Qualcomm non pagherà nessuna multa o quasi. Lo scorso ottobre il produttore di chip era stato accusato dall’Antitrust di Taiwan per concorrenza sleale: in pratica avrebbe dovuto sborsare 773 milioni di dollari in merito alle modalità con le quali stabilisce i prezzi su brevetti e chip modem per gli smartphone. L’azienda ha già pagato 89 milioni di dollari (e questi non le saranno restituiti) ma in base a un nuovo accordo raggiunto con il Paese, la multa è stata ufficialmente annullata.
In compenso la società, entro i prossimi cinque anni, si impegna ad investire 700 milioni di dollari «Per potenziare le attività di ricerca nel paese». Una soluzione che porterà vantaggi da entrambe le parti.
Da un lato infatti Qualcomm non “butterà” milioni di dollari in una multa ma li farà fruttare attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie. Dall’altro lato aziende e mercato locali che utilizzano i chip del produttore, ma sopratuttto tecnologie e brevetti Qualcomm concessi su licenza, per i prossimi anni potranno contare su un ingente fondo di investimento per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie.
Qualcomm si è impegnata a collaborare con la FTC di Taiwan sull’ecosistema dei semiconduttori, sulle tecnologie 5G, espansione di mercato, start-up, collaborazioni a livello universitario e anche per la costruzione di un centro di ingegneria e produzione nel Paese.
Ricordiamo che Qualcomm si trova comunque ad affrontare diverse battaglie legali che riguardano pratiche commerciali e prezzi praticati per l’impiego dei suo processori nei terminali Android oltre che per i chip modem impiegati da Apple in iPhone e iPad.
Negli Stati Uniti Qualcomm sta affrontando una causa avviata dalla FTC USA per presunte tattiche anticompetitive messe in atto per rimanere fornitore dominante nei chip modem per smartphone. In Europa Qualcomm è stata multata per 1 miliardo di euro all’inizio del 2018 sempre per pratiche scorrette nella fornitra di chip modem LTE ad Apple.
Oltre alle cause sollevate dagli organismi antitrust in diverse nazioni, Qualcomm è impegnata in una imponente battaglia legale avviata da Apple, anche in questo caso per termini e costi di chip e tecnologie concessi in licenza. Proprio per questa ragione si prevede che i nuovi iPhone 2018 in arrivo impiegheranno esclusivamente chip modem Intel, forse escludendo Qualcomm completamente o quasi dalle forniture.