Utilizzando Boot Camp, la tecnologia di dual-boot di Apple che permette di installare su una partizione del disco del Mac un sistema Windows (o Linux) completo e autonomo, si può scegliere quale versioen di Windows utilizzare, a partire da Xp Service Pack 1.
Esistono però anche le versioni con kernel a 64 bit di Vista. Ma, tramite Boot Camp, non tutti i Mac dotati di Intel sono compatibili. Come segnala una pagina del supporto ufficiale di Apple, funzionano i Mac Pro rilasciati a partire dall’inizio del 2008, i MacBook Pro 15 polilci di inizio 2008, i MacBook Pro 17 pollici di inizio 2008 e i recenti MacBook Pro con il nuovo chassis Unibody.
Sino a questo momento, né gli iMac né i MacBook vecchio o nuovi e i vecchi MacBook Air di prima generazione funzionano con il kernel a 64 bit di Windows. Probabilmente, neanche i nuovi MacBook Air.
Cambia in maniera radicale il discorso se si passa all’emulazione con i due campioni del settore: Fusion di VMWare e Parallels Desktop.
Nel caso di Fusion, l’emulazione per i sistemi Windows con kernel 64 bit di Vista funziona su tutti i Mac basati su Intel con processore Core 2 Duo o Xeon. In altre parole, anche su MacBook Air, MacBook, iMac e vari Mac mini.
Invece, Parallels funziona solo con i kernel a 32 bit di Windows, mentre la versione Server riesce a utilizzare i sistemi operativi Microsoft con kernel a 64 bit. Ricordiamo che Parallels Server funziona su Mac Os 10.5 server e costa 1,250 dollari.