nel 2019, prima di quanto finora indicato.
C.C. Leung, vicepresidente di Quanta, importante fornitore di Apple (è l’azienda che assembla MacBook e Apple Watch), parlando con la stampa ha dichiarato che la sua azienda sta lavorando su progetti legati alla Realtà Aumentata e che ha creato tecnologie ottiche per dispositivi AR già due anni fa. A riferire le parole di Leung è Nikkei Asian Review spiegando che l’importante produttore taiwanese prevede ottime opportunità nel mercato degli indossabili per l’AR e che la disponibilità di questi dispositivi sul mercato è prevista “Non oltre l’anno 2019”.
Il dirigente ha spiegato che il prodotto AR del quale è a conoscenza sarà “Un gadget tipo headset” quindi uno schermo montato sulla testa dello spettatore attraverso un casco ad hoc “Con lenti trasparenti che consentono agli utenti di vedere attraverso e interagire con l’ambiente”.
Leung non ha ovviamente nominato la società per la quale la sua azienda sta lavorando, ma gli analisti puntano il dito in direzione di Cupertino. Apple è il cliente più imporrante dell’azienda taiwanese. Leung ha spiegato che, sebbene i dispositivi per la Realtà Virtuale (VR) sono al momento meno costosi e potrebbero presto essere prevalenti, quelli per la Realtà Aumentata rendono possibile un maggiore numero di applicazioni e a suo dire, a lungo andare, offrono più opportunità rispetto alla VR.
Ma il dirigente si è spinto oltre indicando anche il possibile scenario di introduzione sul mercato e prezzo: secondo Leung un visore AR proposto a meno di 1.000 dollari potrebbe diventare un successo. Questo in contrasto con il sofisticato Microsoft Hololens già disponibile ma proposto a 3.000 dollari. Infine sull’argomento è intervenuto anche Barry Lam, presidente di Quanta che prevede una adozione iniziale da parte delle aziende per incrementare efficienza e produttività, per poi diffondersi anche tra le persone nella vita di tutti i giorni «Molte grandi società puntano tutte a sviluppare più applicazioni AR. Siamo in anticipo rispetto a molti».
Apple ha integrato in iOS 11 funzionalità specifiche per la Realtà Aumentata, tecnologia che permette agli sviluppatori di creare app in cui gli utenti possono sovrapporre contenuti virtuali a scene reali. Nei giorni passati è circolata voce di Apple al lavoro su un visore, progetto indicato con il nome in codice T288 basato sul nuovo sistema operativo rOS (reality operating system).
Naturalmente mentre la quantità di indiscrezioni aumenta, i piani di Cupertino rimangono segreti ma in numerose occasioni il Ceo Tim Cook ha espresso il suo entusiasmo per le enormi possibilità offerte dalla Realtà Aumentata. Il dirigente ha paragonato l’AR alla rivoluzione introdotta con gli smartphone, una tecnologia di cui le persone non potranno più fare a meno, che verrà impiegata non solo per giochi, e-commerce, shopping, ma anche per lavorare, comunicare, studiare. In altre interviste sia Tim Cook che Jony Ive hanno indicato i limiti della tecnologia attuale, non ancora in grado di offrire la qualità di visione e l’esperienza utente a cui Apple mira. In definitiva gli indizi si moltiplicano e sembrano tutti puntare in un’unica direzione.