Daniele Terdina ha rilasciato la versione Mac OS X di Q-Emulator, l’emulatore del Sinclair QL, l’home computer prodotto dalla Sinclair nel 1984, rilascio pochi giorni prima dell’arrivo del primo Mac di Apple. Il QL è un computer del quale vi abbiamo parlato lo scorso anno, in occasione del suo venticinquesimo anno di nascita. La britannica Sinclair Research, conosciuta da molti solo per lo ZX Spectrum e per un incredibile serie di progetti fallimentari (auto elettrica, TV LCD portatile, bicicletta elettrica), dodici giorni prima del Macintosh, lanciò il QL (“Quantum Leap”) un personal-computer (come si diceva all’epoca) che avrebbe dovuto rappresentare un salto rivoluzionario rispetto a quanto visto fino allora. Il team guidato da Sir Clive Sinclair, intuì le potenzialità delle CPU Motorola: il nuovo arrivato, infatti, sfruttava una particolare variante delle CPU 68000: un 68008 a 7,5Mhz. Il sistema (collegabile a un monitor o a una TV) aveva tre modalità: testo con 80×25 caratteri a 8 colori, modalità grafica a 512×256 pixel a 4 colori e modalità grafica a 256×256 pixel a 8 colori. Il suono era monofonico e proveniva da un misero altoparlantino interno. La tastiera era più “seria” rispetto a quella vista con lo Spectrum, ma sfruttava anch’essa l’amata/odiata membrana. Le memorie di massa di serie erano i “mitici” microdrive (piccole unità a nastro sulle quali memorizzare fino a 100kb ma grazie a terze-parti era fortunatamente possibile sfruttare anche i più affidabili floppy disk. Il QL non aveva interfaccia grafica, ma aveva un sistema operativo (QDOS) a linea di comando potente e particolarità senza uguali per i suoi tempi: era capace di multitasking preemptive basato su multithread, permetteva di avviare “task” (applicazioni) in finestre e permetteva all’utente di assegnare priorità alle applicazioni (cose viste decine di anni dopo su altri sistemi). Il computer metteva a disposizione di serie (in una ROM) un SuperBasic (procedurale e simile al Pascal) e arrivava con quattro software professionali realizzati dall’allora sconosciuta Psion: Quill (un word processor), Archive (un database), Easel (diagrammi commerciali) e Abacus (un foglio elettronico) diventati nel giro di qualche versione affidabili, robusti e molto popolari (furono disponibili in seguito anche le versioni per PC con MS-DOS). Per varie vicissitudini (le prime versioni dell’hardware erano a dir poco inaffidabili), questo piccolo gioiello non ebbe mai il successo che avrebbe meritato e nacque in un momento in cui la concorrenza e il resto del mondo informatico si stava spingendo oltre quanto immaginabile dal geniale “folletto” inglese (Apple con il suo Mac prima, ma anche Commodore con il suo Amiga in seguito
L’emulatore richiede obbligatoriamente Mac OS X 10.5.x o superiore. Il software emula il processore 68008, la tastiera, le due possiibli risoluzioni del display (4 colori o 8 colori), interrupt, file system, l’accesso ai famigerati microdrive, il suono e persino schede aggiuntive dell’epoca (la “Gold Card”, per l’esecuzione di una versione estesa e moderna del sistema operativo denominata SMSQ/E). Nella cartella con l’applicazione sono include alcune ROM di nuova generazione e applicazioni di esempio. Se possedete ancora vecchi floppy formattati QDOS, è possibile leggerli e scriverli collegando un floppy USB al Mac. In alternativa è possibile scaricare applicazioni dal web, metterle in una cartella e leggerle da un microdrive o da un floppy “virtuale”. L’unico “neo” dell’applicazione è il prezzo: è, infatti, venduta a 45.95$, un po’ troppo per un’applicazione che si utilizzerà probabilmente solo per poche ore o solo di tanto in tanto per attivare qualche vecchia applicazione.
[A cura di Mauro Notarianni]