Il popolo russo presto non sarà più autorizzato a utilizzare le risorse digitali come forma di pagamento. Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un disegno di legge che vieta l’uso di risorse digitali, come criptovaluta e NFT, per pagare beni e servizi.
Ancor più nel dettaglio, come osserva Protocol, la nuova legge richiede anche agli scambi di criptovalute e ai fornitori di rifiutare le transazioni in cui i trasferimenti digitali possono essere interpretati come una forma di pagamento. La nuova legge afferma:
È vietato trasferire o accettare attività finanziarie digitali come corrispettivo per beni trasferiti, opere eseguite, servizi resi, nonché in qualsiasi altro modo che consenta di assumere il pagamento di beni (opere, servizi) da parte di un bene finanziario digitale, salvo quanto diversamente previsto dalle leggi federali
Come riferito anche dal New York Times all’inizio di quest’anno, le autorità statunitensi ritengono che alcune società russe colpite dalle sanzioni imposte contro il loro paese dopo l’invasione dell’Ucraina potrebbero utilizzare la criptovaluta per aggirare tali limitazioni. Il valore di Bitcoin è persino aumentato per alcuni giorni dopo l’inizio dell’invasione a febbraio scorso.
C’è anche da ricordare, tuttavia, che le autorità russe non sono molto appassionate di risorse digitali: la Banca centrale russa ha chiesto un divieto assoluto di criptovaluta. Molto probabilmente questo non si è realizzato perché il Ministero delle Finanze russo si è opposto all’idea e ha ritenuto necessario consentire lo sviluppo della tecnologia crittografica.
Ad ogni modo, la nuova legge anti criptovalute entrerà in vigore, rendendo di fatto illegale il pagamento con le stesse all’interno del paese. Secondo Decrypt, però, i russi potranno ancora investire in criptovalute come Bitcoin e presumibilmente continuare a estrarle.
Ricordiamo che nei giorni scorsi la Russia ha multato Apple per non aver spostato i dati iCloud all’interno del Paese, come intimato nei mesi scorsi.