Altro colpo di scena sul fronte legale per Qualcomm: un tribunale degli Stati Uniti obbliga il costruttore a concedere in licenza alcune delle sue tencologie per chip modem ai rivali, tra cui rientra Intel. Ricordiamo che ormai da tempo Qualcomm è impegnata in numerose battaglie legali, sia per rispondere alle accuse delle autorità antitrust in diverse nazioni, sia contro Apple e altri costruttori di smartphone, in entrambi i casi con l’accusa di pratiche commerciali anticompetitive.
L’obbligo di concedere in licenza ai rivali alcuni dei brevetti Qualcomm per chip modem è stabilito da una sentenza preliminare emessa dal tribunale della Californa del Nord, firmato da Lucy Koh, lo stesso giudice che ha presieduto la lunga e complessa guerra legale Apple contro Samsung.
Il giudice ha rilasciato la sentenza preliminare respingendo una precedente richiesta di rinvio presentata da Qualcomm insieme alla FTC, le due parti infatti avevano dichiarato l’intenzione di raggiungere un accordo su questione e brevetti che interessano anche la causa Apple contro Qualcomm.
Il giudice – riferisce Reuters – ha stabilito che Qualcomm deve concedere in licenza alcuni suoi brevetti che riguardano i chip-modem per smartphone ad aziende quali Intel. L’azienda, lo ricordiamo, avrebbe costretto Apple a usare i suoi chip baseband per un periodo di 5 anni, impedendo ai concorrenti di entrare nel lucroso business di iPhone e iPad, con pratiche e accordi anti concorrenziali.
Di fatto, Qualcomm è stato per anni unico fornitore di chip-modem di Apple; nel 2016 ha cominicato a usare chip-modem di aziende concorrenti (Intel) e l’ultima linea di smartpone usa esclusivamente modem di Intel. Dopo la FTC, anche Apple ha citato in giudizio Qualcomm affermando che quest’ultima avrebbe imposto alle imprese acquirenti prezzi elevati e fuori mercato per lo sfruttamento di tecnologie e brevetti, facendo leva sulla sua posizione monopolistica.
La multinazionale di Cupertino ha chiesto un miliardo di dollari in sconti che il produttore di chip-modem avrebbe promesso, negandoli successivamente come ritorsione per la collaborazione della Mela con le indagini dell’antitrust della Corea del Sud che a fine 2016 ha inflitto a Qualcomm una multa di circa 853 milioni di dollari per pratiche anticoncorrenziali.
Ad agosto dello scorso anno, il chipmaker è stato condannato a pagare una multa pari a 773 milioni di dollari dalla Commissione di Taiwan per la concorrenza (Fair Trade Commission) in merito alle modalità con le quali stabilisce i prezzi su brevetti e chip modem per gli smartphone.