Qualcomm e la Federal Trade Commission (FTC) – l’ente governativo USA che si occupa della tutela dei consumatori e della gestione della concorrenza – hanno chiesto a un tribunale federale di rinviare il giudizio preliminare per un caso che riguarda l’antitrust giacché le due parti coinvolte ritengono di poter risolvere la questione con un accordo.
Se il rinvio sarà concesso, riferisce Reuters, il rito abbreviato potrebbe essere posticipato di 30 giorni. Il produttore di chip modem a quanto pare mira a chiudere il maggior numero possibile di controversie giudiziarie al fine di arrivare all’obiettivo finanziario previsto per la fine del nuovo anno fiscale.
Il caso che contrappone Qualcomm alla FTC risale a gennaio del 2017. La FTC aveva citato in giudizio Qualcomm per pratiche anti concorrenziali. Secondo la Commissione Federale per il commercio USA Qualcomm avrebbe costretto Apple a usare i suoi chip baseband per un periodo di 5 anni, impedendo ai concorrenti di entrare nel lucroso business di iPhone e iPad, con pratiche e accordi anti concorrenziali.
Dopo la FTC, anche Apple ha citato in giudizio Qualcomm affermando che quest’ultima avrebbe imposto alle imprese acquirenti prezzi elevati e fuori mercato per lo sfruttamento di tecnologie e brevetti, facendo leva sulla sua posizione monopolistica. La multinazionale di Cupertino ha chiesto un miliardo di dollari in sconti che il produttore di chip-modem avrebbe promesso, negandoli successivamente come ritorsione per la collaborazione della Mela con le indagini dell’antitrust della Corea del Sud che a fine 2016 ha inflitto a Qualcomm una multa di circa 853 milioni di dollari per pratiche anticoncorrenziali.
Ad agosto dello scorso anno, il chipmaker è stato condannato a pagare una multa pari a 773 milioni di dollari dalla Commissione di Taiwan per la concorrenza (Fair Trade Commission) in merito alle modalità con le quali stabilisce i prezzi su brevetti e chip modem per gli smartphone.
La questione Apple contro Qualcomm, lo ricordiamo, ruota tutta intorno ai chip-modem integrati nei dispositivi di Cupertino. Qualcomm ha anche accusato Apple di avere violato i contratti rivelando a Intel tecnologie software di sua proprietà. In passato Apple ha usato esclusivamente chip modem di Qualcomm, ma con le ultime generazioni di iPhone ha cominciato a usare anche i chip modem costruiti da Intel. L’ha già fatto con iPhone 7 e 7 Plus e anche con i iPhone 8 e iPhone 8 Plus.