I dati per l’ultimo trimestre fiscale Apple di Cupertino saranno rivelate domani 23 luglio, ma le previsioni suggerite da Bloomberg sembrano essere poco incoraggianti: in base alla stime il fatturato di Cupertino da aprile a giugno 2013 dovrebbe essere sostanzialmente invariato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mostrando una crescita praticamente assente sul mercato e – sempre secondo Bloomberg – evidenziando il peggior trimestre fiscale Apple in termine di crescita dall’ormai lontano Q2 2003, quando il dato segnò un -1.3%.
Ovviamente la situazione finanziaria dell’azienda è ben diversa da quella del 2003, ma gli investitori potrebbero sicuramente reagire in maniera negativa alla possibile assenza di crescita, innescando nuovamente una reazione a catena che potrebbe trascinare nel baratro del pessimismo il valore della AAPL, che dopo il record storico dello scorso settembre, ha subito forti perdite.
L’andamento del mercato smartphone sarebbe direttamente responsabile del calo di fatturato presunto per lo scorso trimestre fiscale Apple: la super crescita delle vendite di smartphone di fascia alta si sarebbe ormai arrestata, mentre il prezzo medio dei dispositivi venduto sarebbe sceso in un anno da 450 dollari a 375 dollari, favorendo così le vendite di dispositivi più economici e sacrificando in parte dell’elevata marginalità che Apple ha sempre ottenuto da iPhone.
Basti osservare i dati di Verizon: metà degli iPhone attivati dall’operatore USA sono i più economici iPhone 4 e 4S, le vendite dei quali riducono i guadagni di Apple rispetto a quanto invece avrebbe potuto fare vendendo più iPhone 5. In questo scenario emerge vincente la strategia di Samsung che ha inondato il mercato di dispositivi diversificati, capaci di accontentare ogni fascia di utenza, e al contempo appare sempre più necessario il lancio di un iPhone a basso costo che possa fare volume e recuperare gli introiti persi dalla sempre meno proficua utenza di fascia alta.