Qualcomm ha comunicato a vari enti di vigilanza in tutto il mondo di essere contraria all’acquisizione di ARM da parte di Nvidia. A riferirlo è CNBC spiegando che Qualcomm ha manifestato le proprie obiezioni sull’acquisizione di ARM da parte di Nvidia alla Federal Trade Commission (FTC), alla Commissione Europea, al garante della concorrenza britannico e all’Amministrazione statale cinese per la regolamentazione del mercato.
A detta di Qualcomm, l’acquisizione da parte di Nvidia è un rischio che permetterebbe a quest’ultima di i intervenire in qualità di custode sulla tecnologia di ARM, elemento che potrebbe impedire ad altri produttori di chip di sfruttare determinate tecnologie. Ancora più importante, Qualcomm, sta montando un caso lasciando intendere che l’unico modo per Nvidia di portare a termine l’acquisizione e renderla redditizia è di diventare il custode assoluto della tecnologia ARM.
Arm è al momento controllata dalla giapponese SoftBank e concede in licenza la sua architettura ad oltre 500 aziende, compresa Apple. L’architettura di ARM è usata nel 95% degli smartphone, e la paura di molti è che, con l’acquisizione, Nvidia possa ostacolare aziende rivali quali AMD e Apple.
A fine gennaio di quest’anno erano emerse voci secondo le quali Intel e Qualcomm stavano facendo pressioni sulle autorità americane per la regolamentazione della concorrenza per rallentare l’acquisizione o, ancora meglio, impedirla del tutto.
Come abbiamo già spiegato altre volte, l’acquisizione di ARM da parte di Nvidia permetterebbe a quest’ultima di ottenere un numero enorme di brevetti e proprietà intellettuali, con vantaggi notevoli rispetto a concorrenti quali Intel, AMD e Qualcomm. In virtù di questo è molto probabile che qualsiasi accordo sarà condizionato al rispetto degli obblighi di licenza alle aziende concorrenti.
Nel Regno Unito, lo Stato di nascita di Arm, l’autorità britannica per la concorrenza ha riferito il 6 gennaio che avrebbe avviato indagini sulla vendita, annunciata lo scorso settembre, e contro la quale Hermann Hauser, co-fondatore dell’azienda, sta combattendo. L’Autorità per la concorrenza e i mercati, insieme alle sue controparti in tutto il mondo, analizzerà l’impatto dell’acquisizione al fine di garantire che non avrà conseguenze negative per i clienti di Arm.
Qualcomm non è l’unico ad opporsi a questa acquisizione. Huawei sta facendo pressioni sul regolatore cinese per il no all’operazione e negli Stati Uniti anche Intel, Microsoft e Google stanno facendo tutto il possibile per fermarla.