«Il futuro dell’AI generativa è ibrido, con l’intelligenza sul dispositivo che lavora insieme al cloud»: è il piano dell’amministratore delegato di Qualcomm, Cristiano Amon, che in occasione del Mobile World Congress MWC24 spiega come l’azienda intende guidare l’intelligent computing ovunque, per consentire «all’ecosistema di sviluppare e commercializzare casi d’uso di AI generativa» attraverso dispositivi di qualsivoglia categoria, dagli smartphone ai «PC di nuova generazione, dispositivi XR, veicoli, robotica e altro ancora».
L’obiettivo è fornire un migliore bilanciamento tra personalizzazione, privacy, affidabilità ed efficienza. E in questo senso la connettività è fondamentale – spiega il CEO Qualcomm – perché AI generativa ha bisogno di aiuto per scalare ed estendersi attraverso il cloud, l’edge e il dispositivo, e le soluzioni che la società presenta a MWC24 sono in grado di fornire connettività in grado per supportare questa nuova era appena cominciata.
Si parte con Snapdragon 8 Gen 3 per quanto riguarda gli smartphone e lo Snadragon X Elite per i computer, e da qui si estenderà poi la commercializzazione di AI on-device su larga scala.
Per lo sviluppo della piattaforma i programmatori avranno a disposizione Qualcomm Hub, che già oggi conta oltre 75 modelli di intelligenza artificiale pre-ottimizzati per essere implementati con facilità sulle piattaforme dell’azienda. Così creare app basate su AI diventa semplice, a beneficio degli utenti che vedranno rivoluzionata la loro esperienza.
Crescita economica e trasformazione digitale vanno quindi di pari passo, anche perché smartphone e computer sono solo la punta dell’iceberg. Per Qualcomm questa nuova tecnologia avrà un grande impatto su tutti i settori – considerate che secondo le sue stime AI generativa potrebbe aggiungere l’equivalente di 2,6 trilioni di dollari a 4,4 trilioni di dollari di benefici economici all’anno – tra cui l’automotive e l’accesso a Internet.
Qualcomm AI ovunque
E quando si tratta di applicazioni AI, la stessa Qualcomm dichiara di averne fatto buon uso ad esempio per la creazione della nuova piattaforma Qualcomm 5G Fixed Wireless Access Ultra Gen 3, che offre agli operatori prestazioni e connettività mmWave pari a quelle della precedente piattaforma Gen 3, «ma con un profilo energetico significativamente più basso, un ingombro minore e un costo complessivo del sistema ridotto».
C’è poi Snapdragon X80 5G Modem-RF System, il primo modem con supporto per le comunicazioni satellitari NB-NTN, con AI che in questo caso «migliora il throughput, la qualità del servizio (QoS), la copertura, la latenza, l’efficienza dello spettro, l’efficienza energetica e la gestione del fascio mmWave».
E poi il sistema di connettività mobile Qualcomm FastConnect 7900, il primo chip con Wi-Fi 7, Bluetooth e Ultra Wideband UWB tutto insieme. Anche qui con AI che si occupa di adattarlo a casi d’uso e ambienti specifici per ottimizzare consumi, latenza e throughput.
Dove siamo diretti
Uno dei dispositivi più interessanti mostrati al nostro inviato in fiera è AI Pin di Humane, un indossabile annunciato a novembre che si fissa al petto come una spilla proiettando di tutto – da telefonate e messaggi in arrivo alle risposte dell’assistente vocale – sul palmo della mano. Qui resoconto della dimostrazione e fotogalleria di Ai Pin di macitynet.
Così ci liberiamo degli schermi e dei loro riflessi blu (gli occhi ringraziano) ma non della tecnologia, che anzi sarà ancora più profondamente integrata nelle nostre vite, dandoci consigli e informazioni utili su quel che abbiamo di fronte, che sia un monumento di una città in visita o la mela al supermercato che abbiamo appena preso in mano e che avremmo intenzione di comprare.
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