Da quando è nata la moda dei droni non ha accennato a diminuire; anzi, ad oggi sono disponibili sul mercato soluzioni per tutte le tasche, con possibilità maggiori rispetto agli anni precedenti e in tutte le fasce di prezzo.
Se prima il volo con i droni era riservato solo ad una stretta cerchia di utenti, adesso è possibile, con le dovute cautele per il rispetto delle leggi, anche con una spesa davvero irrisoria, divertirsi e pilotare un quadricottero. La stagione per il volo è iniziata: ecco i migliori droni per tutte le fasce di prezzo.
Come scegliere un drone
Tipologie
Ad oggi sul mercato non si contano più i droni disponibili di svariati brand, di fasce di prezzo completamente differenti, che hanno finalità diverse. Esistono i droni giocattolo, quelli che possono comprarsi per poche decine di euro, ma che non mancano certamente di far divertire i piloti. Questi droni sono, prevalentemente, studiati per un utilizzo indoor, quindi all’interno delle mura domestiche.
Si tratta spesso di droni di piccole dimensioni, che volano per circa 7/10 minuti, e che spesso riescono a compiere acrobazie per aria. Ci sono poi droni per l’esterno, quasi sempre dotati di camera per riprendere le immagini dall’alto: in questo caso, importante sarà valutare il raggio di volo, la batteria, e le caratteristiche tecniche della videocamera e del controller.
Motori
Componente fondamentale per un drone è il reparto motori. La macrodistinzione che possiamo fare è quella da motori brushless e brushed. Senza mezzi termini, i primi risultano assolutamente i migliori, per diversi motivi. Senza scendere troppo nei particolari tecnici, i motori Brushless hanno il vantaggio di sprecare meno energia, di erogare maggiore potenza e di avere una gestione manutentiva molto limitata.
Si tratta di motori che assicurano una maggiore longevità: possono volare di continuo, sostituendo la batteria al drone, senza necessità di dover aspettare che si raffreddino. Inoltre, riescono a sollevare pesi maggiori, quindi possibilità di equipaggiare il drone con una camera e un gimbal per la stabilizzazione.
Al contrario, i motori brushed non hanno una propulsione particolarmente forte, quindi non possono portare pesi aggiuntivi, come action cam o gimbal, e prima di effettuare un secondo volo dovranno raffreddarsi.
Camera, gimbal e stabilizzazione immagini
I droni sono, in realtà, delle camere volanti. E’ vero, ci si diverte anche quando il drone non ha la telecamera, ma per molti è una componente fondamentale. Esistono diverse soluzioni per riprendere immagini dall’alto. Alcuni droni propongono una telecamera integrata, non removibile, spesso già alloggiata su un gimbal, mentre in alcuni casi è possibile acquistare il drone senza camera, potendola poi acquistare separatamente.
Solitamente i droni più costosi propongono già una soluzione con camera integrata, con annesso gimbal per stabilizzare le immagini. I droni giocattolo hanno anche camere proprietarie, ma solitamente senza gimbal, e di qualità decisamente inferiore. Chi acquista un drone da poche decine di euro potrà sì visualizzare le immagini riprese dal drone, ma avranno una qualità insufficiente e, soprattutto, saranno decisamente mosse.
Esistono poi droni da poche centinaia di euro, sulle quali è possibile montare action came di qualità e gimbal: in alcuni casi, anche droni professionali non proprongono una camera integrata, ma lasciano all’utente il compito di sceglierla e innestarla all’interno di gimbal di qualità.
Inoltre, è bene differenziare i droni FPV, da quelli che non godono di questa caratteristica. Il volo FPV consente di ricevere in tempo reale l’immagine dalla camera del drone, così da poterli pilotare anche a distanza.
Per quanto riguarda la stabilizzazione dell’immagine esistono principalmente due macro categoria: stabilizzazione meccanica e stabilizzazione software, anche se ultimamente si assiste ad un mix tra le due soluzioni (come nel caso di DJI Spark). Un gimbal meccanico è un supporto motorizzato, che muove la telecamera per compensare le vibrazioni del drone. Tutti gli ultimi droni DJI offrono stabilizzazione meccanica, mentre Parrot, ad esempio, sfrutta una stabilizzazione software, ma con risultati comunque eccellenti, apprezzabili sulla linea Bebop.
Raggio di volo del drone
Sebbene normative ENAC impongano di controllare a vista il proprio drone quando si vola, i vari quadricotteri in commercio hanno range di volo che variano da poche decine di metri, a chilometri di distanza. I droni giocattolo, solitamente, permettono di allontanarsi di qualche decina di metri, mentre quelli più costosi, anche attraverso la connessione WiFi dello smartphone, riescono a raggiungere distanze superiori ai 100 metri. Quando poi si sceglie un drone di fascia alta, si può arrivare a pilotarlo anche a chilometri di distanza.
Anche tra i droni di fascia alta, però, va fatta una differenza: alcuni, come Mavic Pro, Phantom 4, o superiori, offrono collegamenti proprietari tra radiocomando e drone, che permettono di pilotare il velivolo a chilometri di distanza, con tanto di segnale video a smartphone e tablet particolarmente fluido. Altri droni, come ad esempio Mavic Air, sebbene dispongano di un radiocomando potente, in grado di spingere il drone a 500 metri (diversi chilometri in FCC), dispongono di un segnale video solo WiFi, quindi con qualche lag nell’immagine trasmessa dal drone, se particolarmente lontani.
Droni, legge e documento ENAC
Considerando che si tratta di una materia davvero dinamica, spesso soggetta a modifiche, il consiglio è quello di aggiornarsi direttamente con le fonti ufficiali. A questo indirizzo potete leggere l’ultima regolamentazione ad oggi applicata.
Ecco quali secondo noi sono i migliori droni in commercio, per le varie fasce di prezzo.
Obbligo di patentino
Quando si sceglie un drone, naturalmente, occorre anche fare i conti con il patentino. Ad oggi è possibile pilotare senza patentino droni con peso inferiore a 250 grammi. Per questo, nella scelta, il peso del drone ha un ruolo chiave e fondamentale.
Modelli per fascia di prezzo
I droni si possono scegliere per funzioni e prestazione o per prezzo. Ma i due elementi sono praticamente sempre connessi. Anche se ovviamente questa affermazione deve essere assunta con un pochino di cautela, noi abbiamo scelto di utilizzare questa prospettiva per guidarvi alla scelta del miglior drone per le vostre attese.
Sotto i 100 Euro
Partiamo dai super economici. Parliamo di droni sotto i 100 euro, in linea generale poco più che giocattoli ma che consentono di entrare nel mondo di questi “quadricotteri” senza impegnarsi troppo e capire se fa per noi
Micro droni
Una categoria davvero divertente, e che consigliamo come regalo per i più piccoli, è certamente quella dei micro droni. Si tratta di velivoli che stanno nel palmo di una mano e che, certamente, possono (devono) essere utilizzati al chiuso. Su Amazon la lista è davvero infinita, e tutti con le stesse caratteristiche, più o meno. Si tratta di giocattoli che non hanno ovviamente molte pretese, che nella maggior parte dei casi non scattano foto, ne registrano video, e che hanno un range di volo limitato a pochi minuti. Ciò nonostante, si tratta di mezzi davvero interessanti e divertenti, che spesso riescono anche a compiere acrobazie a mezz’aria, per stupire i propri amici.
A questo indirizzo ne trovate uno per iniziare.
SANROCK U52
Se volete spendere giusto qualche euro in più, ma senza restando nel terreno dei giocattoli, allora vi consigliamo un drone come questo. Si tratta di un quadricottero pronto al decollo e, anche in questo caso, utile per iniziare. Questa volta, però, troviamo in dotazione una telecamera che permetterà di registrare video e scattare foto, oltre a poter guardare il flusso video in diretta sul proprio smartphone, mentre lo si pilota.
Ovviamente, sempre con qualità molto limitata. Il drone, inoltre, propone alcune modalità avanzate, come il mantenimento dell’altitudine automatica in volo, e la possibilità atterrare e decollare premendo un solo tasto, oltre che di compiere acrobazie a mezz’aria. Incluso in confezione, naturalmente, il radio comando.
Sotto i 300 Euro
Dopo i droni da 100€ saliamo un pochino di livello. La fascia tra i 100 e 200 euro, in realtà, ci sentiamo addirittura di escluderla. Non si spende pochissimo e, in realtà, è difficile trovare qualcosa che veramente faccia fare un salto di qualità. Si tratta ancora di prodotti non sufficienti per un hobbista evoluto, tanto che a questo punto potremmo addirittura consigliarvi di bypassare questa fascia di prezzo, decidendo di spendere qualcosina di più, ma ritrovandovi tra le mani un drone davvero valido.
Per questo, se decidere di spendere meno di 200 euro, il consiglio è di acquistare qualcosa di veramente economico tra i droni che trovate su.
DJI Mini 2 SE
DJI Mini 2 SE spiega perfettamente perché non vi consigliamo di spendere 200 euro. Tutti i droni compresi nella fascia di prezzo da 100 a 200 euro, in realtà, sono semplici giocattoli. Aggiungendo a questa cifra 79 euro vi portate a casa un DJI Mini 2 SE. Si tratta di un prodotto che vi farà fare un salto di qualità incredibile con una spesa aggiuntiva tutto sommato irrisoria.
Mantenendo il peso al di sotto dei 249 grammi e introducendo significativi miglioramenti nelle prestazioni di volo, punta molte delle sue carte nelle dimensioni e una fotocamera CMOS da 1/2,3 pollici è in grado di registrare video in risoluzione 2,7K e scattare foto da 12 MP.
Il drone può rimanere in volo per 31 minuti e offre una trasmissione video HD fino a 10 km. Le funzionalità intelligenti di controllo del volo, come decollo e atterraggio con un solo tocco, hovering stabile e ritorno automatico a casa (RTH), sono tutte presenti. Modalità di scatto avanzate come QuickShots e Panorama consentono anche ai principianti di esplorare la fotografia creativa.
FIMI X8 Mini V2
Diretto concorrente del DJI Mini 2, FIMI X8 Mini V2 è un drone di tutto rispetto. Anzitutto in termini di qualità della ripresa, dato che gira filmati in 4K. Il FIMI X8 Mini si distingue soprattutto per la qualità delle sue riprese, in grado di registrare video in 4K. Dotato di avanzati sensori per il tracciamento intelligente delle persone, l’X8 Mini vanta una fotocamera con sensore da 12 megapixel da 1/2,6 pollici e un’ottica F/2.0, montata su un gimbal a 3 assi. Questa configurazione consente di creare video HDR in 4K a 30 fps con una velocità dati di 100 Mbit. Il drone offre diverse modalità, tra cui quella notturna, Hyperlapse e la possibilità di effettuare live streaming.
Si trova su Amazon a meno di 300 euro.
Sotto i 450 Euro
Tra i 200 e i 450 euro si comincia a fare sul serio. In questa categoria di prezzo troviamo alcuni dei prodotti più venduti del mercato.
DJI Mini 3
Nei fatti mantiene lo stesso design e dimensioni del DJI Mini 2 SE, ma migliora in tutto le sue caratteristiche. Restano tutti i pregi della serie DJI Mini: tra cui il peso di 249 grammi, che gli permette di essere pilotato senza patentino, svolge riprese aeree in 4K, stabilizzate tramite gimbal meccanico a tre assi e i suoi sensori di posizione e visione precisi l’aiutano a mantenere uno stazionamento preciso.
DJI Mini 3 propone sensori da 1/2.3 pollici, capaci di scattare foto a 12 MP (apertura f/1.7) e registrare video ad una risoluzione massima di 4K/30fps @100 Mbps. In più, le immagini possono essere salvate in JPEG standard e RAW, permettendo anche agli utenti più esperti di modificare i montaggi successivamente
Sotto i 700 Euro
Sotto i 700 euro il terreno è quasi esclusivamente di dominio di DJI. Parliamo di droni di ottimo livello, quasi professionali. Vediamo quali sono i migliori.
DJI Avata
Il DJI FPV Avata è un drone che cambia, letteralmente, la prospettiva di volo: come lascia intendere lo stesso nome, vi mette a bordo in prima persona grazie ad un sistema di visualizzazione in prima persona. In pratica grazie a speciali occhiali, trasmette quel che riprende in prospettiva diretta dandoci la possibilità di vedere quel che il drone vede.
Il giunto cardanico della fotocamera ad asse singolo fornisce una visione più realistica possibile del volo.
Ha circa le dimensioni di un DJI Mini, anche se è più pesante con i suoi 410 grammi. E’ estremamente robusto, con tanto di para eliche che le riparano da eventuali scontri. Il gimbal è ad asse singolo, la videocamera 4K registra a 60 frame al secondo.
Riesce a raggiungere l’incredibile velocità di 100 km/h, anche se per sbloccare questa modalità manuale si avrà bisogno di un apposito controller, mentre con il Motion Controller DJI si potrà accedere solo alle modalità Normal e Sport.
A meno di 600 euro si compra nella configurazione solo drone. Se, invece, volete acquistarlo nel kit completo, vi consigliamo il modello 2, che però costa praticamente il doppio.
DJI Mini 4 Pro con radio comando RC N2
Se siete disposti a scendere a compromessi sul radiocomando, allora potreste avere il modello della serie DJI Mini top di gamma a meno di 700 euro. Si tratta del DJI Mini 4 Pro, il più potente della gamma, in versione con telecomando senza schermo.
Anche questo modello propone un peso inferiore a 249 grammi, con possibilità di essere dunque pilotato in molti Paesi europei senza necessità di patentino. Piccolo, ma sempre performante, con una qualità delle immagini elevata grazie al sensore CMOS da 1/1.3 pollici, alla doppia ISO nativa e alle funzionalità di ripresa avanzate.
Cattura ogni dettaglio grazie all’apertura f/1.7, alla risoluzione delle immagini da 48 MP e ai video HDR in 4K/60fps. La modalità di ripresa verticale e l’algoritmo di riduzione del rumore nella modalità video in notturna garantiscono immagini chiare anche in condizioni di scarsa illuminazione.
DJI Mini 4 Pro offre un’autonomia di volo di 34 minuti, che può essere estesa a 45 minuti con la Batteria di volo intelligente Plus. La trasmissione video è l’ultima O4, che garantisce un controllo reattivo e fluido fino a 20 km didistanza. Nei paesi UE il limite di trasmissione sarà di 10km come richiesto dalle normative europee
Se, invece, avete un budget di 100 euro, e non volete scendere a compromessi, allora optate per la versione del DJI Mini 4 Pro con telecomando con display. Vi eviterà di dover collegare ogni volta lo smartphone e, in più, offrirà una luminosità top per poter guidare con massima visibilità anche sotto la luce diretta del sole.
Sopra i 1000 Euro
Mavic Air 3
Uno dei punti di forza del DJI Air 3 è la doppia fotocamera principale, che include una fotocamera grandangolare e un teleobiettivo medio 3x. Queste due fotocamere consentono agli utenti di catturare paesaggi in tutta la loro ampiezza e di creare una prospettiva unica per evidenziare i soggetti in modo cinematografico. Le fotocamere scattano foto da 48 MP e registrano video HDR in 4K/60fps, garantendo dettagli iper realistici e possibilità di ritaglio in post-produzione.
Con un peso di soli 720 grammi, DJI Air 3 è piuttosto leggero, offrendo maggiore libertà e flessibilità durante i voli, con un’autonomia che arriva fino a 46 minuti. Inoltre, la nuova stazione di ricarica per batterie supporta una funzione di accumulo dell’energia, permettendo di trasferire la carica rimanente da più batterie alla batteria con la massima carica residua, ideale per situazioni in cui le opzioni di ricarica sono limitate.
Un altro importante aspetto del DJI Air 3 è il rilevamento degli ostacoli omnidirezionale, una caratteristica inedita nella serie Air. Questa funzione consente al drone di rilevare gli ostacoli in tutte le direzioni, garantendo un volo più sicuro e ininterrotto. Inoltre, grazie all’utilizzo di APAS 5.0, il drone è in grado di evitare gli ostacoli attivamente, utile sia per i principianti che per gli utenti più esperti.
Sopra i 2000 euro
Sopra i 2000 euro si trovano droni estremamente potenti sotto ogni profilo. Per tutti praticamente serve il patentino ma gli appassionati non si dovrebbe far spaventare nè da una cosa nè dall’altra viste le tecnologie in gioco. In questo settore vi segnaliamo un unico drone…
Mavic 3 Pro
Mavic 3 Pro è praticamente il drone di punta della società, con un sistema a tripla fotocamera indicato come un dispositivo che inaugura “una nuova era per l’acquisizione di contenuti aerei” attraverso 3 fotocamere con diverse lunghezze focali.
Tra le peculiarità del drone: la fotocamera Hasselblad di Mavic e 2 teleobiettivi, un’autonomia di volo massima di 43 minuti, il rilevamento degli ostacoli omnidirezionale e la trasmissione video in HD fino a 15 km.
Mavic 3 Pro eredita la fotocamera Hasselblad con CMOS da 4/3 della serie Mavic 3. La fotocamera supporta lo scatto di foto in RAW a 12 bit con una gamma dinamica nativa fino a 12,8 stop. Secondo il produttore, Hasselblad Natural Color Solution (HNCS) è in grado di ripristinare con precisione i colori percepiti dall’occhio consentendo di ottenere scatti invidiabili “senza doversi affidare a post-produzione e preimpostazioni cromatiche complesse”.
Le specifiche video sono professionali, con acquisizione di immagini fino a 5.1K a 50 fps o DCI 4K a 120 fps.
Migliorando il teleobiettivo di Mavic 3, Mavic 3 Pro è dotato di una fotocamera con risoluzione, apertura e frequenza dei fotogrammi video ulteriormente migliorate. Supporta la ripresa di video in 4K/60fps con zoom ottico 7x e foto da 12 MP con zoom ibrido fino a 28x.
Mavic 3 Pro offre fino a 43 minuti di autonomia volo ed è supportato il rilevamento omnidirezionale e l’APAS 5.0. 8 sensori di visione grandangolari funzionano con un motore di elaborazione che permette di rilevare gli ostacoli in tutte le direzioni e pianificare una rotta di volo sicura che li eviti.