Nonostante la serie 12 di iPhone sia stata commercializzata in ritardo rispetto ai lanci tradizionali di Apple, la forte domanda ha fatto recuperare brillantemente il tempo perso. Lo dimostra il fatto che Qualcomm, che produce il modem 5G della nuova linea, ha riconquistato il primo posto nella classifica delle aziende che stanno traendo maggiori ricavi dalla vendita dei chip per smartphone.
Secondo le statistiche stilate da Trendforce, specializzata in analisi di mercato nell’industria tech, nell’ultimo trimestre la società di San Diego ha incassato 4,96 miliardi di dollari, pari ad un aumento del 37,6% su base annua. Questa crescita – scrivono – va attribuita ad una serie di fattori, tra cui l’ingresso nella catena di fornitura Apple a inizio 2020 e il fatto che l’adozione della connettività 5G aumenta costantemente.
Apple Qualcomm, lo ricordiamo, hanno concluso una lunga e tortuosa battaglia legale nel 2019. Il gigante tech di Cupertino ha firmato un contratto di fornitura pluriennale con Qualcomm e ha accettato di pagare tra i 4,5 e i 4,7 miliardi di dollari per risolvere i problemi legati ai brevetti contestati. Con questo contratto Apple è obbligata a comprare i chip di Qualcomm per un determinato periodo di tempo ma ciò non significa che nel frattempo debba restare a guardare. Il fatto che quest’anno abbia introdotto il processore M1 sui Mac è solo un esempio del fatto che ha le capacità e le tecnologie per costruirsi i chip da sola, ed è proprio per questo che si ritiene che, terminato il contratto, possa seguire una strada simile anche per quanto riguarda l’auto-progettazione dei modem 5G, ai quali – sostengono diverse fonti – starebbe già lavorando.
Prima di Qualcomm, Apple usava i modem Intel. Per la precisione fino al 2018, quando quest’ultima ha fatto sapere di non essere in grado di produrre un chip 5G in tempo per il 2020. Perciò terminata la battaglia legale tra Apple e Qualcomm, Intel ha cessato lo sviluppo dei suoi modem 5G ed ha venduto tutto il portafoglio di brevetti correlati ad Apple. Forse prima di vedere il modem 5G targato Apple dovremo attendere ancora cinque anni: l’accordo tra le due parti prevede infatti una fornitura di modem per sei anni.
E’ cominciata il 1 aprile 2019, quindi saranno probabilmente gli iPhone 2025 (piccola digressione: si chiameranno iPhone 17? Difficile dirlo, specialmente se teniamo conto della ben nota triscaidecafobia degli americani, che potrebbe far saltare la nomenclatura iPhone 13 già per il prossimo anno) i primi ad utilizzare un modem 5G autoprodotto. Sempre se questa tecnologia sarà ancora la migliore a disposizione del pubblico (ad oggi, gli standard internazionali sulla tecnologia 6G non sono ancora stati definiti, tanto che non sembra ancora figurare neppure nell’agenda del 3GPP, l’accordo degli enti di certificazione per le tecnologie delle telecomunicazioni).