Si prepara un caso antitrust per Apple? La prospettiva di uno spinoso confronto a suon di leggi e norme sulla libera concorrenza viene paventato da Colby Springer, uno degli avvocati arruolati da Psystar, il produttore di cloni non autorizzati destinato a confrontarsi con Apple in un’aula di tribunale il prossimo autunno.
Springer in una intervista rilasciata a Computerweek parla chiaramente di tematiche inerenti l’antitrust: “il caso – dice il legale dello studio Carr & Ferrel, cui Apple è nota dai tempi della vicenda Burst – è stato rappresentato nella maniera sbagliata. Non si tratta solo di copyright o di marchi registrati e di questioni inerenti la licenza d’uso. In ballo ci sono anche questioni che potrebbero riguardare l’antitrust”. Springer sostiene che anche Apple è consapevole che il processo potrebbe prendere questo corso e la prova sarebbe nel legale cui ha affidato la pratica, James Gilliland. Nel curriculum del legale c’è la causa antitrust costata a Microsoft 1,1 miliardi di dollari, Gilliland era nel team che aveva sconfitto proprio Microsoft, messa sul banco degli imputati da un gruppo di cittadini che si erano sentiti danneggiati dalle pratiche monopolistiche di Redmond.
In realtà , come nota Computerworld, Gilliland nel suo curriculum conta anche esperienze proprio nel settore della tutela del copyright e delle infrazioni alle norme di copyright, quelli su cui apparentemente vorrebbe puntare Apple.
In ogni caso diversi osservatori ritengono che la strada che Psystar e i suoi legali hanno intenzione di percorrere potrebbe essere anche l’unica con qualche prospettiva di successo, benché comunque molto difficile da portare fino in fondo con successo.
Ricordiamo che Apple reclama varie infrazioni alle sue proprietà intellettuali da parte di Psystar che ha venduto cloni con Mac Os X preinstallato. Cupertino chiede i danni, una multa e il richiamo di tutti i computer fino ad oggi venduti, una mossa quest’ultima che potrebbe soffocare da subito il business della società della Florida visto che i clienti americani potrebbero ritenere troppo rischioso acquistare un Pc su cui pende la spada di Damocle di un richiamo.