Qualcomm ha annunciato che il suo consiglio di amministrazione ha respinto all’unanimità l’offerta non sollecitata di Broadcom del 6 novembre.
In un comunicato stampa si legge che il Consiglio è unanimemente convinto che la proposta di Broadcom sottovaluti la posizione di Qualcomm nel settore delle tecnologie mobile e prospettive di crescita futura.
“Nessun’altra azienda è posizionata meglio nel settore mobile, IoT, automotive, edge computing e networking all’interno dell’industria dei semiconduttori” ha dichiarato Steve Mollenkopf, CEO di Qualcomm. E ancora: “Siamo fiduciosi nella nostra abilità di creare espressivo valore aggiunto per i nostri azionisti mentre continuiamo la nostra crescita in questi attraenti segmenti e guidiamola transizione verso il 5G”.
Broadcom, lo ricordiamo, ha messo sul piatto una proposta in contanti e azioni valutata 130 miliardi di dollari, debito incluso (70 dollari per ogni azione di Qualcomm, di cui 60 dollari in contante e 10 dollari in azioni). Secondo le stime degli analisti, dalla fusione di Broadcom e Qualcomm, includendo Nxp (a sua volta acquisita da Qualcomm), verrebbe fuori una società con un fatturato pro-forma per il 2017 di circa 51 miliardi di dollari e un Ebitda di circa 23 miliardi.
Le dichiarazioni di Qualcomm potrebbero essere anche un bluff, per innalzare la posta in gioco (un “trucco” comune in queste situazioni). Broadcom qualche giorno addietro aveva annunciato il trasferimento del domicilio fiscale della società da Singapore negli USA. L’acquisizione di Qualcomm è vista da molti come un modo per avere il placet dalla Casa Bianca all’acquisizione per 5,5 miliardi di dollari di Brocade da parte di Broadcom e spianare la strada a ulteriori operazioni di fusioni e acquisizioni.