Doom è stato portato su qualsiasi dispositivo, più difficile invece farlo con Quake perché pur essendo datato 1997 su Mac, offriva già allora effetti luce e illuminazione calcolati in tempo reale, ma un programmatore ha fatto l’impresa, riuscendo a far funzionare completamente Quake su nientemeno che Apple Watch 5.
Per gli appassionati della vecchia guardia fa un po’ impressione veder girare su uno smartwatch questo classico degli sparatutto 3D, che allora richiedeva il miglior PC che ragioni di scuola e lavoro potessero giustificare. Quello che un tempo era il prodigio della grafica, ora funziona su un dispositivo da polso con stringenti limitazioni hardware.
L’impresa risulta tanto più impressionante perché Tomas Vyzmazal, l’autore del porting di Quake, è riuscito a supportare completamente l’hardware dello smartwatch di Cupertino, come segnale PCmag. Questo significa che è possibile controllare il gioco tramite comandi sullo schermo touch oppure anche via giroscopio.
Non solo: Quake è completo di sonoro ed è persino in grado di sfruttare la corona digitale di Apple Watch per alzare oppure abbassare l’inquadratura durante le partite. Naturalmente Apple Watch non è stato progettato per gli sparatutto in prima persona in 3D, così giocare a Quake su Apple Watch non è una grande idea.
Ma rimane l’impresa: per renderla possibile Tomas Vyzmazal ha mappato un motore di rendering di Quake per farlo girare su una superficie WatchKit, alla risoluzione di 640 x 480 pixel, il tutto a ben 60 frame al secondo. Come i puristi richiederebbero.
Le cose invece sono state più difficili per l’audio, perché WatchKit non supporta CoreAudio, così l’autore del porting è riuscito a farlo funzionare utilizzando il backend audio AVFoundation. Salvo un intervento dall’alto di id Software, non vedremo mai Quake su App Store per Apple Watch. In ogni caso gli smanettoni possono provarlo utilizzando la build del progetto su GitHub.