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Una corte sud coreana ha respinto il ricorso di Qualcomm contro quanto stabilito dall’antitrust, autorità che nel paese ha chiesto di cambiare le modalità con le quali la multinazionale gestisce i brevetti.
Lo scorso anno la Korea Fair Trade Commission (KFTC) aveva sanzionato Qualcomm per presunte violazioni antitrust sulle attività di licenza dei brevetti, la sanzione più alta mai inflitta ad una azienda in questo paese, pari a ben 850 milioni di dollari. Il chipmaker aveva chiesto una sospensione della sentenza, contestando anche il metodo usato per calcolare l’ammontare della multa.
La Korea Fair Trade Commission accusa il colosso statunitense specializzato in chip-modem di avere violato le leggi sulla concorrenza limitando l’accesso di produttori rivali ai propri brevetti, rifiutandosi di offrire licenze su alcune proprietà e offrendone altre con pacchetti contenenti brevetti non fondamentali.
Per problemi simili, Qualcomm ha un contenzioso in corso con Apple e negli ultimi anni ha dovuto affrontare citazioni in giudizio da parte di vari enti regolatori in diverse nazioni, che accusano il produttore di tattiche sleali, non molto diverse da quelle per le quali è accusata in Corea del Sud.
A febbraio del 2015 la Cina ha imposto al produttore una multa di 975 milioni di dollari e nuove modalità per la vendita delle licenze. Anche organi antitrust europei accusano Qualcomm per problematiche simili legate ai brevetti riguardanti i chipset modem.