Qualcomm ha annunciato che verserà a BlackBerry 814,9 milioni di dollari, somma che arriva dalla delibera dell’arbitrato vincolante per la quale le due aziende si erano accordate patteggiando una disputa su royalty concernenti vendite passate. Per BlackBerry è ovviamente un’ottima notizia: l’importo di Qualcomm è quasi pari ai terzi dei ricavi generati dall’azienda canadese nel 2016.
“Con Qualcomm abbiamo un rapporto duraturo e la riteniamo un partner tecnologico” ha fatto sapere il CEO di BlackBerry, John Chen. Qualcomm fa sapere ovviamente di non concordare con la decisione ma, l’arbitrato vincolante, impedisce di presentare appello. La decisione arbitrale prevedeva disposizioni sul pagamento anticipato. Le due aziende avevano deciso di ricorrere all’arbitrato per stabilire se alcune delle royalty chieste da Qualcomm dovevano essere applicate anche a pagamenti fatti dai canesi, in relazione ad un accordo di licenza fra le due aziende. Una situazione complicata, considerando che gli smartphone di BlackBerry montano processori Snapdragon. Sarà interessante verificare se quanto accaduto in futuro influenzerà la collaborazione tra le due aziende.
È di ieri la notizia che Qualcomm ha risposto e contestato la causa in corso con Apple. “Qualcomm è leader mondiale nella progettazione e nello sviluppo di tecnologie mobili fondamentali e innovative, che abilitano l’ecosistema mobile in tutto il mondo. Oggi, le tecnologie brevettate da Qualcomm rappresentano un valore chiave per i dispositivi mobili” ha dichiarato Don Rosenberg, Executive Vice President and General Counsel di Qualcomm. “Il valore delle nostre invenzioni è comprovato da centinaia di contratti di licenza, negoziati e rinegoziati in oltre tre decenni, potenzialmente con ogni produttore di telefonia della storia, comprese quelle aziende che in Asia hanno prodotto iPhone e iPad di Apple. Nel corso degli ultimi dieci anni, Apple ha ricoperto un ruolo significativo nel portare i benefici della tecnologia mobile ai consumatori attraverso i suoi prodotti e servizi più conosciuti. Contestualmente, Apple non avrebbe potuto costruire l’incredibile mercato iPhone che le ha permesso di diventare l’azienda più redditizia al mondo – registrando oltre il 90 per cento dei profitti in ambito smartphone – senza poter contare sulle fondamentali tecnologie cellulari di Qualcomm. Ora, dopo un decennio di crescita storica, Apple si rifiuta di riconoscere il consolidato e continuo valore di tali tecnologie. Infatti, Apple ha lanciato un attacco globale a Qualcomm cercando di sfruttare il suo enorme potere di mercato per pretendere da Qualcomm condizioni di licenza sleali e non ragionevoli. Per questo motivo, è nostra intenzione difendere vigorosamente il nostro modello di business, oltre a perseguire il nostro diritto di proteggere e ricevere il giusto valore per il contributo reso al settore della tecnologia finora”.