Google ha annunciato altre chiusure per quanto riguarda alcuni prodotti meno conosciuti, meno utilizzati o ormai già implementati nell’ecosistema web di Mountain View. Fra questi forse il più noto è Picnik, tool di editing fotografico online acquisito da Google da qualche anno.
Picnik chiuderà il 19 Aprile, essendo ormai stato implementato quasi completamente in Picasa Web Albums e su Google Plus. La versione premium sarà gratuita per tutti, mentre verranno rimborsati coloro che ne hanno pagato l’iscrizione. Chiude anche Google Message Continuity, servizio dedicato alle Google Apps, Needlbase, acquisito con ITA Software, Social Graph API, ormai poco utilizzato e deprecato, e Urchin, il prodotto da cui nacque Google Analytics.
Verrà invece reso open source Google Sky Maps, l’interessante mappa del firmamento disponibile su Android, sul cui sviluppo è già stata avviata una collaborazione con la Carnegie Mellon University, per alcuni progetti per studenti. La strategia di Google è quella ormai di focalizzarsi sui progetti più importanti, tralasciando magari servizi minori, magari interessanti ma che disperdono risorse.
Pare che Page stia seguendo dunque il consiglio di Steve Jobs che, come rivela Isaccson nella biografia autorizzata, consigliò proprio al CEO di Google – durante il loro ultimo incontro – di concentrarsi su pochi prodotti ma di qualità, piuttosto che su una moltitudine di progetti frammentati.